Comune di Melendugno Dramma sacro Atto II Atto III Atto IV

 

          ANTEFATTO    E  ATTO   PRIMO   

PERSONAGGI

FRITIGERNE, re dei Goti
ERMENGARDA, sua moglie
ATENODORO, generale di Fritigerne
TEODOLINDA, sua moglie
N I C E T A, nobile goto
IRENE, madre di Niceta
MARIANO, amico di Niceta
ARISTARCO, comandante delle guardie di Fritigerne
POLICARPO, schiavo greco
TEOFILO, vescovo cattolico
TIMOTEO, diacono cattolico
ATANARICO, usurpatore re dei Goti
LUCILLA, sua moglie
VITIMIRO, generale di Atanarico
MELANIA, schiava di Lucilla
MIRIAM, una cristiana
LUNGIMIRO, carceriere di Atanarico
2 ANGELI

 

PERSONAGGI        DELL'ANTEFATTO

VESCOVO TEOFILO
NICETA
MARIANO
MIRIAM
MELANIA

 

A N T E F A T T O

SCENA UNICA

VESCOVO TEOFILO,  NICETA,  MARIANO,  MIRIAM,  MELANIA  vestiti di bianco camice ricevono il Battesimo.

TEOFILO
(Con una ciotola in mano, piena di acqua, ad uno ad uno, battezza i presenti pronunciando la solita formula: "Io vi battezzo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo". Terminata la cerimonia pronuncia un discorso).

               Figli miei! Ora che ho versato su di voi l'acqua della vita, siete entrati a far parte della Chiesa, della nostra comunità.
Quest'acqua vi dia forza e coraggio a combattere nella vita le tentazioni di Satana. Sia per voi preghiera continua ed incessante per la conversione di molti che non sono con noi ma che, pure, sono nati per arcano disegno del Creatore nostro Dio.
In mezzo al popolo Goto siate propagatori di esempio e di virtù del CRISTO, morto per riscattarci dal peccato, risorto gloriosamente per indicarci che ha vinto la morte.
E voi, Niceta e Mariano, siate i guidatori dei nuovi figli di Dio. A voi do l'autorità di catechizzare il nostro popolo, diffondere la vita e le opere del nostro Signore Gesù Cristo.

 NICETA
Mio buon Teofilo, da voi ho ricevuto gli insegnamenti sul nostro Gesù. Farò tutto secondo la vostra volontà.

 MARIANO
Sarò compagno fedele di Niceta e mi prodigherò anch'io per i peccatori, i poveri, i deboli per portarli a Cristo

 MIRIAM
Il regno di Dio è venuto in mezza a noi in questo santo giorno del battesimo. Rimarrò fedele al Cristo  nostro, morto per la nostra salvezza e libertà.

 MELANIA
Col battesimo sono entrata a far parte di un grande esercito: quello di Cristo. Combatterò per Lui perché fosse conosciuto da tutti gli uomini della terra.

 TEOFILO
Ora andate nella pace del Signore e vi benedico!
(Alza la mano e benedice tutti e tutti poi vanno via. Per ultimo esce Teofilo)

 

 

P  E  R  S  O  N  A  G  G  I      DEL       P R I M  O      A T T O

FRITIGERNE
ARISTARCO
ERMENGARDA
ATENODORO
TEODOLINDA
N I C E T A
POLICARPO
MARIANO

     ATTO  PRIMO
La scena rappresenta l'accampamento di Fritigerne

 

 

SCENA PRIMA

FRITIGERNE
(Seduto, legge una pergamena. E' nervoso)  E' inaudito........ non posso credere......non posso credere. Questa è una ribellione bella e buona!
(Si alza di scatto e grida) Ma io la stroncherò sul nascere!

SCENA SECONDA
ARISTARCO   -   DETTO

ARISTARCO
(Entrando si inchina) Salvete mio Re! Vedo che avete letto il mio rapporto mentre proprio ora i miei informatori mi hanno riferito che il perfido Atanarico sta incominciando ad arruolare uomini, pronto per attaccarci..

 FRITIGERNE
(Gridando)  Maledetto vigliacco.............maledetto!  Ce la vedremo Atanarico, te lo giuro, miserabile usurpatore!

ARISTARCO
(Cercando di calmarlo)  Ti prego, mio Re, sii calmo! Contiamo su un numeroso esercito, pronto a difenderti ed a schiacciare Atanarico.

