Le Contrade di Castrolibero
itinerario storico-turistico a cura di Alberto Anelli
Panoramica
generale del territorio
Il territorio di Castrolibero ha la forma di un
cuore, con la punta rivolta verso Sud. Il Centro Storico sorge sulla collina più
alta (m.559 s.l.m.), in posizione dominante rispetto a tutte le altre contrade
circostanti. Affacciandosi dalle balaustre di piazza "Chiesa Vecchia", nei
pressi della torre dell'Orologio, si distinguono ad Est gli agglomerati di Piane
e Serra Miceli, più in là, fino al confine con Cosenza, quelli di Andreotta, Garofalo
e Rusoli. In direzione Nord-Est, oltre la località Cavalcanti, si intravede
nella pianura la frazione Orto Matera. Dall'altro versante, guardando a Sud ai
piedi di un'immensa vallata, si notano Volpicchi e Motta ed ancora, verso Sud-Ovest
Fontanesi e Santa Lucia. Facciamo un viaggio attraverso i centri abitati di
Castrolibero:
Castrolibero Centro Storico
Visita
il Centro Storico
Serra Miceli, Colamato, Piane
Lasciando piazza Pandosia (che un tempo
era detta Piazza Pantosia con la "t") nel vecchio Centro Storico e seguendo la
strada che scende lungo il versante Est, raggiungiamo contrada Serra Miceli.
| Contrada Serra Miceli (In alto si intravede
il Centro Storico di Castrolibero) (foto 2001)
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| La tipologia delle case di Serra Miceli. (Foto
2001). |
Anticamente costituito da un gruppetto di case sparse, questo agglomerato è oggi
un disordinato insieme di enormi abitazioni a schiera, dove vivono centinaia e
centinaia di persone. Nella contrada non vi sono punti di ritrovo: né bar, né
circoli, né una qualsiasi attività commerciale. E' solo ed unicamente un quartiere-dormitorio
nato a seguito di un grosso intervento edilizio, cui si diede luogo tra il 1980
e il 1985. Serra Miceli oggi comprende anche la contrada Colamati, costituita
da una decina di case raggruppate nei pressi dell'omonima curva della strada provinciale
Castrolibero-Cosenza. Proseguendo lungo il tracciato stradale, più a valle, a
poche centinaia di metri di distanza da Serra Miceli, sorge la contrada Piane
(costruita dopo il 1985), nei cui pressi si trova il luogo detto Castelvenere.
Le stesse cose dette per Serra Miceli si possono dire per la contrada Piane, con
un'unica differenza: la tipologia delle abitazioni è leggermente più gradevole
rispetto a quella di Serra Miceli. Essa è posta a dominio di quell'anfiteatro
naturale che degrada dolcemente verso la chiesa Santa Famiglia di Andreotta.
| Contrada Piane. Subito dietro si intravede
la contrada serra Miceli (case con tetti rossi) e in alto il Centro Storico di
Castrolibero.(foto 2001)
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| La tipologia delle case di contrada Piane.
(Foto 2001). |
In contrada Piane, oltre alle abitazioni a schiera, vi è un piccolo acquedotto
che serve in modo del tutto insufficiente, le sottostanti contrade di Andreotta,
Garofalo e Rusoli.
Andreotta, Garofalo e Rusoli
Andreotta (composta dalle contrade
Garofalo, Andreotta e Rusoli), la cittadina che sorge ai piedi della collina di
Castrolibero, è ormai il più importante e popoloso centro del comune. Proprio
in quella zona, sulla collinetta oggi detta Castelvenere (nei pressi della chiesa
Santa Famiglia), un tempo sorgeva un antico tempio pagano dedicato a Venere. Per
quanto riguarda le origini del nome "Rusoli", pare che esso derivi dal fatto che
in quella striscia di territorio, un tempo vegetassero numerose piante di querce
"nane", che in gergo dialettale erano dette "Ruosule". Di queste tre contrade
ci siamo occupati in un'altra pagina del presente lavoro. Clicca
per altre notizie su Andreotta Garofalo Rusoli
Volpicchi, Fontanesi,
Santa Lucia Continuando il nostro viaggio nel territorio, risaliamo da
Rusoli il fiume Campagnano (l'antico Acheronte che lambiva la città di Pandosia),
oggi poco più che un ruscello. Un tempo esso dovette essere un fiume dalla grossa
portata a giudicare dall'imponente mole dei resti dell'antichissimo ponte, i cui
ruderi sono ancor oggi visibili nei pressi della contrada Motta. Costeggiando
per un tratto il fiume Campagnano, si intravedono a destra le contrade Volpicchi
e Cibbia, composte entrambe di poche case disseminate nella campagna. Si giunge,
quindi, nella contrada Fontanesi.
| Il luogo di ritrovo di contrada Fontanesi.
