Comune di Melendugno Dramma sacro Antefatto e Atto I Atto III Atto IV

 

         A T T O      S  E  C  O  N  D  O

 

PERSONAGGI

ATANARICO
VITIMIRO
LUCILLA
MELANIA
POLICARPO
MIRIAM
ARISTARCO
MARIANO
N I C E T A
FRITIGERNE
ATENODORO
TEODOLINDA
ERMENGARDA
TIMOTEO

S E C O N D O        A T T O
La scena presenta l'accampamento di Atanarico

 

SCENA PRIMA
ATANARICO - VITIMIRO

ATANARICO
Mio caro Vitimiro! Fritigerne, sono sicuro, sarà sconfitto clamorosamente mentre io diventerò re dei Goti e mai più si sognerà di sedere sul trono.

VITIMIRO
Le nostre legioni saranno ardimentose, mio caro Atanarico e lo stanno dimostrando dopo l'attacco alle schiere di Fritigerne e tu meriterai bene il titolo di vero Re dei Goti.

SCENA   SECONDA
LUCILLA - DETTI

LUCILLA
(Entrando abbraccia il marito Atanarico)  Il Dio della guerra TIUS esaudirà certamente i tuoi desideri e i sacrifici compiuti, mio caro Atanarico. Vengo ora dal tempio dove il Gran Sacerdote ha terminato da poco la cerimonia.

ATANARICO
(In un gesto affettuoso)  Lucilla ..... sei sempre più bella ..... ma specialmente ora che ti vedo fiera.

VITIMIRO
Sarai la più bella regina del mondo, Lucilla e tutti si inchineranno a te.

LUCILLA
Puoi ben chiamarmi così, mio caro Vitimiro. Mi compiaccio anche con te che sei stato, sei e sarai sempre a fianco di Atanarico.

VITIMIRO
La battaglia sarà decisiva e finalmente Fritigerne sarà nella polvere!

LUCILLA
(Rivolgendosi ad Atanarico) Atanarico! Dopo i sacrifici sono passata dagli accampamenti ed ho infuso coraggio ai tuoi soldati i quali a testa alta hanno dimostrato disprezzo per il pericolo.

ATANARICO
Non avresti potuto compiere azione più bella, mia cara Lucilla.

VITIMIRO
Sono ebbro di gioia ogni qualvolta ci penso. Vorrei incontrarmi personalmente con Fritigerne ed abbatterlo ...... ma non tocca a me quella gloria.

ATANARICO
(Al colmo della gioia e della malvagità) Mi par di vedere già la battaglia. La pianura presso Adrianopoli è proprio indicata per lo scontro. L'esercito nostro, caro Vitimiro, dovrà guardare fiero e sprezzante quello di Fritigerne.

LUCILLA
(Con perversità)  Io non potrò trattenermi a casa e sin d'ora c'è una forza in me che mi spinge verso gli accampamenti. Sì, è vero ........ sono impaziente di vedere gli scontri ........... vedo già il sangue nemico scorrere a fiumi e impazzire di gioia. Mi inebrio di esso e sono sicura della vittoria.

SCENA   TERZA
MELANIA - DETTI

MELANIA
(Entrando con un mantello si inginocchia davanti a Lucilla)  Mia padrona!

LUCILLA
(Rimproverandola con fierezza selvaggia) Ma non lo sai che fra poco sarò la tua regina, imbecille di una schiava? ( Le dà uno schiaffo )

MELANIA
(Piangendo) Perdonami, mia Regina, io non lo sapevo. Ti prego ....non mi punire!

LUCILLA
(Duramente)  Non ti punirò come devo ..... ma ti farò frustare leggermente. Alzati e dimmi che vuoi!

MELANIA
(Si alza) Ero venuta a portarti il mantello perché la sera è fredda, mia Regina e tu dovevi recarti a quest'ora a fare visita ad un'amica. (Lucilla prende il mantello e lo indossa)

ATANARICO
(Troncando ogni discussione) Molto bene Lucilla! Ti prego, ora, va dalla tua amica e poi mi raggiungerai a casa.

LUCILLA
Bene! Vado, mio caro! (Lo bacia e va via insieme alla sua schiava) Andiamo! (Escono)

VITIMIRO
Quanta fierezza negli occhi della nostra Regina, mio caro Atanarico!

