Analisi elastica con ridistribuzioni ed analisi plastica. Cemento armato.

 

Per il calcolo delle strutture in c.a. le Norme Tecniche consentono tre diversi approcci analitici:

Ø  analisi elastica (con o senza ridistribuzioni dei momenti)

Ø  analisi plastica

Ø  analisi non lineare

Le caratteristiche dei diversi tipi di analisi sono riassunte sinteticamente nel quadro seguente nel quale sono presenti le integrazioni contenute nell’Eurocodice 2 in assenza di indicazioni della norma nazionale.

 

Tipo di analisi

Caratteristiche

Note

Elastica

()

Valida sia per SLU sia per SLE.

Per vi sono problemi di incertezza del modello.

Elastica con ridistribuzione dei momenti.

per ()

per ()

Valida sia per SLU sia per SLE.

Per le ridistribuzioni più consistenti, è opportuno far seguire al calcolo agli SLU un controllo della deformabilità agli SLE.

Plastica

() (cls fino a C50/60)

() (cls fino a C50/60)

 

Valori validi per:

ü  acciaio a media o alta duttilità (tipo B e C)

ü  rapporto tra luci contigue compreso tra 0,5 e 2

 

 

 

Valida solo per gli SLU.

Se anche solo una delle condizioni non è rispettata è necessaria una verifica della capacità rotazionale della sezione.

Non lineare

Esame delle fasi:

ü  elastica fino al raggiungimento della fessurazione

ü  fessurata: fino allo snervamento dell’acciaio

ü  plastica fino alla rottura

 

Valida per azioni sia statiche sia dinamiche.

Origina un diagramma trilineare (deformazioni non più direttamente proporzionali alle sollecitazioni) tra momenti e rotazioni.

 

Richiede l’uso dell’elaboratore

I riferimenti alle grandezze adimensionali  e  sono relativi al campo di deformazione 3 del diagramma di Rüsch.

Le limitazioni ai valori della profondità x dell’asse neutro sono motivate dalla necessità di disporre di una sezione di media o elevata duttilità; al crescere dell’estensione della zona compressa, infatti, si ha un aumento di armatura insieme ad una deformazione unitaria e sempre più vicina al limite plastico con conseguente riduzione della duttilità.

Per l’acciaio B450C si ha

 

Per meglio chiarire le modalità di calcolo si farà nel seguito riferimento ad una trave a due campate con luci costanti.

Analisi elastica.

Per il calcolo del momento sull’appoggio centrale la configurazione di carico è costituita dal carico g1 ed il carico q presenti su entrambe le campate.

Si ha

nella quale, applicando la formula di correlazione agli SLU, è

 

Con la stessa configurazione il momento di campata vale

tale valore non è però quello massimo nella sezione considerata.

 

Per il calcolo del momento di campata la configurazione di carico è costituita dal carico g1 presente su entrambe le campate ed il carico q collocato solo sulla campata di sinistra.

Combinando l’azione del peso permanente g1 a quella del carico variabile q si ottiene

Analisi elastica con ridistribuzione dei momenti.

Il momento MB genera il superamento del limite elastico, provocando una quota aggiuntiva di rotazione della sezione alla quale è associato un momento DM.

DM ha lo stesso verso della rotazione aggiuntiva ed è quindi di segno opposto rispetto ad MB.

 

Il risultato è una riduzione del momento sull’appoggio B

ed un aumento del momento di campata il cui massimo si sposta verso l’appoggio centrale.

DM dipende dalla capacità rotazionale della sezione ovvero dalla sua duttilità e quindi dalla profondità della zona compressa x.

Le Norme Tecniche consentono il ricorso ad un momento ridotto pari a

nella quale è

 con un minimo pari a

In altri termini è possibile ridurre il momento fino al 30%.

Imponendo

si ottiene

al quale corrisponde

Come limite inferiore (nessuna riduzione del momento) si ha

per

al quale corrisponde

Oltre il limite  non è opportuno spingersi per evitare problemi di incertezza del modello.

Quale limite inferiore si può assumere il limite con il campo 2 del diagramma di Rüsch per il quale è

 

 

Nella ricerca del valore del momento di campata, per entrambi i carichi, il diagramma dei momenti dopo la ridistribuzione può essere ottenuto sommando al diagramma elastico quello originato da DM.

