ricordo della mirabile battaglia navale, il cui contributo lo diede Marcantonio
II Colonna, il Comune di Cave portò una variante allo stemma comunale: mentre
Giordano Colonna lo rappresentava con una Sirena, che abbracciava con la destra
una colonna sormontata da una croce, il Comune lo cambiò con una colonna
sormontata da una Sirena, coronata di torri, con una stella d’Italia in alto e
una colomba portante al becco, un ramoscello d’olivo in basso.
La
Sirena simbolo delle acque; la colomba col ramoscello, simbolo di pace. Questi
simboli furono la sintesi della storia del secolo XVI.
Così
fu sempre lo Stemma di Cave: una sirena "Desinit in piscem" finisce in
pesce. Allusione ad un verso dell’Arte poetica, nel quale l’opera d’arte
senza unità è paragonata ad un busto di bella donna che termina con la coda di
pesce: "Desinit in piscem, mulier formosa superne" Si dice delle cose il cui
fine non corrisponde al principio, cioè incominciate bene e finite male.
Così
avvenne pei Turchi a Lepanto, e così volle alludere quel tal fra Agostiniano,
di S. Stefano, quando fu in discordia coi preti cavesi di S.Maria.
Il
Comune di Cave, a perenne memoria del loro Signore, alzò sulla pubblica
Piazza
Colonna, poi detta di S. Maria ed infine dopo il 1870, ribattezzata con nome di
Piazza del Plebiscito,
una colonna di granito bianco e nero, su cui i Colonna vollero sormontata di
Sirena metallica. Si afferma che sia una delle sedici colonne che fecero parte
dell’antica Antonina Villa, presso S. Pio in Genazzano. Questa colonna
innalzata, fu precisamente di fronte alla Collegiata, poi rimossa per cedere
posto alla fontana in pietra travertino, quando fu inaugurato il nuovo
acquedotto.
Dopo
essere stata detta colonna vario tempo abbandonato, il Comune predette opportuno
di elevarla con nuovo capitello e Croce sul piazzale di fronte alla Chiesa della
Madonna del Campo.
La
pesante Sirena di metallo e il vecchio capitello corinzio, trovansi ora
custodite nell’atrio della Casa Comunale.
Verso
l’anno...in occasione dell’Esposizione Mondiale di Milano, alcuni
produttori di Cave presentarono alla Sezione Agricola, scelti campioni di
marrone,
specialità di questa terra, ottennero medaglie.
Nell’entusiasmo
di tanto riconoscimento da parte della Giuria che stabiliva i premi, gli
amministratori del Comune, vollero cambiare lo Stemma di Cave con un albero di
castagno e scritta: Deus Patria, come ancora si vede scolpita su di una
parete della fontana che trovasi sulla piazza del Plebiscito.
Dopo
vari anni, nuovi amministratori, ridiedero allo Stemma i vecchi simboli, sintesi
storica di un’antica Casa Principesca Romana.
La Sirena figura tuttora sulle Carte e sulla Residenza Comunale.