FRITIGERNE
(Sempre con tono impetuoso)  Io sono il legittimo Re, Aristarco, io e non lui. (Poi si rivolge ad Atanarico con furia)  Se mi vuoi sbalzare dal trono hai fatto male i conti, Atanarico. Tutto il popolo sarà con me ed io ti piegherò.

SCENA TERZA
ERMENGARDA - DETTI

ERMENGARDA
(Entrando, abbraccia il marito mentre Aristarco s'inchina)  Ti ho sentito gridare, Fritigerne, e ti vedo turbato. Che cosa è che ti preoccupa?

FRITIGERNE
Aristarco mi ha informato delle mosse del perfido Atanarico!  (Porgendole la pergamena)  Leggi!

ARISTARCO
(Rivolgendosi alla Regina mentre legge)  E' vero! Atanarico prepara la guerra contro di noi,. Arruola uomini, mia regina. Ma non solo questo: Atanarico odia Fritigerne perché pensa che fu lui a volere che i Goti coltivassero questa terra di Tracia.

ERMENGARDA
(Turbata e preoccupata)  Ma non è possibile.........non può essere vero.

ARISTARCO
Purtroppo è vero, mia Regina. (Poi si rivolge a Fritigerne) Col tuo permesso, mio Re, vado a preparare i piani di emergenza.
(Il Re fa un cenno ed Aristarco esce)

FRITIGERNE
(Cammina su e giù nervosamente)  A questo punto non so cosa possa succedere!  (Rivolgendosi ad Ermengarda) 
Hai sentito? Atanarico mi sembra che stia diventando sempre più forte e con i suoi ribelli..........

ERMENGARDA
(Interviene subito per confortarlo)  D'accordo Fritigerne.........d' accordo. Ma adesso, calmati.....ti prego......non passeggiare così nervoso...... coraggio.......gli dei ti saranno propizi......meriti la loro protezione. Dobbiamo pregare il nostro Dio Odino perché dia a noi tutti la pace e la tranquillità.

FRITIGERNE
(Si avvicina alla moglie) Le tue parole, dolce Ermengarda, sono un balsamo per me e mi rincuorano tanto. (Abbraccia e bacia la moglie) Forse tutto sta per compiersi! Conosco Atanarico! E' capace di offendere il diritto, violare la libertà, l'onore, la coscienza, la fedeltà.

ERMENGARDA
Sì, lo so............... conosco anch'io Atanarico! Ma noi, mio caro Fritigerne consacreremo le nostre vite alla causa della nostra libertà, della nostra onestà, della nostra giustizia. Anche il giovane Niceta parla di questi alti valori nella sua religione.

FRITIGERNE
S', Ermengarda.....il giovane Niceta dice che l'amore per il popolo, è il potere più duraturo che esista.

SCENA QUARTA
ATENODORO - TEODOLINDA - DETTI

ATENODORO
(Entra seguito dalla moglie) Salve Fritigerne! (Poi si inchina verso Ermengarda) Mia Regina! (Le bacia la mano e subito dopo Ermengarda va incontro a Teodolinda e le due si abbracciano)

FRITIGERNE
Salve Atenodoro! I miei saluti Teodolinda! (Si china per baciarle la mano) Capiti proprio in tempo giusto, mio caro Atenodoro! (Teodolinda guarda Ermengarda)

ATENODORO
Perché dici questo? Che cosa c'è che ti preoccupa? Il tuo volto è quello della sofferenza.

FRITIGERNE
(Mettendogli una mano sulla spalla) Mio buon amico! Aristarco mi ha riferito che Atanarico vuole ribellarsi alla mia nomina a re dei Goti.

ATENODORO E TEODOLINDA
(Insieme sorpresi) Che cosa ????

ERMENGARDA
Purtroppo è vero!

ATENODORO
(Con forza) Tutto il popolo ti ha acclamato suo Re. Atanarico era in delirio e non faceva altro che gridare: "Fritigerne sia il nostro Konig e nessun altro regni su di noi". Come è possibile, ora, tutto ciò!

FRITIGERNE
(Gridando) Sì, sì..... sì..... è vero....è vero!