(Foto 2001). |
| Contrada Fontanesi. .
| Alcuni
storici individuano in questa area, in particolare nella contrada Pantusa di Marano
Principato (Comune divisosi da Castrolibero nel 1800), l'esatta ubicazione del
sito della mitica città di Pandosia.
Proseguiamo e giungiamo nel cimitero comunale di contrada Petroni, sito a
poca distanza dall'abitato della frazione Santa Lucia.
| L'ingresso del cimitero comunale sito in contrada
Petroni. (Foto 2001). |
Giungiamo quindi in Contrada Santa Lucia
| Contrada Santa Lucia, così come si vede dal
"Palazzotto", nel Centro Storico di Castrolibero.(foto 2001)
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| In contrada Santa Lucia esistono due chiese
dedicate a San Francesco di Paola. La più antica è quella in primo piano, di proprietà
della famiglia Zupi (Insegne di famiglia sul portone d'ingresso). L'altra che
si intravede a destra, sulla strada principale, fu costruita per volontà di un
frate della famiglia Paura. (Foto 2001). |
| Chiesa Paura. Storia.(foto 2001)
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| Chiesa degli Zupi. (Foto 2001).
| Dalla contrada Santa Lucia, guardando in alto
sulla collina, è facile scorgere le antiche mura che cingevano il Centro Storico
di Castrolibero (località Palazzotto, dove esistono reperti archeologici di notevole
interesse). "Scavi nel Palazzotto"
Leandro, Atera, San Marco, Feudo e Orto Matera Da Santa Lucia e precisamente
dalla chiesa dedicata a san Francesco di Paola (di proprietà della famiglia Zupi),
inoltrandosi per la strada che a Ovest costeggia il bosco detto "cush-chino",
si intravede la contrada Leandro (poche casette nella campagna).
| Contrada Leandro (Praticamente quasi sul confine
Castrolibero-Marano Marchesato) . (Foto 2001). | Poco
dopo si incontra il bivio per Atera e San Marco. Da qui si sale verso il Centro
Storico. In località San Marco, su una collinetta, un tempo esisteva un antichissimo
"casino", detto appunto di Santo Marco, che fu sede di riunioni di patrioti
intorno al 1844.
| Il casino di Santo Marco purtroppo è stato
abbattuto a causa dell'ignoranza e della mancanza di rispetto per la Storia. (Foto).
| Dal bivio sopra menzionato, continuando a scendere a valle, lungo
la strada Santa Lucia-Orto Matera, in località Feudo (in dialetto: Fiego),
appare, in una rada vegetazione, la sagoma dell'antico "casino" di Telesio,
oggi in corso di ristrutturazione.
| Casino di Telesio. (Foto 2001).
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| Casino di Telesio. (Foto 2001).
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| Particolare del tufo di una finestra. (Foto
1988). | Proseguendo, in fondo alla valle, al confine
con Rende, sorge Orto Matera, una contrada densamente abitata e ricca
di insediamenti industriali di vario tipo.
| Ingresso Orto Matera dalla strada per Santa
Lucia. (Foto 2001). |
| Orto Matera. |
Cavalcanti, Crocevia, Barbaro, Palumbello e Fontana
che Piove
Risalendo
la collina da Orto Matera verso il Centro Storico di Castrolibero, si passa
per la frazione Cavalcanti (un gruppo di case sparse con annessa una scuola
elementare).
| Ingresso Contrada Cavalcanti lungo la strada
Castrolibero-Orto Matera. (Foto 2001). | Si giunge,
quindi al Crocevia (poche casette di campagna), nei cui pressi è ubicata la
discarica comunale detta "Timpe di Spada".
| Il bivio "crocevia". Girando a destra si va
a Cosenza (Stadio), prendendo a sinistra si va alla contrada Cavalcanti e, poco
più giù, alla frazione Orto Matera. (Foto 2001). | Salendo
per la stretta via interpoderale che, a causa della sua tortuosità, è comunemente
detta "via dù cursune" (via del serpente) si giunge, dopo una dura salita,
alla piccolissima contrada Barbaro, composta da poche case disposte lungo
la strada.
| Contrada Barbaro. (Foto 2001).
| Poco più su, sono ubicate le altrettanto piccolissime Palumbello
(Un tempo proprietà della Chiesa) e Fontana che Piove (dove sgorga acqua da
un'antica fontana), entrambe le contrade sono abitate da pochissime famiglie.
Continuando a salire, ci si immette nuovamente sulla provinciale Castrolibero-Cosenza
all'ingresso del Centro Storico di Castrolibero (località Cimbri).
| Località "Cimbri", in pratica l'ingresso di
Castrolibero giungendo da Cosenza. (Foto 2001). | L'itinerario
storico-turistico appena indicato, vuole essere una fotografia dello stato
attuale del territorio e, si spera, un'utile memoria storica per le generazioni
che verranno, oltre ad uno strumento indispensabile per quanti vorranno
conoscere le varie contrade del paese. Castrolibero, maggio 2001
Alberto
Anelli L'Autore si riserva di esercitare tutti i diritti
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