MALAGA
Bandiera della città andalusa, concessa il 20 dicembre 1795, confermata dal regolamento municipale di protocollo del 12 dicembre 2006. Drappo violetto-verde con stemma al centro. Proporzioni 2/3; lo stemma occupa i 2/5 dell'altezza. Lo scudo, concesso dai Re Cattolici il 30 agosto 1494, mostra una veduta della città, con il porto fortificato e la fortezza di Gibralfaro. In primo piano, il recinto con i prigionieri cristiani riscattati ai mori. In alto i martiri patroni di Malaga San Ciriaco e Santa Paola ammantati di azzurro. Cornice verde-viola con il giogo e le frecce, simboli dei re cristiani Isabella e Ferdinando. Corona aperta e nastri con i titoli che la città si è guadagnata nel tempo a partire dal 1492 fino al 1922, muy noble, muy leal, muy illustre, siempre denodada (coraggiosa), muy hospitalitaria, muy benéfica, la primera nel peligro de la libertad. Il motto in basso tanto monta "in pari misura" si riferisce a Isabella e Ferdinando, che regnarono per contratto matrimoniale con pari dignità e responsabilità.Bibliografia - Ayuntamiento de Malaga, reglamento de protocolo y cerimonial, 2006
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Bandiera della città, adottata ufficialmente il 14 marzo 1995, ma nota da secoli. Proporzioni 2/3. L'emblema centrale è alquanto misterioso. La parola nodo sembra definire la figura centrale - una matassa annodata - che divide le sillabe NO e DO. In realtà il significato sarebbe nomine domine, "in nome di Dio". Secondo una fantasiosa interpretazione risalente al XVII secolo, si tratterebbe di una sorta di rebus. "Matassa" in castigliano è "madeja", per cui il tutto si leggerebbe come no-madeja-do, ossia no me ha dejado, "non mi ha abbandonato" motto di ringraziamento a Dio o alla Madonna, applicabile a varie situazioni storiche.
Bibliografia - Banderas, 39, 1991; 54, 1995 e 62, 1997 - Boletino Oficial de la Junta de Andalucia, 41, 1995
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Bandiera della città andalusa di Granada, ideata nel 1982 e approvata il 10 febbraio 2009. Drappo rosso carminio (per Granada) e verde (per l'Andalusia) con lo stemma al centro. Quest'ultimo, concesso dalla regina Isabella II nel 1843, è formato da uno scudo troncato semipartito; nel 1° sono raffigurati i Re Cattolici, Isabella e Ferdinando, che nel 1492 conquistarono la città ponendo fine alla dinastia dei sultani nasridi; nel 2° uno scorcio dell'Alhambra con la bandiera spagnola sulla Torre de Vela, in ricordo di un episodio dell'eroica resistenza dei granadini, fedeli alla regina Isabella II, durante un golpe nel 1843; nel 3* la melagrana che dà il nome alla città. Lo scudo ha un bordo formato da dodici pezzi con leoni e castelli alternati, è coronato e ornato da un nastro con il motto Muy Noble Muy Leal Nominada Grande Celeberrima y Heroica Ciudad de Granada.
Bibliografia - F.M Garcia, J.M. Erbez, Simbolos de Andalucia e A. Claret, El Escudo de Granada, 2012 (via internet)
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Bandiera di Jerez de la Frontera, città dell'Andalusia a una decina di chilometri dalla costa del golfo di Cadice, introdotta nel 1990 ma mai decretata. Drappo in tre strisce orizzontali azzurra, bianca e azzurra; al centro lo stemma concesso dal re Alfonso X il Saggio nel 1264, ondato d'argento e di azzurro con il consueto bordo con i castelli e i leoni attestanti la conquista del re di Castiglia e Leon; corona reale aperta. Tale stemma si presenta in due forme alternative, con scudo ovale oppure alla spagnola, ambedue storicamente documentate e riconosciute ufficialmente con decreti del 1967 e del 2004. Sulla bandiera la versione ovale è contenuta nella striscia bianca mentre l'altra è leggermente debordante.
Bibliografia - Diario de Jerez, 9 ott. 2016 (via internet) - Decreti
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CORDOVA
Cordoba
fino al 1983
Bandiera della città di Cordova, in uso da data imprecisata fino al 1983, allorché lo stemma della città, che figurava al centro del drappo, fu cambiato. La bandiera non scomparve ma passò a rappresentare la provincia di Cordova. Lo scudo, coronato, è d'argento al leone di porpora, circondato da una cornice formata dalle armi alternate di Castiglia e di León. Tale stemma celebra Ferdinando III il Santo che unì i regni di Castiglia e di León e conquistò la città nel 1236.Bibliografia - Archivio personale
L'emblema adottato nel 1983 in sostituzione del precedente mostra una veduta della città, con colori semplificati rispetto allo stemma ufficiale. Si notano la grande moschea, seconda solo a quella della Mecca, con il suo minareto e, in primo piano, il ponte romano (I sec. d.C.) sul Guadalquivir con la noria dell'Albolafia, una antica ruota ad acqua posta nei pressi dell'estremità del ponte.
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ALMERÍA
Bandiera di Almería, importante porto sulla costa orientale dell'Andalusia, adottata nel 1997, ma considerata risalente al XV secolo. Croce di San Giorgio in onore del patrono della città. Al centro è posto lo stemma, concesso nel 1489: croce di San Giorgio entro una bordura con i simboli di Castiglia (il castello), León (il leone), Navarra (l'aquila), Aragona (i pali giallo-rossi)) e Granada (la melagrana), ciascuno ripetuto tre volte. Lo scudo è timbrato da corona reale e circondato di un nastro d'argento con la scritta Muy noble, muy leal y decidida por la libertad ciudad de Almería, " Nobilissima, lealissima e determinata alla libertà città di Almería".Bibliografia - Internet (vari) - Sito istituzionale (www.juntaandalucia.es/consejo)
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