ERMENGARDA
(Addolorata) Ricordo che anche le donne, le più umili. dalle loro finestre sventolavano drappi di ogni colore, osannando a te, mio amato! (Con fierezza) Sono orgogliosa di te, di essere la tua donna, la madre dei tuoi figli.

TEODOLINDA
La tua umanità e la tua bontà meritano la riconoscenza e l'entusiasmo del nostro popolo che ha trovato in te l'uomo guida per il suo futuro.

FRITIGERNE
Teodolinda....... sei una donna amabile anche tu! (Poi preoccupato) Ma vi sono ancora altre notizie terribili!

ATENODORO
Le immagino queste notizie, Fritigerne. Sono sicuro che Atanarico vuole prendere le armi contro di te....non è vero? Non aver paura......(Con forza)  Ti difenderemo!!!

FRITIGERNE
Atanarico mi odia come nemico del popolo Goto. Io che ho sempre pensato al suo bene, alla sua libertà non solo civile ma anche a quella religiosa lasciando pure che i cristiani professassero la loro fede. E pensa ancora, quel maledetto, che sia stato io a volere che i Goti coltivassero questa terra di Tracia, dominio dell'imperatore romano Valente.

ATENODORO
(Con impeto) Vile di un Atanarico, falso e bugiardo! Lui sa benissimo che fu proprio il popolo Goto a volersi stabilire su queste terre di Tracia, stanco dio tante peregrinazioni e mandando da Valente il Vescovo Ulfila per perorare questa causa. (Con tristezza) Certo fu doloroso per noi consegnare i nostri figli come pegno.

ERMENGARDA
(Tristemente) Staccarsi dai figli è sempre doloroso per una madre!

TEODOLINDA
Ma questo distacco fu voluto dall'imperatore Valente.

FRITIGERNE
E per il bene del popolo Goto..... accettai questo sacrificio.

ERMENGARDA
Coraggio Fritigerne, appena fatti più grandi ritorneranno tra le nostre famiglie.

ATENODORO
Credo però....che ritorneranno con il preciso scopo di lavare col sangue la grave imposizione................

FRITIGERNE
(Interrompendolo) No! Non voglio che sia sparso del sangue. Il nostro popolo ne soffrirà molto.

ERMENGARDA
Ricordiamoci che il nostro Dio Odino non dimentica i suoi figli che sono vittime di forze malvagie. Egli ci darà le risorse per sopportare pesi e tribolazioni.

TEODOLINDA
Sì....sono sicura che ODINO sarà luce nella nostra vita.

ATENODORO
Hai detto, mio Re, che non vuoi sia sparso sangue innocente? Ma come fare? Atanarico è un sanguinario!

FRITIGERNE
(Con forza) Dio Odino! Sorreggimi nella lotta per sfuggire alla malvagità di Atanarico!! Sii come una lampada sul nostro cammino tortuoso. (Coprendosi poi il volto con le mani e rivolgendosi ad Atenodoro) Dovrò, allora, accettare battaglia e spargere del sangue innocente?

ATENODORO
Se non vi è altra possibilità, mio Re, devi!!!

FRITIGERNE
(Con rabbia) Atanarico! Anche se le forze del tuo seguito sono più potenti delle mie.......ti distruggerò, te lo giuro, ti annienterò... Io sono il legittimo Re!

ATENODORO
(Sfoderando la spada) Brandirò questa spada per difenderti, mio Re, e con noi ci sarà un numeroso esercito!

ERMENGARDA
(In uno slancio d'amore) Fritigerne! Per l'amore che ho sempre nutrito per te che sei stato sempre coraggioso ed indomito, come i tuoi avi, abbi fede: il nostro Dio Odino non ti abbandonerà!

TEODOLONDA
Siamo dalla parte del diritto noi.....Atanarico non può sopraffarci!

SCENA QUINTA
NICETA-DETTI

NICETA
(Entrando s'inchina leggermente) Pace a voi tutti, miei cari amici!

TUTTI
Salvete, Niceta!


FRITIGERNE
Vieni avanti Niceta. La tua compagnia mi è sempre cara come la luce del sole!

ATENODORO
Grandi preoccupazioni sono su di noi, Niceta!

NICETA
Miei cari amici........vi ho sentito gridare, infatti! Quali sono queste vostre preoccupazioni?

