ono
nata nel 1950 a Battaglia Terme.
La mia esperienza calcistica
è iniziata a seguito di una partita tra...
scapoli ed ammogliati!
Questo incontro è stata
organizzato nel 1973 presso il bar Roma,
allora gestita da Bruno Pastore, ed è
stato giocato al Comunale di Battaglia.
Le due squadre erano composte dagli
abituali frequentatori del bar Roma:
tutti uomini intorno ai 50-60 anni.
All'inizio c'è stata
l'esibizione della banda musicale di Möringen
(località tedesca gemellata con
Battaglia Terme) e delle relative
majorette, che ha dato un tono solenne e
nel contempo gioioso all'evento. Arbitro
dell'incontro, che è stato divertente ed
ha riscosso molto successo di pubblico,
è stato Maurizio Bruscagin. Per la
cronaca, la partita è terminata 1-1.
Alla conclusione tutti (giocatori,
giovani amici dei giocatori e relative
fidanzate, arbitro, componenti la banda e
majorette) si sono trovati al bar Roma
per festeggiare l'evento con
un'eccellente mangiata innaffiata da buon
vino. Sono seguiti, naturalmente, i cori
che hanno allietato la serata.
A seguito di questa esperienza
qualcuno ha pensato di organizzare una
partita tra donne. Siamo state coinvolte
io e mia sorella Emanuela, insieme ad
altre ragazze del paese. Per prepararci
alla sfida ci siamo allenate per circa
due mesi, tutte insieme, nel campo del
Patronato. Eravamo seguite da Bruno
Rosada, Pizzigolotto Urbano (fidanzato di
Emanuela), Curto Fulvio (che non è più
tra noi). Il fatto di lavorare in negozio
mi ha favorita nel tenere i contatti. Un
valido aiuto nell'organizzazione della
partita è stato dato dalla compagnia di
giovani frequentata dall'allora mio
fidanzato, ora marito, Carlo Boetto.
La partita è stata giocata il
6 giugno 1973 presso il Comunale di
Battaglia ed è stata seguita da parenti,
amici, fidanzati, conoscenti, sportivi,
semplici curiosi... C'erano gli
allenatori, i massaggiatori, la Croce
Rossa... Arbitro dell'incontro era
Maurizio Bruscagin. Io ero il capitano
della squadra rossa, mia sorella Emanuela
il capitano della squadra gialla.
Giocavamo ambedue attaccanti. Ricordo che
ero molto emozionata: si trattava di una
cosa divertente, ma tutte noi volevamo
dare il massimo per fare bella figura e
per... vincere!
La partita, finita in pareggio
al termine dei tempi regolamentari, si è
conclusa ai rigori. Ha vinto la mia
squadra, quella rossa, benché io abbia
fallito il tiro dagli undici metri.
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