SIENA
Repubblica di Siena
Siena, eretta a
libero comune verso la fine del XII secolo, divenne presto campione
della parte ghibellina in Toscana, in lotta contro Firenze, che
riuscì a sconfiggere duramente a Montaperti (1260). Indebolita
dalle
guerre con le città vicine e soprattutto dalle lotte interne tra
guelfi e ghibellini, dovette accettare la signoria dei Visconti
(1399-1404). Tornata autonoma, fu dal 1487 al 1525 sotto la signoria
dei Petrucci. Stretta sempre più
d'assedio dalle potenze straniere, nel 1555 dovette arrendersi agli
spagnoli e pochi anni dopo fu ceduta ai Medici, ma già da
tempo l'indipendenza era solo teorica e i suoi domini ormai perduti.
da
c. 1246
Bandiera del Comune.
Stando alla registrazione di un pagamento nei libri di Biccherna
(erario) relativo all'acquisto di stoffe nera e bianca per la
confezione di 77 vessilli, risalirebbe almeno al 1246. Molte e assai
fantasiose le ipotesi sull'origine e il significato della "balzana"
senese, ma nessuna storicamente comprovata. Mai abbandonati, il bianco
e il nero compaiono oggi su stemma, gonfalone e
bandiera della città di Siena, oltre che sugli emblemi di
importanti istituzioni locali.
Un celebre affresco nel Palazzo Pubblico di Siena, "Guidoriccio da
Fogliano all'assedio di Montemassi" (1328), attribuito a Simone Martini
(v.
sito
del CISV),
mostra che il bianco e il nero erano portati sulle bandiere anche in
partito. Sugli accampamenti dell'esercito senese e sui castelli
conquistati sventolano le bandiere del comune, dei terzi cittadini e
delle compagnie militari: esse appaiono divise verticalmente, con tre
code o a
piè di gallo. Non sembra un errore, ma una scelta a ragion
veduta, visto che sullo stesso dipinto l'arma del Comune è il
regolare troncato.
Bandiera del Popolo sulla cui origine si sa ben poco. Secondo la
tradizione, il leone in campo rosso, di significato incerto, sarebbe
stato concesso al popolo senese dall'imperatore Ottone IV nel 1213, ma
in realtà è posteriore. I primi documenti relativi alla
bandiera - uno statuto e un episodio riferito nella
Cronaca del
Sercambi - risalgono alla fine del XIV secolo. Il leone d'argento
in campo rosso è attualmente lo stemma della provincia di Siena.
Oscuro il significato dei colori, così contrastanti con quelli
del Comune.
Bibliografia - Vexilla Italica, 1, 1995 e 2, 2005 -
A. Savorelli, Lo stemma di Siena e la sua storia, in "Il Palio di
Siena e i suoi simboli" (in append.), 1999
ANCONA
Repubblica di Ancona
Compresa nelle terre
pontificie dal 774, Ancona acquisì gradualmente autonomia e
potere sulle vicine marche di Camerino e Fermo e diventò
pienamente indipendente con l'avvento dei comuni (sec. XII). Sebbene
piuttosto chiusa dalla supremazia veneziana sul mare, fu repubblica
marinara degna di nota con fondachi attivi a Costantinopoli e
Alessandria d'Egitto. Nell'arco della sua esistenza dovette guardarsi
dalle mire sia dell'impero, sia del papato, finchè nel 1532,
fiaccata dalle continue lotte, perse la sua indipendenza e fu
annessa dalla Chiesa.
c.
1174-1532