Circolo Culturale Albatross: L'età del jazz

 

I racconti di Francis Scott Fitzerald ne celebrarono l'affermazione nazionale e internazionale già nel 1922, ma essa, iniziata ufficialmente il 30 gennaio 1917 con la pubblicazione del primo disco della Original Dixieland Jazz Band, guidata da Nick Larocca, un oriundo italiano, aveva vissuto una fase pre-storica durata almeno mezzo secolo.
Se la fine dell'Ottocento fu il momento della definizione del Jazz come fatto creativo e dunque del suo ingresso nella storia della musica, la fine del novecento può essere considerata l'età della definizione del jazz come fatto teorico e dunque della sua sistemazione concettuale in seno alla musicologia.


NEW ORLEANS
La città natale del jazz, ha generato il primo importante stile "nero" di questa musica, distinto da quello "bianco", detto Dixieland.
Coagulo di marce, fanfare, canzoni, melodie ballabili, repertori pianistici anche colti come il ragtime o il repertorio del compositore creolo locale Loius Moreau Gottschalk, si esprime ai massimi livelli prima delle band dei diversi quartieri della città e poi nell'opera di Buddy Bolden, Jelly Roll Morton, Joe King Oliver, Louis Amstrong, Sidney Bechet, Jhonny Dodds.


DIXIELAND
Terra del sud oltre il confine che divideva le "giacche blu" da quelle "grigie".
In senso stilistico, indica il jazz per lo più bianco di New Orleans, che prese a modello l'original dixieland jazz band.
Tipico gruppo fu quello dei New Orleans rhythm kings.


RAGTIME
Letteralmente, "il tempo strappato" , cioè sussultante , sincopato.
Musica per lo più per pianoforte o ensembles di corde o fiati, fortemente ancorata da un lato alla tradizione pianistica eurocolta (in tutto simile ad essa per la scrittura e l'edizione a stampa delle composizione) e dall'altro alle danze euroamericane e afro-americane di fine ottocento, nonchè alle canzone coeve.
L'origine strumentale del ragtime( il primo, per pianoforte, fu edito nel 1893) va però individuata nel banjo afro-americano , di cui ripete (sulle tastiere del pianoforte) i colpi "uno-due" che il plettro realizza sulle corde.
L' "un-due" del plettro sul banjo diventa L'"un-pa" sul piano, corrispondente a una nota singola alternata a un accordo suonato a distanza di anche due ottave (walkin' bass).
Ma l'andamento uno-due è anche quello della marcia europea e poi americana, con cui il ragtime è ugualmente imparentato, per cui le bande di strumenti a fiato e percussioni numerosi ragtime furono scritti nel primo decennio del Novecento.
Una musica colta e popolare allo stesso tempo, è stata resa celebre da Joseph lamb, James Scott, Artie Matthews, Eubie Blake , James Price Johnson, Jelly Roll Morton, ma soprattutto dal suo re incontrastato, Scott Joplin, autore di brani di successo (Maple leaf Rag, The Entertainer) e di due opere e alcuni balletti. Formalmente è politematico (tre, quattro, anche cinque melodie diverse collegate fra loro). Fu suonato da orchestre come quelle di James Reese Europe e John Philip Sousa , che ispirarono a loro volta Claude Debussy e Igor Stravinskij e da virtuosi del banjio come vess Ossman e Fred Van Eps.

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