ATANARICO
Sì! E' una creatura deliziosa e quando la vedo mi infonde un coraggio straordinario.

VITIMIRO
Ora facciamo presto Atanarico e prepariamo l'attacco finale. Fritigerne, secondo i miei informatori, ha schierato innanzi i Goti con una compagnia o poco più di cavalleria; ai fianchi e nelle altre due linee ... il resto dei Goti e dei Romani di Valente.

ATANARICO
Bada Vitimiro .......  bada ..... i romani dell'imperatore Valente sono terribili, intelligenti e valorosi in guerra.

VITIMIRO
Non preoccuparti Atanarico! Uno squillo di tromba basterà perché i nostri si trasformino in leoni pronti aq scagliarsi contro Fritigerne e i romani.

ATANARICO
Molto bene! Così voglio, così dovrà essere, così spezzerò ed annienterò la tracotanza e la baldanza di Fritigerne e i suoi seguaci.

VITIMIRO
Mi hanno riferito, però, che la seconda linea nemica sarà comandata dal giovane e nobile Ufficiale Niceta ........ quel cristiano che influenza Fritigerne e Atenodoro! E' molto abile, mio caro Atanarico, e lo conosco molto bene!

ATANARICO
(Con paura) Niceta? quel nobile ufficiale ..........Sì, sì ... lo conosco anch'io ...... e so che lui combatte solo per cause giuste.

VITIMIRO
Suvvia, Atanarico ................

ATANARICO
No, no ....non è niente ....... continuiamo piuttosto. Dunque .... Ermanrico lo metteremo a capo della cavalleria e con essa dovrà distruggere gli accampamenti di Fritigerne.

VITIMIRO
Attaccheremo ad una certa distanza prima con pietre e dardi leggeri ..... poi con le picche lunghe e pesanti .... poi ancora con la spada corpo a corpo. Il nostro esercito dovrà formare un unico fronte con gli uomini della 2a e 3a linea. (A questo punto si sente un fragore dio armi. La battaglia è iniziata perché Fritigerne ha attaccato di sorpresa) HANNO ATTACCATO!!!

ATANARICO
Vigliacchi maledetti! Credono, così facendo, di coglierci di sorpresa. Vedremo! Andiamo Vitimiro! (Escono precipitosamente mentre il fragore delle armi continua).

SCENA  QUARTA
Entrano in scena MELANIA e POLICARPO ma questa dovrebbe rappresentare l'accampamento di Fritigerne. Compito del regista, poi, pensare come fare. E' chiaro che, vedendo Melania, si deve pensare che sia fuggita dalla sua padrona Lucilla.

MELANIA - POLICARPO

MELANIA
E' già iniziato il massacro!! Perché, mio Dio .... perché? (si copre il volto con le mani)

POLICARPO
(Confortandola) Non avere paura Melania ...... sia vincitori che sconfitti, confidiamo sempre in Colui che tutto può: In CRISTO, nostro Signore e padrone.

MELANIA
Senti questi colpi? Mi fanno rabbrividire! Oh potessi alleviare le sofferenze, soccorrere i feriti .... chiunque essi siano.

POLICARPO
Hai ragione Melania! Camuffiamoci e andiamo anche noi in mezzo alla battaglia soccorrendo e chiudendo gli occhi ai moribondi sia dell'una che dell'altra parte, nel nome di Cristo.

MELANIA
(Piangendo) Ci scopriranno, ci ammazzeranno, Policarpo!

POLICARPO
E non è bella, forse, la morte liberatrice nel nome di Dio?

MELANIA
(Convinta) Sì ..... hai ragione!

POLICARPO
(La prende abbracciandola) Andiamo Melania ........ Iddio ci proteggerà ne sono sicuro!

MELANIA
Benedette le tue parole, Policarpo! Quando la mia padrona Lucilla si accorgerà che sono fuggita mi farà cercare, sono sicura, e mi ucciderà.

POLICARPO
Ti proteggerò io, non preoccuparti ...... vieni .... Andiamo! (Stanno per uscire quando ......)

