Il Claudio da Trelli


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Storie di Trelli

Per rompere il ghiaccio, comincio con l’inserire un mio ricordo:

In treno

Nell’estate del 19… viaggiavo in treno da Roma verso Bologna.
Ero partito da stazione Termini verso le 19.00.
Il treno, un accelerato (ora si chiamerebbe ‘un locale’), era praticamente vuoto e, in uno degli scompartimenti, mi ritrovai assieme ad una ragazza che aveva circa la mia età e che avrebbe viaggiato con me fino a Bologna.
Naturalmente ci mettemmo a chiacchierare e dopo soli pochi minuti, data l’atmosfera che si era venuta a creare, mi resi conto che quelle poche ore di viaggio assieme nella notte avrebbero potuto essere trascorse in modi più gradevoli rispetto al solo parlare.
Ed ecco l’imprevisto!
Alla stazione di Orte salì un unico passeggero che sfortunatamente entrò nello scompartimento che occupavo con la ragazza sedendo nel posto di fronte a me.
La cosa che più mi infastidì fu che il nuovo arrivato cominciò a fissarmi in faccia con aria curiosa. Dopo qualche minuto, presi i nostri bagagli, la ragazza ed io ci trasferimmo nello scompartimento vuoto successivo per stare tranquilli.
Ma il terzo incomodo ci seguì sedendo sempre nel posto di fronte a me.
A questo punto mentre, notevolmente arrabbiato, stavo per affrontarlo mi rivolse la parola dicendo: “Ma tu, no sestu il fi dal Mini?” (Ma tu non sei il figlio del Mini?).
Il terzo incomodo era G... di Trelli che ormai da anni viveva nella zona di Roma e che era grande amico di mio padre!



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