Carico g1. Trave caricata su entrambe le campate.

Contemporaneamente alla formazione della cerniera plastica in B si ha un aumento del momento positivo di campata con un contemporaneo avvicinamento del punto D verso l’appoggio centrale.

La reazione in A dopo la ridistribuzione può essere calcolata con l’equazione

La distanza AD vale

Il momento in D vale

 

Carico q. Trave caricata su una sola  campata.

Analogamente a quanto già visto si ha

La reazione in A dopo la ridistribuzione può essere calcolata con l’equazione

La distanza AD vale

Il momento in D vale

Il momento di progetto a ridistribuzione avvenuta vale quindi

 

Procedura di progetto:

1)    si predimensiona la sezione di calcestruzzo.

2)    si fissa il coefficiente di ridistribuzione e da esso si ricava

3)    si progetta l’armatura a sezione obbligata. Se nella tabella del cemento armato al coefficiente corrisponde si ricorre al calcolo a doppia armatura per rimanere nei limiti fissati.

A valori di ridistribuzione bassi corrispondono valori

modesti ai quali possono corrispondere valori della posizione dell’asse neutro

minori di quelli della posizione delle armature superiori

che possono venirsi a trovare sotto l’asse neutro (quindi in zona tesa). In tale evenienza non sarebbe possibile il progetto a doppia armatura.

Il problema può verificarsi con il modesto valore dell’altezza che caratterizza le travi in spessore di solaio.

Sempre per valori di ridistribuzione bassi può verificarsi una crescita troppo elevata del momento di campata che avrebbe solo l’effetto di invertire la posizione della sezione più sollecitata passando da B a D. La scelta del valore di distribuzione dovrebbe tendere a “bilanciare” le sollecitazioni nella trave facendo avvicinare i valori dei momenti nelle due sezioni.

 

 

Il calcolo con ridistribuzione può condurre a sezioni piuttosto deformabili. Per assicurare il rispetto delle verifiche agli SLE, nella fase del predimensionamento è opportuno seguire le indicazioni  sul rapporto tra altezza della sezione e luce della trave (Circolare NTC08).

Per  si ha

 

K

Travi semplicemente appoggiate

1

Campate terminali

1,3

Campate intermedie

1,5

Mensole

0,4

 

Valori base dei rapporti l/h

Rck  (N/mm²)

30

fck  = 0,83Rck (N/mm²)

24,9

r = r + r'

0,15

0,2

0,3

0,4

0,5

0,6

0,7

0,8

0,9

1

1,1

1,2

1,3

1,4

1,5

Travi semplicemente appoggiate

40

33

26

23

21

19

18

17

17

16

16

16

15

15

15

Campate terminali

52

43

34

29

27

25

24

23

22

21

21

20

20

20

19

Campate intermedie

60

49

39

34

31

29

27

26

25

25

24

23

23

23

22

Mensole

16

13

10

9

8

8

7

7

7

7

6

6

6

6

6

 

 

 

Analisi plastica.

E’ un metodo di analisi utilizzato per la ricerca del carico massimo sopportabile dalla struttura più che per il suo progetto.

La sezione sull’appoggio centrale e quelle di campata sono in grado di sopportare rispettivamente un momento massimo MRd,B e MRd,D = MRd,E. Se sono munite della stessa armatura si ha MRd,B = MRd,D = MRd,E.

 

Al crescere del carico q sulla struttura il momento elastico MB raggiunge il valore massimo sopportabile  MRd,B e la  sezione assume un comportamento plastico con la trasformazione dell’incastro interno in una cerniera plastica.

Aumentando ancora il carico q la rotazione nel punto B aumenta ulteriormente ed i momenti  MD ed ME crescono anch’essi fino a raggiungere il loro valore massimo MRd,D trasformando ancora l’incastro interno in cerniera plastica.

La struttura assume la forma di un meccanismo che anche un piccolissimo ulteriore aumento del carico q porterebbe in movimento.

 

Raggiunto il meccanismo le due campate AB e CD hanno lo stesso comportamento plastico di una trave con appoggio e incastro per la quale è (sezioni in B, D ed E aventi la stessa armatura)

In campata per  si ha

Per l’equilibrio verticale del tratto AD si ha

La reazione verticale in D è nulla perché nel punto D si ha il massimo momento ed il taglio è nullo.