SCENA  QUINTA
MIRIAM - DETTI

MIRIAM
(I fragori della battaglia continuano sempre) Dove andate voi due?

MELANIA e POLICARPO
Salvete, cara Miriam!

POLICARPO
Andavamo in mezzo alla battaglia per soccorrere i feriti.

MELANIA
Il nostro dovere ci chiama là!

MIRIAM
Ma non sai, Melania, che anche la tua padrona Lucilla è andata a combattere? Se ti vedrà .....

MELANIA
(Spezzandogli la parola e con forza) Lo so, lo so Miriam! Meglio .... così morirò col nome di Cristo sulle labbra. Lui ci renderà liberi!

POLICARPO
(Persuasivo) Vieni anche tu Miriam ... camuffati non ci riconosceranno!

MIRIAM
Non vi riconosceranno? Atanarico, Vitimiro, Lucilla e tutti gli altri che hanno mosso guerra a Fritigerne, sono dei dèmoni. Nulla sfugge loro. Vi riconosceranno, statene tranquilli! Piuttosto andiamo a pregare, riuniamoci con altri schiavi cristiani e preghiamo. La forza della preghiera, con fede, vince tutti gli ostacoli, smuove le montagne e corroborati da essa saremo forti, anche noi, spiritualmente!

MELANIA
E l'assistere io feriti, i moribondi non è preghiera attiva anche quella? Chiudere i loro occhi, nel nome di Cristo, non significa salvare le loro anime strappandole a Satana?

POLICARPO
Sentite? Ancora si combatte ... e si muore! Ancora si affonda la spada nel cuore del nostro simile! Si assassina nel nome del male, della malvagità. (Pregando) Oh Signore, che sei morto per noi su una croce in mezzo a due malfattori ... abbi pietà di  tutti noi. Fa che non esista più l'odio tra i popoli, converti coloro che non ti conoscono. Piega, o Signore ciò che è sordido, scalda ciò che è arido, sana ciò che è sviato!

MIRIAM
(Col capo basso) Lava ciò che è sordido, bagna ciò che è arido, sana ciò che sanguina!

MELANIA
(Col capo basso) Dona a noi tutti, ma specialmente ai nostri nemici, i sette santi doni. Dona virtù e premio, dona morte santa, dona eterna gioia.

POLICARPO
Ora,. con calma, andiamo nella mischia a compiere il nostro dovere di cristiani. (Escono tutti)

SCENA SESTA
ARISTARCO - MARIANO

ARISTARCO
(Triste) La battaglia infuria, caro Mariano, e l'esito non è, certamente, favorevole a noi.

MARIANO
Il nobile Niceta non volle che lo seguissi ma ti aiutassi, caro Aristarco, a mantenere l'ordine e la tranquillità all'interno.

ARISTARCO
Saggio consiglio ti diede Niceta perché tu mi sei di grande aiuto ad arrestare i capi della sommossa. (Cessano i rumori della guerra).

MARIANO
Ma .... sogno o son desto! (Mette mano alle orecchie)

ARISTARCO
Ti vedo turbato, caro Mariano ....cosa c'è?

MARIANO
Mi sembra .... non sento più rumore d'armi!

ARISTARCO
(Con le mani alle orecchie) E' vero ...non si sente nulla!

MARIANO
Corriamo Aristarco, andiamo ad accertarci. Ho un presentimento funesto .... Corriamo!

ARISTARCO
Andiamo, Mariano, andiamo .... (Escono)

SCENA  SETTIMA
ATANARICO - VITIMIRO - LUCILLA

ATANARICO
(Entrando trionfante) Ah,ah, ah Fritigerne è sconfitto. Io sono, ora, il Re dei Goti!

LUCILLA
Ed io l'unica Regina, mio amato!

ATANARICO
Ti ho piegato Fritigerne! Sei nulla ormai!

VITIMIRO
(Con gioia) Non credo ai miei occhi. In un baleno la nostra cavalleria, dopo aver distrutto gli accampamenti nemici, attacca alle spalle il nemico che, accerchiato, viene sterminato. Ed ora una lode ad Ermanrico, il duce della cavalleria e a te, mia cara Lucilla che hai combattuto valorosamente.

