Sommario. Il
regno di Spagna ebbe origine nel 1496 dall’unione dei regni cattolici
di Castiglia e di Aragona, dopo che nel 1492 erano stati sottomessi gli
ultimi domini musulmani con la conquista del regno di Granada. Nel
1516, in seguito al declino dei Re Cattolici salì sul trono di
Spagna, col nome di Carlo I, un giovane Asburgo d’Austria, Carlo V, il
quale nei 40 anni di regno mise insieme il più grande impero
della
storia, avendo ereditato dai Re Cattolici gli sterminati territori
americani ed essendo divenuto Imperatore del Sacro Romano Impero. La
decadenza degli Asburgo portò sul trono i Borboni di Francia nel
1713,
con Filippo V. Cacciati da Napoleone nel 1808, dopo il loro ritorno
(1814) si aprì un oscuro periodo di isolamento protrattosi per
oltre un secolo, a parte una breve parentesi (1868-74) quando prevalse
un’instabile coalizione antiborbonica. Acque agitate tra le due grandi
guerre. Nel 1931 fu proclamata la repubblica, che ebbe breve durata.
Nel 1939, dopo circa quattro anni di sanguinosa guerra civile, si
insediò
la dittatura-reggenza franchista durata sino al ritorno dei Borboni
sul trono nel 1975. Colori araldici giallo e rosso sulle bandiere dal
1785.
Regno di Spagna, Reino de España, 1516-1785
Bandiera di Spagna e dei
domini spagnoli, diffusa soprattutto nelle Americhe e nei Paesi Bassi,
dalla salita al trono di Carlo V nel 1516 al 1785. La croce nodosa di
Borgogna rossa in
campo bianco, voluta dallo stesso Carlo V, il cui padre Filippo era
duca di Borgogna, ha lasciato traccia in varie insegne spagnole, in
specie militari; tuttavia fu durante il regno di Filippo III
(1598-1621) che si affermò come insegna della marina di Spagna,
imponendosi sui vari vessilli marittimi. La croce, detta “nodosa”
perché formata da due
rami d’albero completi dei tronconi della potatura, risaliva al XV
secolo e fu introdotta da Carlo il Temerario, bisnonno di Carlo V.
Rappresentata talora realisticamente, talora in stilizzazione araldica.
Regno di Spagna, Reino de España, 1580-1700
Bandiera spagnola
(ricostruzione schematica) introdotta nel 1580 sotto il regno di
Filippo II. Lo stemma, coronato e contornato dal collare dell'Ordine
del Toson d'Oro, corrispondeva a quello della dinastia asturiana.
Tralasciando le
partiture,
si riconoscono le armi di Castiglia e León, di Aragona e di
Sicilia,
di Granada, d'Austria e di Borgogna antica, di Borgogna moderna e del
Brabante; sull'ombelico uno scudetto con Fiandre e Tirolo e nel posto
d'onore lo scudo del regno del Portogallo, unito alla Spagna dal 1580
al
1668. Tale tipologia durò sino al 1700, quando il trono di
Castiglia e Aragona passò da Carlo II a Filippo V ed ebbe inizio
la discendenza borbonica.
Regno di Spagna, Reino de España, 1700-1785
Bandiera di stato, dei
forti e degli stabilimenti della marina in uso dal 1700 al 1785.
Filippo V, proclamato re di Spagna il 24 novembre 1700, introdusse sui
vessilli bianchi il nuovo stemma reale recante le armi inquartate di
Castiglia e Leon con la novità dello scudetto di Angiò
con i tre gigli d'oro in campo azzurro, che sottolineavano
l'origine francese del sovrano (era figlio del delfino di Luigi XIV),
ribadita dall'aggiunta del collare dell'Ordine dello Spirito Santo
intorno allo scudo.
1746-1761
1761-1785
A parte la costante presenza dello stemma sul drappo bianco, spostato
verso l'asta, sono numerose le varianti delle bandiere spagnole di
questo periodo, in dipendenza dell'uso, delle circostanze e del
sovrano regnante. Verso il 1746, anno della salita al trono di
Ferdinando
VI, lo stemma sopra descritto appare ovale, circondato dal collare
dell'Ordine del Toson d'Oro arricchito da un nastro rosso; un altro
nastro azzurro allude all'Ordine dello Spirito Santo. Dal 1761, sotto
il successore di Ferdinando VI, suo fratello Carlo III, salito al trono
nel 1756, lo stemma sulla bandiera di stato era completo
delle armi delle antiche e nuove acquisizioni, così come
appariva
sullo stendardo reale (vedi). Carlo
III, con un decreto del 28 maggio
1785, introducendo le nuove bandiere giallo-rosse, pose fine a tale
situazione che, oltretutto, poteva ingenerare equivoci (soprattutto in
mare). Diversi erano infatti gli stati che alzavano bandiere bianche
con stemma; in particolare quella
del Regno di Napoli era nel suo insieme
molto simile.
Regno di Spagna, Reino de España, 1785-1873 e 1875-1931
Repubblica Spagnola, República Española, 1873-1874
Bandiera
di stato e da
guerra, introdotta dal decreto
reale del 28 maggio 1785 e in uso dal primo gennaio 1786.
Tra
dodici differenti modelli Carlo III si decise a scegliere un disegno
base
a tre strisce, rossa, gialla e rossa, che è quello ancora in
uso.