FRITIGERNE
La perfidia e l'ambizione di Atanarico di sbalzarmi dal trono, mi tormenta l'animo. Tu sai che Atanarico, tempo fa, si ritirò sui monti Carpazi con un pugno di facinorosi per non seguire i Goti in Tracia. Gli UNNI, poi, invasero le terre dei nostri fratelli OSTROGOTI che, essendo deboli, soggiacquero alla loro schiavitù.

ERMENGARDA
La nostra pace e la nostra tra tranquillità.........il nostro popolo stesso.......minacciato!

ATENODORO
Mi bolle il sangue, Niceta. Gli OSTROGOTI, certamente, non avrebbero ceduto agli UNNI se, invece, del loro RE ERMANRICO, vecchio di 110 anni, mi fossi trovato io, giovane pieno di ardimento.

FRITIGERNE
(Triste) Ed io non posso che biasimare anche il generale Vitimiro che non seppe opporsi validamente agli Unni.

NICETA
Quello che mi dite, miei cari amici, rende l'anima mia triste.

FRITIGERNE
Su, mio caro Niceta, non essere triste anche tu. Non dimenticherò mai i tuoi saggi consigli negli affari di Stato. (Riprendendo il discorso) Ora posso dire che in casa nostra Atanarico non mi lascia in pace. (Con rabbia) In mille maniere tenta di tirare dalla sua parte i Goti della Tracia, seminando divisioni e discordie. (Gridando) Ma questo non avverrà mai..... mai! Io Fritigerne, l'acclamato del popolo, stroncherò Atanarico e i suoi ribelli.

ATENODORO
Fritigerne! Il tuo trono sarà salvo ad ogni costo.

NICETA
Mio Dio e mio Signore! Perché questi miei fratelli non conoscono la tua legge? Perché non conoscono il rispetto di ogni diritto? E' mai possibile che debba assistere alla guerra tra gli stessi Goti? Quale orrore!!! (Rivolgendosi a Fritigerne) Orsù Fritigerne, mio caro amico, l'autorità data a te dal popolo viene, di sicuro, da Dio ma....te ne scongiuro.....fa del tuo meglio per evitare lo spargimento di sangue fraterno.

FRITIGERNE
(Abbracciando Niceta) Mio buon Niceta! Tu mi conosci e sai i più intimi segreti del mio animo. Sai che io desidero, quanto te, la pace del nostro popolo laborioso e fattivo nell'arte, nella cultura, nel progresso.

NICETA
(Fraternamente) Lo so, mio buon amico, lo so!

ATENODORO
Ma come fare, mio buon Niceta? L'astuzia e la malvagità di Atanarico sembrano prevalere sul popolo Goto.

ERMENGARDA
Niceta! Non conosco il tuo Dio......e noi ti abbiamo sempre lasciato libero di praticare la tua religione. Ora..... ti scongiuro prega anche tu il tuo Dio perché non faccia trionfare la malvagità di Atanarico.

TEODOLINDA
Sono sicura che la tua umanità, Niceta, troverà il posto giusto nel cuore del tuo Dio.

NICETA
Vi ringrazio, mie buone amiche. So che non conoscete ancora il mio Dio ed io mi rivolgerò a Lui per voi ma sia fatta sempre la sua volontà. Ricordatevi, però, che il mio Dio può trarre, alle volte, dal male il bene. (Si rivolge a Fritigerne ed Atenodoro) Miei cari amici....bisogna trovare una soluzione per evitare la lotta fratricida. Prima di preparare la battaglia....te ne scongiuro Fritigerne......invia dei messi ad Atanarico per cercare un accordo.

FRITIGERNE
(Commosso) Niceta! Ti considero fratello per l'amore, padre per la tua saggezza. Depongo la mia spada (esegue) come promessa d'obbedienza alle tue parole. Atenodoro, ti prego, fa anche tu altrettanto. (Atenodoro esegue)

ATENODORO
Oltre che generale del tuo esercito, sono anche tuo amico. Accetto i consigli di Niceta ed obbedisco ai tuoi ordini.

ERMENGARDA
Fritigerne! Io e Teodolinda andiamo al Tempio per pregare!

TEODOLINDA
Facciamoci coraggio tutti ed accettiamo quello che Niceta proporrà. Andiamo Ermengarda! (Escono)

SCENA SESTA
ARISTARCO - DETTI

ARISTARCO
(Entrando con preoccupazione s'inchina) Mio Re! Ciò che ti dissi poco fa è confermato. Atanarico è pronto per la sua battaglia decisiva contro di te.