LUCILLA
(Fiera e malvagia) Le donne come me hanno un solo vanto nella vita: quello di camminare a testa alta, sprezzante dei pericoli, e non come Ermengarda che, ora, cammina a testa china.

ATANARICO
Sì, mia cara Lucilla! Puoi esserne fiera! Grande è stata la confusione nell'esercito di Fritigerne. I nostri soldati mi hanno riferito che lo hanno visto fuggire con vergogna e non è stato possibile catturarlo.

VITIMIRO
Non preoccuparti Atanarico, useremo tutte le nostre astuzie perché cada in mano nostra.

LUCILLA
Io, invece, ho visto, con i suoi uomini, il nobile Niceta che combatteva valorosamente sostenendo con impeto l'urto della nostra cavalleria. Volevo incontrarmi con lui ... ma ad un tratto una nube ha offuscato i miei occhi e non l' ho più visto.

ATANARICO
(Con rabbia) Per il Dio Odino! Se fosse stato catturato, Niceta sarebbe stato un boccone prelibato.

VITIMIRO
Calmati Atanarico .... calmati! Vi comunico, ora una notizia che vi farà piacere.

ATANARICO
Qual'è dunque questa notizia gioiosa, dopo quella della nostra vittoria?

LUCILLA
Non tenerci sulle spine Vitimiro, parla!

VITIMIRO
Vidi l'imperatore romano Valente che, dopo aver combattuto valorosamente, cadeva ferito sotto il preciso tiro del mio giavellotto. Non potendo continuare a combattere si allontanò dalla battaglia. Subito, col mio gruppo, andammo sulle sue tracce. Lo scovammo in una casa di campagna che era difesa da una ventina di soldati. Noi eravamo solo in dieci! Li attaccammo ....e solo io ne feci cadere a terra sette. Dopo di che circondammo la casa ed appiccammo il fuoco. Valente morì arso vivo!

ASTANARICO
(Con enfasi) Quale gloria per me e per te Vitimiro!

LUCILLA
(Abbracciando Vitimiro) Non ho dubitato del tuo valore e della tua fedeltà ad Atanarico!

ATANARICO
Andiamo, ora, a ringraziare i nostri Dei per la vittoria ed a brindare al nostro trionfo.

LUCILLA
Il Gran Sacerdote è pronto per la cerimonia.

VITIMIRO
Un momento Atanarico ..... un momento. Il Gran Sacerdote può attendere ancora. Ora che abbiamo vinto Fritigerne dobbiamo pensare ad una cosa molto importante.

ATANARICO
E allora? ..... Parla Vitimiro!

VITIMIRO
Tu saio che presso Fritigerne si raccolgono tutti i cristiani dei Goti.

ATANARICO
Ebbene ???

LUCILLA
Maledetti cristiani .... maledetta razza!

VITIMIRO
Dobbiamo distruggerli, mio caro Atanarico ... e solo allora la nostra vittoria sarà completa!

ATANARICO
(Guarda fisso Vitimiro) Sì .... hai ragione! Li distruggeremo, li annienteremo. Nulla, ormai, può impedircelo. Con un esercito come il nostro marceremo ovunque portando distruzione e morte.

VITIMIRO
Ora possiamo andare al Tempio per ringraziare i nostri Dei.

LUCILLA
E per aiutarci nella lotta contro i cristiani!

ATANARICO
Andiamo! (Escono tutti )

SCENA  OTTAVA
NICETA - MARIANO

NICETA
( Entrambi entrano con tristezza) Mio dolce amico Mariano! Mi duole il cuore la sconfitta di Fritigerne. Penso a tanti nostri fratelli morti senza la grazia di Dio. Ma la sua misericordia è grande e li avrà certamente perdonati ...... voglio tanto sperarlo!

MARIANO
Amico mio .... eppure bisogna ringraziare Iddio che, almeno, Fritigerne e Atenodoro sono ancora in vita. Forse le tue preghiere sono state esaudite.

NICETA
Sono pagani, è vero! Essi adorano il Dio ODINO e gli altri Dei. Ma sono di animo buono e vedono di buon occhio noi cristiani. Dobbiamo pregare, Mariano, pregare e lavorare molto a che essi diventino cristiani come noi.