I colori erano tratti dall’antica tradizione araldica spagnola, in
particolare
dagli stemmi di Castiglia (di rosso al castello aureo), di Aragona
(d’oro
ai quattro pali rossi) e di Navarra (di rosso alla catena d’oro). Sulla
striscia gialla, doppia delle altre, la bandiera di stato
recava
lo stemma, in origine un semplice scudo ovale coronato, partito, con le
armi di Castiglia e di León.
Durante il
breve
periodo della prima repubblica, proclamata l'11 febbraio 1873 e caduta
il 29 dicembre 1874, non si fece in tempo a
cambiare
i colori della bandiera, cosa che invece avvenne nel 1931 con la
seconda repubblica. Ci si limitò ad eliminare la corona reale
sopra lo scudo.
Regno di Spagna, Reino de España, 1785-1927
Bandiera mercantile
introdotta nel 1785 e durata fino a tutto il 1927. Aveva due strisce
gialle supplementari ai bordi superiore ed inferiore, di larghezza pari
alle due rosse.
Regno di
Spagna, Reino de España, 1928-1931 e dal 1936
Bandiera nazionale e
mercantile. In vigore dal 1° gennaio 1928 come insegna mercantile,
fu ammainata con la proclamazione della repubblica (14 aprile 1931). Il
29 agosto 1936 fu
ripristinata dai nazionalisti anche come bandiera nazionale. Il 1°
aprile 1939, al termine della guerra civile, tornò a sventolare
su tutta la Spagna.
Repubblica Spagnola, República Española, 1931-1939
Bandiera nazionale e
mercantile alzata con la
proclamazione della repubblica (14 aprile 1931) e in vigore con la
costituzione
del 9 dicembre successivo. Il 31 marzo 1939 la sconfitta dei
repubblicani
segnò anche la scomparsa della bandiera. Al giallo e al rosso fu
aggiunto un terzo colore, il porpora (più esattamente morado,
color della mora), tratto forse dallo stemma del León, e
considerato
simbolo della lotta contro i privilegi feudali. Le tre strisce ebbero
uguale
altezza. Lo stesso tricolore era stato già proposto durante il
pronunciamento
repubblicano del 1873, ma non fece in tempo ad essere adottato.
Sulla versione di stato
e da guerra figurava uno stemma che aveva molti elementi in comune con
le versioni monarchiche, ma era sormontato dalla corona turrita
repubblicana; inoltre l'arma di León del 2° quarto, portava
il leone senza corona. Anche le due colonne sono prive di corona.
Stato Spagnolo, Regno di Spagna, Estado Español, Reino de
España, 1938-1945
Bandiera da guerra
entrata in uso nel 1938, allorché, con decreto del 2 febbraio,
fu introdotto un nuovo stemma nazionale. Modificata nel 1945. Lo
stemma, inquartato, recava sia nel 1° che nel 4° le armi di
Castiglia e di León, nel 2° e nel 3° di Aragona e
Navarra, in punta di Granada. Un'aquila, simbolo dell'evangelista
Giovanni, reggeva lo scudo. In alto il grido di guerra dei falangisti Una
Grande Libre. In basso il giogo e le frecce, simboli dei Re
Cattolici (Yugo per Ysabel e Flechas per Ferdinando),
poi adottati dalla Falange. Ai lati le colonne d'Ercole appoggiate
sulle onde, con il motto Plus Ultra, differente da quello
originale Non Plus Ultra, reso inadeguato dai viaggi di Colombo.
Stato Spagnolo, Regno di Spagna, Estado Español, Reino de
España, 1945-1977
Bandiera da guerra
entrata in vigore conseguentemente al regolamento su insegne, bandiere
e distintivi approvato con decreto
dell'11 ottobre 1945. Lo stemma, pur contenendo gli stessi elementi
araldici
del precedente, era reso artisticamente in modo diverso e, sulla
bandiera,
debordava sulle due strisce rosse. Le principali variazioni
riguardavano
i cartigli, rossi anziché bianchi, la corona e il piumaggio, ora
visibile, dell'aquila. La bandiera fu di nuovo modificata nel 1977.
Stato Spagnolo, Regno di Spagna, Estado Español, Reino de
España, 1977-1981
Bandiera da guerra.
Talora usata ufficiosamente come bandiera di stato (in tal caso lo
stemma era di preferenza contenuto entro la striscia centrale). Modello
approvato dal decreto reale del 21 gennaio 1977. Altra variazione
artistica dello stemma, con nuovo disegno dell'aquila, che accoglie
sotto le ali anche le colonne; il cartiglio con il motto Una Grande
Libre è spostato più in alto, staccato dal resto.
Sostituita nel 1981.
Regno di Spagna, Reino de España, dal 1981
Bandiera di impiego
generale, approvata con legge del 28 ottobre 1981 e sancita dalla nuova
costituzione in vigore dal 27
dicembre successivo. Fu adottata in seguito all'entrata in vigore del
nuovo stemma di Spagna (legge del 5 ottobre 1981). Quest'ultimo,
coronato, reca le armi di Castiglia (nel 1°), di León
(2°), di
Aragona (3°), di Navarra (4°) e di Granada (in punta). Sul
tutto lo scudo ovale di Borbone-Angiò. Colonne d'Ercole col
motto Plus Ultra.
CATALOGNA GALIZIA PAESI BASCHICEUTA e MELILLACANARIEBibliografia
Flag Bull., X:4,
1971 e XXI:2, 1982 - Rivista Marittima, Suppl., 10, 1983 - Idem, 5,
1984 - Banderas de la Marina de España, Museo Naval, Madrid,
1985 - R.L. Gómez Herrera, Compendio de las banderas de
España, 2007 - Banderas, numeri vari