MURCIA
Bandiera della città capitale dell'omonima comunità, rossa con stemma al centro. Proporzioni 2/3. Entro una cornice formata dalle armi di Castiglia e di León ciascuna ripetuta otto volte, uno scudo con sei corone d'oro e una settima, più grande che sormonta un cuore rosso caricato di un giglio d'argento e di un leone d'oro. Intorno al cuore la scritta Priscas novissima exaltat et amor, motto alquanto criptico, che esorterebbe ad amare sia le cose antiche sia le più moderne, ovvero spiegherebbe come la settima corona (novissima) esalterebbe le altre sei (priscas), concesse alla città secoli prima (v. anche Comunità di Murcia).Bibliografia - Internet, sito istituzionale - Archivio personale
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Bandiera di Cartagena, sulla costa a sud di Murcia, cremisi con lo stemma al centro. Quest'ultimo fu reintrodotto nel 1929 rielaborando quello antico, le cui prime tracce risalgono al 1532. Lo scudo, con il tradizionale bordo di castelli e leoni alternati (otto pezzi), mostra una torre sul mare, per la posizione strategica della città protetta da una laguna; è sormontato da una corona murale, che è doppia in relazione alle due Cartagini della storia antica; la città fu infatti fondata dal condottiero della Cartagine d'Africa, Asdrubale, col nume di Qart Hadash (Città Nuova), fu espugnata dai Romani di Scipione l'Africano nel 146 a.C. e ribattezzata Carthago Nova. Lo stemma reca di solito ornamenti foliari intrecciati con un nastro con il motto Muy Noble Muy Leal y siempre Heroica Ciudad de Cartagena, ma può anche esserne privo; tale variazione si riflette sulla bandiera.
Bibliografia - Sito istituzionale (Ayuntamiento de Cartagena) - Archivio personale
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Bandiera della città valenciana, bianco-azzurra con stemma al centro. Proporzioni 2/3. La versione più antica dello stemma, un castello d'oro fondato su una roccia elevata sul mare in campo rosso, risale al 1252, concessa alla città da Alfonso il Saggio. Verso il 1300 furono aggiunti i pali giallo-rossi aragonesi. Nel XVI secolo appare il collare del Toson d'Oro, dopo la concessione imperiale del 1524. Le iniziali furono inserite nel 1648, ma solo verso il 1940 furono definitivamente fissate in ALLA, per Akra Leuka-Lucentum-Alicante. che sono i nomi greco, latino e moderno della città. La roccia, che allude al monte Benacantil su cui sorge il castello di Santa Barbara, mostra un profilo umano ("testa di moro"), così com'è in realtà. La versione attuale dello stemma, stilizzata, è del 1990.
Bibliografia - F. Ortiz Castrillo, "El escudo heráldico municipal de Alicante", 1990 - Archivio personale
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Bandiera di Elche, città valenciana, 25 chilometri a ovest di Alicante, in uso non ufficiale non prima del 2003. Il drappo è occupato per un terzo della lunghezza dalle consuete strisce rosse in campo giallo; il resto mostra i colori araldici della città rosso su azzurro. Al centro lo stemma civico nella forma fissata il 27 febbraio 2003, ma in uso da tempo remoto. Lo scudo è ovale, troncato; nella parte superiore una fortezza in campo rosso e in quella inferiore un'ara romana in campo azzurro, attorniata dalle iniziali C I I A dell'antico nome romano della città Colonia Iulia Ilice Augusta, che compare anche sul bordo d'oro dello scudo; sull'ara l'iscrizione SAL AVG (Salus Augusti). Alla sommità dello scudo una matrona romana recante una palma d'oro, forse la dea Salute (Salus), e ai lati due rami di leccio (Q. ilex) da cui deriva il nome della città, uno di palma e uno di alloro.
Bibliografia - Diari Oficial de la Generalitat Valenciana, 4, 2003 - Archivio personale
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VALLADOLID
Bandiera di Valladolid, capoluogo de facto della comunità di Castiglia e León, in uso da data imprecisata. Drappo amaranto, con lo stemma civico al centro. Proporzioni 2/3. Lo scudo (XV secolo), coronato, mostra in campo d'oro cinque fiamme rosse, memoria del disatroso incendio del 1561 che distrusse il quartiere commerciale della città. La cornice rossa con gli otto castelli d'oro ricorda che Valladolid fu sede del trono di Castiglia. Accollata allo scudo la Croce di San Fernando (o Croce laureata), decorazione militare concessa alla città nel 1939.Bibliografia - Archivio personale
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Bandiera di Móstoles, città compresa nella Comunità di Madrid, introdotta il 1° aprile 2004. Lungo l'asta, una striscia cremisi (colore madrileno e castigliano) larga circa 1/5 della lunghezza del drappo; il resto blu con due filetti giallo-oro (forse colori europei). Tra i due filetti lo scudo coronato; alla destra araldica in alto la Vergine col Bambino entro una grande D rossa in campo d'oro e in basso la giaculatoria mariana Tota Pulchra Est con le iniziali intrecciate di Ave Maria. Alla sinistra, strisce rosse e azzurre separate da filetti d'oro. Sulle strisce rosse, comprendendo anche la grande D, si legge Don Philipe II, in riferimento al re che rese autonoma la città staccandola da Toledo nel 1565.
Bibliografia - Boletín Oficial de la Comunidad de Madrid, 102, 2004 (via internet)
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Bandiera di Gijón, la città più popolosa delle Asturie, sull'Atlantico, pochi chilometri a nordest di Oviedo. Centrato sul drappo bianco con larga cornice rossa è posto lo stemma civico. Vi è rappresentata in campo d'argento la figura dell'eroe visigoto Pelagio, ritta su rocce verdi, impugnante una spada e la "croce della Vittoria". Pelagio fermò la conquista degli islamici sconfiggendoli nella battaglia di Covadonga nel 720 e fondò il regno cristiano delle Asturie. Lo stemma fu concesso nel 1649; nella forma attuale lo stemma, leggermente stilizzato, e la bandiera sono stati graficamente ridefiniti nel 2009.
Bibliografia - Ayuntamiento de Gijón, Manual de Identidad Gráfica, cap. 1 e 14, 2009
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Bandiera di Oviedo, capoluogo del Principato delle Asturie, azzurra con lo stemma al centro. Lo scudo, coronato, riproduce la "Croce degli Angeli" conservata nella cattedrale di Oviedo, così detta per le due sculture che l'affiancano, posta a ornamento della teca contenente il Sudario, reliquia che secondo la tradizione avvolgeva la testa di Cristo morto. Sul bordo dello scudo gli appellativi della città (benemerita, invitta, eroica, buona, nobilissima, lealissima). .
Bibliografia - Bnaderas 8, 1983 - E. Panizo Gómez, Banderas y Escudos del Principado de Asturias, 2006 - Archivio personale
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