MARIANO
Sì, hai ragione Niceta. Il tuo zelo e la tua pietà, con qualche tuo miracolo, ne ha convertiti molti, abbracciando così la vera religione.

NICETA
Mariano .... ti prego, non parlare di miracoli. Solo Dio è padrone delle leggi della natura e solo lui può mutarle. Noi siamo solo suoi strumenti e dobbiamo assoggettarci a lui.

SCENA     NONA
POLICARPO - MELANIA - DETTI

POLICARPO E MELANIA
(Entrando salutano) Pace a voi Niceta e Mariano!

NICETA E MARIANO
(Rispondendo) Anche a voi!

POLICARPO
Io e Melania siamo venuti da voi perché dobbiamo darvi delle notizie. (Si inginocchia davanti a Niceta) Dinnanzi a te, Niceta, mi sembra di stare in Paradiso.

NICETA
(Scandalizzato) Policarpo, Policarpo .... solo davanti a Cristo devi inginocchiarti! Su alzati! (Policarpo si alza)

MELANIA
Sai ricopiare così bene Cristo in tutte le virtù che, dal tuo volto, traspare l'immagine sua!

POLICARPO
E per un cristiano vedere Cristo ed essere unito a Lui ..... è l'ideale!

NICETA
Cristo lo si vede nei poveri e nei sofferenti ..... ricordatevelo!

POLICARPO
La nostra sorella Melania è fuggita dalla sua padrona, la perfida Lucilla, moglie di Atanarico. Poveretta! E' cristiana anche lei perché fu convertita dal nostro Vescovo Teofilo.

NICETA
Sì, questo lo so ma .... perché è fuggita?

MARIANO
E questa è la notizia che dovevate darci?

POLICARPO
Sì .... ma c'è dell'altro!

NICETA
(Prima guarda Mariano e poi ) Dicci tutto, allora!

POLICARPO
Ho avuto sentore che Atanarico e Vitimiro vogliono perseguitare tutti i cristiani che si annidano tra i Goti

MARIANO
(Mentre Niceta si copre il volto con le mani) Allora è questa, dunque, la ragione per la quale è fuggita Melania!

MELANIA
Già da qualche tempo la mia padrona mi perseguitava, frustandomi a sangue e interrogandomi per sapere se fossi cristiana.

NICETA
E tu che cosa rispondevi?

MELANIA
Dopo molti interrogatori e frustate non ne ho potuto più. (Piange) Desideravo la morte liberatrice ..... Sì, sì sono cristiana, le ho risposto, sono cristiana. (Continua a piangere)

POLICARPO
(Confortandola) Calmati, sorella Melania...... ti prego!

MARIANO
Abbi ancora coraggio ...... non preoccuparti.

NICETA
(Abbracciando Melania) Sorella, sorella ...... io vedo Cristo in te! Lo vedo per le tue sofferenze. (Si stacca dall'abbraccio)
Su via, fratelli, se Atanarico ci perseguiterà, ricordiamoci che compariremo nei tribunali, soffriremo molto. Ci sputeranno, ci faranno morire, ci alletteranno con lusinghe per rinunciare alla nostra fede; ma il Signore nostro Gesù ci manderà lo Spirito Santo che ci infonderà coraggio e forza. Il signore ci benedica in questo momento.

MELANIA
(Piangendo) Ma io, ora, povera schiava dove andrò a rifugiarmi? Non ho nessuno .... né padre, né madre, né sorelle, né fratelli ..... Sono sola, sola! (Continua a singhiozzare)

NICETA
Mia povera Melania! La mia casa è a tua disposizione!

MARIANO
()Rivolgendosi a Policarpo) Policarpo! Tu sai dove sistemarla. Coraggio sorella, non rimarrai sola.

NICETA
Ora usciamo  due alla volta per non destare sospetti. Vai prima tu Policarpo insieme a Melania. Iddio vi benedica! (Escono Melania e Policarpo) Ora usciamo anche noi Mariano! (Escono)

SCENA   DECIMA
FRITIGERNE - ATENODORO - ERMENGARDA - TEODOLINDA

FRITIGERNE
Quale sventura si è abbattuta su di noi! Io ero il legittimo re dei Goti per acclamazione popolare ed il perfido Atanarico ha fatto di tutto per sbalzarmi dal trono! (Si rivolge al Dilo TIUS) Sommo DIO TIUS non hai avuto abbastanza sacrifici da me?
Perché mi hai abbandonato ed hai preferito il perfido Atanarico? Deh, sommo Tius, dammi la rivincita, placa il mio animo, infondimi ancora coraggio e forza perché abbatta il male.