FRITIGERNE
(Con rabbia) Sei un vigliacco Atanarico!!!!

NICETA
Dio mio!

ATENODORO
Da chi hai saputo tutto questo Aristarco?

ARISTARCO
Dai miei informatori fidati, generale!

FRITIGERNE
Non possiamo più inviare neanche gli ambasciatori!

NICETA
Tutto è crollato, dunque! Dio mio..... accettiamo la tua volontà. (Si rivolge a Fritigerne sfoderando la spada) Userò questa spada, mio Re e amico, per difenderti combattendo nel nome di Cristo.

ARISTARCO
(Rivolgendosi a Fritigerne e Atenodoro) Ho pronti già i piani per il nostro attacco. Se permettete vado a controllare le nostre difese ed invierò ancora i miei informatori nel capo di Atanarico.

FRITIGERNE
Vai pure Aristarco.....e mi raccomando che tutto sia in ordine.

ATENODORO
Più tardi ispezionerò il tuo lavoro in modo che tutto possa procedere nel migliore dei modi.

ARISTARCO
Eseguirò tutto secondo i tuoi ordini, mio generale! Salvete! (Esce)

NICETA
Miei buoni amici......mi ritiro anch'io. Vado ad unirmi ad altri seguaci di Cristo per pregare. Iddio vi benedica.

FRITIGERNE ED ATENODORO
Salvete Niceta! (Niceta esce)

ATENODORO
Le parole di Niceta mettono la calma nel nostro animo e nella nostra coscienza. Ho sentito, in me, come il passaggio di un soffio divino.

FRITIGERNE
Sì....hai ragione Atenodoro! Molte volte, per nostro istinto, siamo stati tentati di disturbare questi coloni romani di Tracia e Niceta, invece, ad esortarci sempre a rispettare i diritti altrui. Lo abbiamo ascoltato e ci siamo trovati contenti. (Cambiando tono) Ma ora....ora mio caro Atenodoro è minacciato il nostro diritto, la nostra pace. La perfidia, la malvagità di Atanarico sta per sopraffarci.

ATENODORO
Sì..... è vero! Ma non hai sentito quello che ha detto Aristarco? Ci penserà lui, con i suoi informatori a tenere d'occhio Atanarico e i suoi ribelli.

FRITIGERNE
L' ho sentito Atenodoro.....l' ho sentito. Atanarico è accampato ai confini della MESIA INFERIORE, la terra soggetta all'imperatore romano VALENTE ed è bene che Aristarco vigili anche sui nostri in modo che non ci tradiamo.

ATENODORO
Molto bene, mio Re! Darò istruzioni precise ad Aristarco per sbarazzarci dei fomentatori di discordie. Andiamo subito! Aristarco è un ottimo comandante.

FRITIGERNE
Bene! Andiamo! (Escono)

SCENA SETTIMA

POLICARPO
(Appena entra in scena si guarda attorno sospettoso) Finalmente sono riuscito a fuggire dal mio padrone. Sono già quattro giorni che i Goti di Atanarico mi presero prigioniero perché combattevo, come greco, con i romani. La vita di schiavitù non si può sopportare! Al mattino......sveglia prima ancora del sorgere del sole e subito a lavorare pascolando gli armenti.....se non si deve girare la macina del mulino...... e poi trainare i carri.
E la colazione? La colazione!!! Ma sia ringraziato il sommo Zeus se, almeno, la sera ci facevano odorare quel poco di pane nero. Per uno schiavo non vi è mai abbastanza cibo! Percosse con dei flagelli armati a punta di lamine di ferro.......quelle sì. Mi vengono i brividi al solo pensarci. Mi avessero, almeno, catalogato fra gli schiavi emancipati!!! Avrei lavorato senza guadagno.....sì è vero....ma sarei stato più libero anche per riempirmi un po' la pancia!
Ed ora perché mi lamento? Sono libero......libero! E' un bel dono la libertà ma intanto......lo stomaco reclama i suoi diritti e non mi dispiacerebbe proprio se lo riempissi. Aspetterò se passa qualcuno..... ma attento Policarpo.......di quelli che sembrano avere il cuore buono. (Si odono rumori di passi) Oh meno male.....forse la Dea Fortuna non mi abbandona.......qualcuno si avvicina. (Si nasconde dietro le quinte in modo di poter esser visto anche dal pubblico)

SCENA OTTAVA
NICETA - MARIANO - poi POLICARPO

NICETA
(Entrando per primo seguito da Mariano)   Quali grazia è stata per noi, mio buon Mariano, aver ricevuto il battesimo!

