La macchina di Woolf fu la prima a sfruttare l'espansione del vapore in un secondo cilindro per risparmiare carbone.
Dopo aver lavorato nel primo cilindro, il vapore alla pressione di circa 3 Kg/cm², si espande nel secondo dove spinge uno stantuffo collegato allo stesso albero motore del primo. Per aumentare il rendimento lo scarico viene fatto nel condensatore a pressione inferiore a quella atmosferica.
Il secondo cilindro aveva il diametro di circa 1 metro. La sua macchina fu più usata in Francia che in Inghilterra.
Arthur Woolf engine at "The Trevithick society" |