ATENODORO
Se non fosse stato per le dolci parole di Niceta, mi sarei tolta la vita. Almeno, ora, sarei nel VALAHALLA, nel paradiso dei valorosi, in compagnia delle dee Valkirie.

ERMENGARDA
Fritigerne, mio caro! (Lo abbraccia) Ricordati che il mio cuore ha una ferita come la tua. Esso sanguina ma non voglio lasciarmi vincere dallo sconforto. Sono ancora fiera di te!

TEODOLINDA
(Abbraccia Atenodoro) Anche tu, Atenodoro, hai combattuto valorosamente. Il tuo coraggio ha generato azioni costruttive. Gli uomini come te, mio caro, non perdono mai il gusto di vivere.

FRITIGERNE
Ermengarda! La sconfitta è stata pesante ed il bilancio dei morti spaventoso!

ATENODORO
Ci siamo battuti da leoni ma le forze di Atanarico sembravano aumentare sempre di più.

ERMENGARDA
Fritigerne e voi tutti .... ricordiamoci che se nella nostra lotta per la libertà, cederemo alla violenza di Atanarico, le generazioni future conosceranno una lunga e desolata notte di dolore e di pianto.

TEODOLINDA
Ha ragione Ermengarda! Per questo tu, Fritigerne e tu Atenodoro dovete preparare la rivincita. I nostri soldati sono stati valorosissimi e si batteranno ancora. Si batteranno perché il loro coraggio di non lasciarsi sopraffare li rende capaci di affrontare qualsiasi paura.

FRITIGERNE
Eccomi qui, ora, a testa china, inerme e ramingo .... e col pericolo anche di diventare prigioniero. (Gridando) Ma perché ..... perché! Vorrei suicidarmi! Non sono io, forse, il padrone della vita? (Poi si calma) Eppure ogni volta che penso tutto questo, mi si para innanzi la dolce figura di Niceta che mi trattiene.

ERMENGARDA
(Triste) Non dir così mio caro! Tu sei ancora un Re! Non puoi e non possiamo rimanere inermi! Il male e il dolore, in questo momento, sono vicini a ciascuno di noi ...... è vero! Ma bisogna dimostrare ad Atanarico che in noi, ora, vi è più coraggio di prima.

FRITIGERNE
Dio ODINO e tu, sommo TIUS, datemi coraggio! Ve lo chiedo. Vi supplico!

ATENODORO
Fritigerne! Quello che ha detto Ermengarda è vero. Anche se sbalzati dai nostri posti legittimi dalle forze ribelli di Atanarico, prepareremo la rivincita.

TEODOLINDA
Così va bene, Atenodoro! Il valore che tu hai dimostrato deve farti camminare a testa alta a dispetto di ostacoli e situazioni terribili.

FRITIGERNE
(Ha un momento ancora di sconforto e grida ) Lasciatemi solo .... non voglio vedere nessuno .... nessuno!

ERMENGARDA
(Con forza) Fritigerne! Per l'amore che ho sempre nutrito per te .... rientra in te stesso! Se noi abbiamo ancora paura della superiorità di Atanarico, come possiamo scacciare il male?

FRITIGERNE
(Guarda fisso tutti, poi persuadendosi) Forse è come tu dici Ermengarda, sì .... sì (Risoluto) Costruiremo, allora, dighe di coraggio per tenere indietro i flutti della paura.

TEODOLINDA
Andiamo da Niceta. Insieme con lui stabiliremo il da farsi.

FRITIGERNE
Mi auguro che il suo Dio possa trovare una soluzione. Andiamo! (Escono tutti)

SCENA  UNDICESIMA
ATANARICO - VITIMIRO - LUCILLA

ATANARICO
(Entrando per primo seguito da Lucilla e Vitimiro) Ricordo molto bene, mio caro Vitimiro, che tutte le file, comandate dal giovane Niceta, avevano, in cima ai loro labari, una croce.

