Sommario. La
Catalogna mantenne un certo grado di autonomia anche quando l’Aragona
si unì alla Castiglia (1496) e, al tempo degli Asburgo, si pose
addirittura come antagonista al potere centrale. L’autonomia dei
catalani, sancita nel 1931 con l'avvento della repubblica in Spagna e
soffocata dal franchismo, fu ripristinata in parte con lo statuto del
1979,
anche per
sopire crescenti spinte separatiste. Dal 1980 la Catalogna ha un
proprio Parlamento; la lingua catalana è ufficialmente
riconosciuta.
Catalunya, Cataluña, dal 1979
Bandiera nazionale
catalana, confermata ufficialmente dalle legge organica della
comunità autonoma del 18 dicembre 1979. Le quattro strisce rosse
in campo giallo
hanno una tradizione antichissima e vengon fatte risalire al periodo
prearaldico (sec. IX). Secondo
la leggenda sarebbero state tracciate dopo una battaglia da Carlo II
il Calvo, re di Francia e imperatore. Egli intinse le dita nel sangue
delle ferite del suo alleato Goffredo, conte di Barcellona, e le
passò sulle insegne gialle di quest’ultimo, a futura memoria.
Originariamente sulle armi aragonesi, le strisce gialle e rosse si
diffusero in altri
territori e oggi figurano in vari arrangiamenti su molti stemmi e
bandiere
regionali (Aragona, Baleari, Valencia). La Catalogna ha avuto a partire
dal 1936 altre bandiere a strisce gialle e rosse, ma nessuna ufficiale.
Sommario. Fino al
Medioevo le Province Basche godettero di una certa indipendenza, ma,
divise e spesso in contrasto tra loro, finirono per essere assoggettate
in parte dalla Castiglia e in parte dalla Francia. Tuttavia ai
baschi, con lingua, cultura e
costumi ben definiti, è sempre stato riconosciuto, tranne che
durante il franchismo, un certo grado di autonomia; lo statuto
attualmente in vigore
risale al 1979. Ciò
nonostante, le
spinte separatiste restano molto forti e mirano alla piena indipendenza.
Euzkadi, País Vasco, 1936-1937 e dal 1978
La bandiera basca (Ikurrina
= bandiera) fu disegnata il 17 febbraio 1894, in origine per la sola
provincia
di Biscaglia (Vizcaya), dai fratelli Arana Goiri, padri del
nazionalismo basco. Fu alzata in rappresentanza di tutti i baschi nel
1936 quando questi ottennero dal governo repubblicano l’autonomia,
presto
soffocata dai franchisti (1937). Il 18 dicembre 1978, in vista del
nuovo
riconoscimento dell'autonomia basca (1979) diventò finalmente
ufficiale e pienamente legittima. Essa rappresenta idealmente anche
i baschi francesi. Il rosso deriva dalle bandiere storiche della
Biscaglia;
la croce di Sant’Andrea ricorda una leggendaria battaglia tra baschi
e iberici combattuta nel giorno di sant’Andrea dell’867 e il suo colore
verde allude alla quercia dello stemma di Guernica, simbolo di
libertà. Con la croce cristiana bianca si completa il disegno,
cui forse non è estranea come fonte di ispirazione l’Union
Flag britannica.
Sommario. La
Galizia, l'angolo nord-occidentale
della penisola iberica, già regno svevo e poi visigoto, perse
ogni residua indipendenza nel 1483 ad opera dei castigliani. La
ritrovata autonomia del 1936, fu presto abolita dal franchismo, ma dal
dicembre 1980 la Galizia ha un nuovo statuto di autonomia e oggi, con
la Catalogna e i Paesi Baschi, ha il riconoscimento di
"nazionalità storica" nell'ambito della Spagna. I Galiziani
hanno una loro lingua nazionale, affine al portoghese.
Galicia, dal 1984 (1891)
Bandiera nazionale,
adottata ufficialmente il 29 maggio 1984, ma creata negli ultimi anni
del secolo XIX. Proporzioni 2/3. Era in realtà la bandiera
marittima del porto della Coruña, che in origine aveva la croce
di Sant'Andrea azzurra in campo bianco alla quale nel 1891 furono tolte
due braccia per evitare sovrapposizione con l'insegna russa. Agli
emigranti galiziani, che partivano da quel porto per le Americhe, quel
drappo bianco con la banda celeste ricordava la patria lontana, tanto
che finì per rappresentarla.
Lo statuto della Galizia prevede anche una bandiera "di stato",
adottata anch'essa nel 1984 e destinata ai luoghi e agli atti
istituzionali e alle cerimonie ufficiali. Essa porta al centro lo
stemma nazionale coronato. Quest'ultimo fu definito nella forma moderna
nel 1972 ma risale al XIV secolo; in origine vi figurava solo il calice
di Cristo; le sette crocette (inizialmente erano sei) furono aggiunte
nel secolo XV e rappresentano le città galiziane più
importanti.