MARIANO
Bisogna essere a Dio, mio buon Niceta, che ha mandato in mezzo a noi Goti il Vescovo TEOFILO istruendoci sulla dottrina cristiana e battezzandoci. Che veneranda figura quel Vescovo! Fu un padre della Chiesa al Concilio di Nicea e fu lì che si proclamò Maria Santissima Madre di Dio.

NICETA
(Con gioia esultante) Sì è vero Mariano, è vero! Quanta festa dovette fare la Madonna in quel giorno. Ancora una volta il serpente infernale era schiacciato sotto il piede. (Poi con tristezza) Occorre, però, caro Mariano, aumentare le nostre preghiere perché la Vergine Santa conservi nella fede ortodossa il Vescovo ULFILA con il suo gregge, goto come noi, da genitori originari della Cappadocia, fatti prigionieri dai nostri.

MARIANO
E con la preghiera si ottiene tutto da Dio, specialmente in questi momenti gravi. Se Atanarico è deciso, come mi ha detto, a combattere contro Fritigerne, occorre pregare ed implorare LUI per la pace del nostro popolo.

POLICARPO
(Uscendo fuori dal nascondiglio) Salvete signori! I vostri discorsi così dolci e il vostro volto illuminato mi spingono a domandarvi un favore.

NICETA
Parla..........ti ascoltiamo!

MARIANO
Su .......... coraggio!

POLICARPO
Sono uno schiavo fuggito dal mio padrone che si trova con Atanarico, quasi vicino alla MESIA INFERIORE..........mi chiamo Policarpo e sono tre giorni che non mangio........muoio di fame! (Si stringe il ventre) AIUTATEMI!!!

NICETA
(Con gesto affettuoso) Fratello mio......vieni nella nostra casa e ti rifocillerai.

POLICARPO
(Al colmo della meraviglia) Fratello??? IO??? Ho detto che sono uno schiavo! 
 ( Commovendosi  ) Quanta bontà.....ma ...... signori miei.......

MARIANO
Ricusi di venire? Su........... andiamo, ti prego!

POLICARPO
(Insistendo con dolcezza) Ma signori...... vi prego io......... forse non mi avete ascoltato bene..... (Quasi piangendo) Oh sommo Zeus, abbi pietà di me.

NICETA
(Sempre affettuosamente) Non lamentarti così fratello.......ti abbiamo capito abbastanza.

POLICARPO
(Gridando e quasi piangendo) Ma io sono uno schiavo! (Calmandosi) Voi siete nobili guerrieri..... forse destinati ad un trono....e proprio io a sedere a mensa con voi?

NICETA
Fratello! E' vero che il valore dei nostri antenati ci ha reso nobili ma ora non pensare alla nostra nobiltà.

MARIANO
Essa è terrena e rispetto alla tua .....è nulla!

POLICARPO
(Insiste piagnucolando) Ma io.....sono un povero schiavo!

MARIANO
E' proprio per questo che tu sei più nobile di noi. Gesù Cristo, il DIO fatto uomo e che noi adoriamo......per salvarci dai peccati ci comanda appunto questo: vedere e servire LUI stesso, nei poveri e negli schiavi.

NICETA
Se vieni.......ti ringrazieremo di averci fatto questo piacere e onore. (Prendendolo per un braccio) Andiamo e preghiamo DIO che ti dia la luce della fede in LUI. (Escono mentre Policarpo ripete)

POLICARPO
Oh signori.... signori .....(Esce per ultimo).

SCENA NONA
FRITIGERNE-ATENODORO-ARISTARCO

FRITIGERNE
(Si rivolge ad Aristarco) Dunque Aristarco, considerato che Atanarico vuole la guerra, disturbando la pace dei Goti in Tracia, ti affido l'ordine di arrestare i capi di sommosse.