VITIMIRO
Esattamente Atanarico ....... odio quella croce!

ATANARICO
Ed io più di te! Fremo dall'ira e dalla vendetta!

LUCILLA
La decantano tanto questa croce .... ed ecco che i suoi seguaci sono stati sconfitti!

VITIMIRO
Bisogna assolutamente distruggere questa genìa malefica di cristiani!

LUCILLA
Di essi non deve rimanere più traccia sulla faccia della terra ..... o avremo da pentircene!

ATANARICO
(Pensieroso per un po') Sono d'accordo con voi ma .....

VITIMIRO
(Subito) Ma che cosa? Hai paura forse? Via ..... attuiamo questo proposito e si andrà di bene in meglio!

LUCILLA
(Accostandosi al marito) I tuoi propositi, mio caro, dovranno essere fermi e decisi. Un re, come lo sei tu, non può tentennare e indietreggiare nel prendere delle soluzioni. Suvvia, Atanarico .....

ATANARICO
......... ma non che io abbia paura, Vitimiro! Né indietreggio nelle mie decisioni, cara Lucilla. Atanarico non ha paura di nessuno! (Perplesso) E' che ..... bisogna andare cauti perché i cristiani sono un buon numero ed aumentano sempre di più.

VITIMIRO
Su questo non posso darti torto Atanarico! e ti dirò anche di più. L'opera fattiva del Diacono  TIMOTEO e dello stesso Niceta sembra fare molta breccia, specialmente fra i giovani.

LUCILLA
Potremo trovare la soluzione giusta nel corromperli dando loro il sonnifero dei piaceri, dei divertimenti, della dissolutezza.

VITIMIRO
(Baciando la mano a Lucilla) Non avresti potuto trovare soluzione migliore, mia cara Lucilla. Quello che hai proposto, penso sia la migliore occasione per tirare dalla nostra parte i giovani e farli cadere nella nostra imboscata.

ATANARICO
(Rimasto sempre pensoso.... lo è ancora) Però .... la persecuzione contro i cristiani potrebbe essere una occasione favorevole a Fritigerne per sollevarli contro di noi e prendersi la rivincita.

LUCILLA
Ma quale rivincita! Questi cristiani sono solo delle pecore, buoni a nulla!

VITIMIRO
E soprattutto stupidi .... altrimenti non adorerebbero un uomo crocifisso. Chissà quante infamie avrà commesso.

ATANARICO
(Sempre tentennante) Comunque ..... vedremo bene il da farsi!

VITIMIRO
(Persuasivo) Suvvia Atanarico! Dimostrati degno dei tuoi antenati che si distinsero in ogni guerra, specialmente nell'incendio di Trebisonda, ben munita e difesa, sull'EUSINO.

ATANARICO
(Risoluto) Va bene ..... d'accordo Vitimiro! DECRETO LO STERMINIO DEI CRISTIANI!

VITIMIRO
(Soddisfatto) Così va bene! Tutti i Goti manderanno il tuo ricordo da padre in figlio.

LUCILLA
E così .... sarai ricordato, mio caro, come il Re guerriero che ha fatto tremare questa religione cristiana.

VITIMIRO
Cominceremo dai loro capi. Prima il DIACONO TIMOTEO e poi Niceta!

ATANARICO
Preparami l'editto e lo firmerò subito!

VITIMIRO
D'accordo! (Esce per eseguire)

ATANARICO
(Passeggiando nervoso)  Sì .... li sterminerò. Voglio essere degno dei miei avi.

LUCILLA
Questa tua azione, mio caro, resterà scolpita nella memoria del popolo Goto. (A questo punto rientra Vitimiro con l'editto già pronto e Atanarico si mette a leggere. Poi lo firma)

ATANARICO
(Dopo aver firmato) All'opera, dunque, Atanarico, discendente della dinastia degli AMALI! Distruggerò i cristiani, li escluderò dal mio Regno confiscando i loro beni ed esonerandoli da ogni carica pubblica. Con me e non con altri tirerai i conti, CROCIFISSO!
Tu non regnerai sui Goti perché io, Atanarico, sarò feroce contro di Te e i tuoi seguaci. (Esce furiosamente insieme a Lucilla e Vitimiro)

SCENA DODICESIMA
DIACONO TIMOTEO, NICETA, FRITIGERNE, ERMENGARDA, ATENODORO, TEODOLINDA.
Poi ARISTARCO il quale entra per ultimo. Quando entrano i primi cinque si dispongono, a capo chino, per pregare.