Il taglio nella sezione alla sinistra di B vale

Per garantire la formazione della cerniera plastica la sezione deve risultare molto duttile. Tale obiettivo è raggiunto per valori

() (cls fino a C50/60)

() (cls fino a C50/60)

Devono poi essere verificate le seguenti condizioni:

ü  acciaio a media o alta duttilità (tipo B e C)

ü  rapporto tra luci contigue compreso tra 0,5 e 2

Nel caso di mancata soddisfazione anche di una sola delle condizioni precedenti l’EC2 richiede una verifica diretta della capacità rotazionale della sezione.

In pratica:

1)    si ricava la posizione dell’asse neutro calcolando la distanza x

2)    si calcola la curvatura della trave con l’espressione

3)    si determina la rotazione plastica relativa al tratto di trave a cavallo dell’appoggio centrale di lunghezza pari a 1,2 h con l’espressione (valore espresso in milliradianti)

4)    si verifica che la validità della disuguaglianza attraverso il grafico di riferimento

Calcolo della distanza x.

Se l’acciaio compresso è snervato è

con; ;b1 = 0,8095

Per verificare lo snervamento dell’acciaio il coefficiente di utilizzazione k’ deve risultare maggiore di 1

con

Se l’acciaio compresso non risultasse snervato la distanza x si ricava risolvendo l’equazione seguente

 

Analisi non lineare.

Vengono analizzate le tre fasi principali che caratterizzano il comportamento della struttura:

ü  fase elastica fino al raggiungimento della fessurazione

ü  fase fessurata: fino allo snervamento dell’acciaio

ü  fase plastica: fino alla rottura

L’analisi non lineare è un metodo più approfondito di indagine rispetto a quelli esaminati in precedenza ed i suoi risultati sono validi in presenza di azioni sia statiche sia dinamiche.

Origina un diagramma trilineare (deformazioni non più direttamente proporzionali alle sollecitazioni) tra momenti e rotazioni.

 

Al termine della fase elastica il calcestruzzo, inizialmente interamente reagente, raggiunge in corrispondenza del bordo teso la sua resistenza a trazione dando inizio così al fenomeno della fessurazione.

Per il calcolo del momento di fessurazione si considera una sezione inferiore tesa costituita dalle armature e da un’area di calcestruzzo in trazione di altezza efficace pari ad hc,eff ed un’area superiore compressa di calcestruzzo.

Come altezza dell’area efficace si assume il minimo dei valori seguenti

L’area dell’acciaio viene “omogeneizzata”, trasformandola in un area equivalente di calcestruzzo, moltiplicandola per il coefficiente

con

La tensione di calcolo a trazione del conglomerato fct,eff è il valore medio della resistenza a trazione riferito al tempo in cui si ritiene possano svilupparsi le lesioni: a lungo termine è (resistenza media a trazione).

Rck  (N/mm²)

15

20

25

30

35

40

45

50

55

(N/mm²)

27267

28821

30200

31447

32588

33643

34625

35547

36416

 (N/mm²)

1,61

1,95

2,27

2,56

2,83

3,10

3,35

3,60

3,83

Il momento di fessurazione Mcr (crack moment) è dato dalla

nella quale il coefficiente kt di durata di applicazione dei carichi vale  kt= 0,6 per carico di breve durata, kt=0,4 per azioni di lunga durata (Circolare NTC08).

 

Nella seconda fase che conduce allo snervamento dell’acciaio (fase fessurata) può tenersi conto del contributo positivo che il calcestruzzo compreso tra una fessura e l’altra esercita nei confronti dell’acciaio limitandone le deformazioni (fenomeno del tension stiffening).

 

La terza ed ultima fase consiste nella plasticizzazione dei due materiali con conseguente aumento delle rotazioni causato dalla formazione di una cerniera plastica nella sezione.

 

Da quanto esposto emerge che questo tipo di analisi è abbastanza complesso dal punto di vista numerico e va quindi affrontato con l’uso dell’elaboratore.

 

I risultati che ne derivano non si discostano sostanzialmente da quelli raggiunti con un’analisi lineare caratterizzata dal massimo della ridistribuzione dei momenti o con l’analisi plastica.

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