ARISTARCO
Eseguirò il tuo ordine, mio Re. Compiremo il nostro dovere difendendoti a tutti i costi e scovando i partigiani di Atanarico nella suburra, in quei tuguri di gente povera, perché proprio lì si ammassano armi e si radunano per muovere contro di te. Ti sono devoto e tu lo sai e così anche i  miei soldati.

ATENODORO
Bada, Aristarco, di sorvegliare i generali ERMOGENE e IPPOLITO perché hanno sempre fatto buon viso a Fritigerne ma io ho sempre sospettato, invece, che fossero dei traditori e vigliacchi.

ARISTARCO
Sospetto anch'io di loro, mio generale!

FRITIGERNE
(Con risolutezza) Allora ..... falli subito arrestare dai tuoi soldati, Aristarco, facendoli marcire nelle prigioni e confiscando i loro beni.

ARISTARCO
Eseguo prontamente gli ordini, mio Re! Valete! (Si inchina ed esce)

ATENODORO
Meno male, mio caro Fritigerne, che abbiamo uomini come Aristarco sul quale ci si può fidare. Vedremo, ora, cosa saprà fare Atanarico contro le nostre difese.

FRITIGERNE
Sono pienamente convinto che il sommo Dio ODINO e FREIA, sua moglie e madre di tutte le cose, ci daranno la vittoria. Niceta con le sue schiere di soldati si batterà da leone, sono sicuro! Sento, però, nel mio cuore una angoscia .... un peso ...

ATENODORO
(Incoraggiandolo) Non scoraggiarti, mio Re! Questa tua angoscia dipende da timore anziché dalla valutazione reale della situazione. Una volta arrestati i generali Ermogene e Ippolito, penso che non ci saranno tradimenti nel nostro campo.

FRITIGERNE
Vorrei credere alle tue parole ma ..... credimi Atenodoro non sono capace di liberarmi da quest'incubo.

ATENODORO
Domani passerai in rassegna le nostre truppe e godrai nel vedere a migliaia i giovani, a fronte alta, sprezzanti del pericolo e impazienti di misurarsi in battaglia contro i ribelli di Atanarico.

SCENA DECIMA
ARISTARCO - DETTI

ARISTARCO
(Entra trafelato e preoccupato) Mio Re e Generale! La notizia che sto per darti è molto grave.

FRITIGERNE
(Preoccupato) Parla, dunque!

ATENODORO
Atanarico si è mosso?

ARISTARCO
Sì! Disponevo di una severa vigilanza, come vi dissi. Un messo, venuto dai confini, mi ha avvertito che in Tracia Atanarico, con i suoi ribelli, ha attaccato le nostre schiere. Urge la vostra presenza sul campo di battaglia.

FITIGERNE
(Sempre preoccupato) Hai saputo di quante legioni di ribelli dispone Atanarico?

ARISTARCO
Tre legioni di ribelli ben agguerrite.

ATENODORO
E noi ne abbiamo solo due con una compagnia di cavalleria.

FRITIGERNE
(Con rabbia) Maledizione!! Ti incontrerò sul campo di battaglia, Atanarico ......... ci misureremo corpo a corpo e ti stroncherò.

ATENODORO
Aristarco! Fai disporre subito le truppe nello stato di all'erta.

FRITIGERNE
(Impartendo ordini) Atenodoro! La prima legione difenderà tutto il settore Nord; la seconda legione si divida tra il settore Sud e Ovest, mentre ad Est ci sarà la cavalleria comandata dal giovane Niceta. Aristarco! Tu con le tue Guardie vigilerai all'interno della città in modo che l'ordine pubblico sia tranquillo.

ARISTARCO
Bene, mio Re! Darò disposizioni alle mie Guardie. Mi bolle il sangue nelle vene, la terra mi brucia sotto i piedi. (Sfoderando la spada) VIVA FRITIGERNE, A MORTE ATANARICO! (A questo punto si sente la folla che grida: "VIVA FRITIGERNE)

ATENODORO
(Mentre la folla continua a gridare) ATANARICO non vincerà! Farò, comunque, rinforzare la cavalleria facendo arruolare altra gente abbastanza provata dalla guerra. VIVA FRITIGERNE, A MORTE ATANARICO!

FRITIGERNE
(Si affaccia al balcone da una delle quinte e grida ) Amici ... stringetevi attorno a me! Atanarico non deve regnare!

FOLLA
No, no, non regnerà.

 

FINE       DEL     PRIMO     ATTO

 

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