ARISTARCO
(Entra tutto affannato e preoccupato) SALVETE TUTTIO (Si inchina) Fritigerne! Ti do una notizia grave ed anche a voi, signori! Atanarico ha firmato il decreto di persecuzione contro tutti i cristiani e coloro che li appoggiano, confiscando i loro beni ed escludendoli dal suo Regno! (Rimane sulla scena e tutti si guardano muti l'un l'altro)

FRITIGERNE
Dio mio! Ancora spargimento di sangue. Da uomini come Atanarico che vuole opprimere il suo stesso popolo, violando le sacre leggi della libertà, non ci si può aspettare altro che morte e distruzione.

TIMOTEO
Figli miei! La notizia di Aristarco è grave! Il sentimento dell'odio, che io sino all'ultimo ho sperato si estinguesse, ha ormai prevalso! La legge della vendetta non risolve alcun problema, pur tuttavia Atanarico sta seguendo questo cammino autodistruttivo.
Cristo, dalla croce, affermò una legge più alta. Disse che l'antica legge dell'occhio per occhio, avrebbe reso tutti ciechi e non cercò di vincere il male con il male; vinse invece, il male con il bene.
Crocifisso dall'odio rispose con amore aggressivo. Che magnifica lezione! Forse generazioni sorgeranno e cadranno e gli uomini continueranno ad adorare il Dio della vendetta ed a prostrarsi dinnanzi all'altare del taglione; ma sempre e poi sempre questa nobile lezione del Calvario sarà un assillante ammonimento: che solo la bontà può eliminare il male e solo l'amore può sconfiggere l'odio.
Siamo qui riuniti per compiacerci della conversione del nostro unico e legittimo Re Fritigerne e della Regina Ermengarda insieme al Generale Atenodoro e Teodolinda. (Si avvicina a tutti e quattro a fa il segno della croce sulla fronte) Dio VI ANNOVERI FRA LE SUE SCHIERE ELETTE: SIATE FORTI NELLA VOSTRa fede che avete abbracciato. siate convinti, soprattutto; che cristo ha dato la vita PER NOI.

NICETA
Il mio avvenire è già segnato: nessun futuro sulla terra per me ma il futuro di Dio, l'incontro inimmaginabile. La tragedia che stiamo vedendo non deve scalfire la nostra fede. Non è tempo di sconfitta, né la speranza è umana ma divina!

TIMOTEO
Questo è il momento delle prove! Ricordiamoci che Cristo, l'innocente figlio di Dio, è stato su una croce in dolorosa agonia. Sollevò la sua testa coronata di spine e gridò: "PADRE, PERDONA LORO, PERCHE' NON SANNO QUEL CHE FANNO".

FRITIGERNE
Il tuo amore ha vinto, o Cristo. In questo grande giorno, ti prego buon Timoteo, benedici noi tutti col cuore di Padre! (Timoteo fa cenno col capo)

ATENODORO
Ho capito, finalmente, buon Timoteo, che Cristo è una salita difficilissima e non un sentiero facile e largo. Ed io lo accetto perché questo sentiero mi porta verso la mia libertà.

ERMENGARDA
Ora ci viene comandato di amare DIO non solo col nostro cuore e con la nostra anima ma anche con la nostra mente.

TEODOLINDA
Ogni qualvolta guardo la croce mi ricordo della grandezza di DIO e della potenza redentrice di Cristo Gesù.

TIMOTEO
Noi dobbiamo vedere la croce non solo come il meraviglioso simbolo dell'amore che vince l'odio e della luce che vince le tenebre ma anche dello splendore del divino.
Sviluppiamo, allora, figli miei e conserviamo la capacità del perdono per i nostri persecutori come fece CRISTO.

 

FINE    DEL     SECONDO     ATTO