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Avvertenza: quanto trovate scitto da qui in avanti e' una mia personalissima
versione della famosa opera lirica. I testi dei brani sono citati secondo una mia
altrettanto personalissima opinione che siano i piu' significativi, e a tratti i brani
non sono integrali. Naturalente non si potra' mai spiegare a parole la musica. | |||
C'era una volta a Siviglia una piazza sulla quale si affacciavano una fabbrica
di tabacchi e una caserma. La piazza era naturalmente un gran "mercato" dove la
gente passava e schiamazzava, insomma un gran casino e proprio per questo motivo,
dopo l'overture (una specie d i riassunto di tutte le arie dell'opera), appena
si apre il sipario la prima aria molto allegra, parla proprio di questo: | |||
Soldati |
Sur la place chacun passe, chacun vient, chacun va |
sulla piazza si schiamazza l'uno vien, l'altro va |
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Eh già, i dragoni che non hanno davvero nulla da fare stanno a guardare le giovinotte e meno che vanno al mercato, ma si accorgono subito di una ragazza molto "per benino". Si nota subito sulla scena, perche' sembra davvero fuori posto in tutto quel bailamme. I Dragoni non si lasciano sfuggire l'occasione di cercare di importunarla, e Morales per l'appunto il brigadiere di turno alla caserma, avvicina la ragazza: |
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Morales |
Que cherchez-vous, la belle? | Che mai cercate, o bella? | |
Ragazza |
Moi, je cherche un brigadier | Chi? Io cerco un brigadiere | |
Morales |
Je suis la', voila'! | Son qua, son qua | |
Ragazza |
Mon brigadier, à moi s'appelle. Don José! Le connaissez-vous? |
Nonsiete voi, il mio s'appella Don José. Noto a voi non e'? |
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Porca la peppina, c'e n'ha uno di ..SUO!!!??????? Qui la faccenda
si fa interessante. |
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Monelli |
Avec la gàrde montante Nous arrivons, nous voilà Sonne, trombette éclatante: ta ra ta ta, ta ra ta ta ta Nous marchons la téte haute Comme le petits soldats, Marquant sans faire de faute, Une deux marquant le pas. |
Con la guardia quando monta ci sappiamo accompagnar tromba, a suonar sii pronta ta ra ta ra, ta ra ta Noi marciam come soltati dei dragoni il tipo siam ben sono i passi marcati: uno, due, a tempo andiam. |
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Alla fine la nuova guardia si rimette a fare esattamente quello
che faceva quella di prima, cioe' davvero un picchio di niente, lavativi!!! Morales
prima di andarsene trova pero' il tempo di riferire a Don Jose' di una fanciulla
"gonna azzurra e treccia cadente" che era venuta a chiedere di lui. Don José si lascia
sfuggire un <<Micaela!!!!>>: eh!! ma allora Don
José sa chi e' !! C'e' proprio una tresca tra i due .. eh!!! Ma ecco che dalla fabbrica
di tabacchi escono per una pausa, le ragazze che vi lavorano. | |||
Micaela. |
C'est votre mére qui m'envoie | E tua madre che m'invia | |
Don José | Parle-moi de ma mére!!! | Ah, mi parla di lei, ......... della madre lontana | |
E qui parte una dialogo lacrimoso e sdolcinato dove i due ripetono
per 43 mila volte del dolce "sovvenir" del villaggio e della chiesetta e della madre
lontana. Uno strazio allucinante e insopportabilmente lacrimoso e smielato. | |||
A |
C'est la Camencita | Carmen, é stata lei | |
B |
Non pas, ce n'est pas elle | No, non é lei! | |
A |
La Manuelita disit Et répétait à voix huote Qu'elle achéterait sans faute Un àne qui lui plaisait. |
Manuelita or or diceva e ripea ripetea che comprar essa volea per suo conto, un somarel. |
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B |
Alors la Carmencita railleuse à son ordinaire, dit: un àne, pourquoi faire? Un bali te suffira. |
Ed allor la Carmencita arguta e tropp'ardita dice: "un asino a che vale?" Una scopa basterà. |
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A |
Manuelita riposta et dit à sa camarade: pour certaine promenade mon àne te servira. |
Manuelita, l'ira in cor fe' risposta assai sgarbata: ad una certa passeggiata servir l'asino ti può. |
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Gli insulti non finivano qui, ma questo mi pare gia' abbastanza
esilarante. Zuniga, l'ufficiale di turno, manda Don José con due dragoni dentro alla
fabbrica di tabacchi per dividere le due, che se le stavano ancora dando di santa
ragione. José esce poco dopo tenendo Carmen, che nel frattempo aveva pugnalato
l'altra. Zuniga interroga Carmen che invece di rispondere gli "canta" in faccia.
Zuniga ordina a Don José di portarla in prigione e farle buona guardia. Ma Carmen
rimasta sola con Don José gli dice che quel fiore che lei le aveva lanciato prima,
era stregato, e che ora lui l'ama. |