Bandiera della
capitale dell'Assia, Wiesbaden, antica città celebre per le sue
terme già note in epoca romana. La bandiera fu introdotta nel
1905 ed è armeggiata, riproducendo lo stemma con i tre gigli
d'oro in campo azzurro adottato (non senza polemiche) il 3 maggio 1905.
I gigli, dedicati a Carlomagno nelle cui memorie è citata per la
prima volta la città, apparivano su sigilli del XVI secolo. I
colori azzurro e giallo sono quelli dei Nassau che elevarono Wiesbaden
a capitale del loro ducato, e talora sono usati su un drappo a strisce
orizzontali. Proporzioni 3/5.
Bandiera di Magonza,
capitale della Renania Palatinato, rossa, armeggiata, con due ruote di
carro unite da una croce, poste in diagonale (sulle versioni verticali
l'emblema giace lungo l'asse verticale e spostato verso l'alto). Il
significato della ruota, simbolo diffusissimo in Germania fin dal
medioevo (v. il Principato
Arcivescovile di Magonza e la città
di Erfurt),
non è
del tutto chiaro. La tradizione vuole che San
Villigiso, vescovo di Magonza prima dell'anno Mille, abbia
assunto a suo simbolo l'oggetto dell'arte dei suoi familiari, che
erano riparatori di ruote di carro.
Bandiera di Aquisgrana,
città della Renania Settentrionale-Vestfalia, presso il confine
con il Belgio. La bandiera trae i colori dalle armi della città
(dal XVI secolo) che mostrano l'aquila imperiale in campo d'oro.
Aquisgrana infatti fu città imperiale ove per sei secoli furono
incoronati gli imperatori del Sacro Romano Impero a partire da Ottone I
nel 936. La bandiera è spesso rappresentata con lo stemma al
centro, ma la versione legale ne è priva. Proporzioni 3/5.
Bandiera di Wetzlar,
città dell'Assia, rossa con bordi neri in alto e in basso.
Proporzioni 3/5. Al centro l'antico stemma, riconosciuto ufficialmente
nel 1965, che mostra un'aquila nera in campo rosso, che ricorda che
Wetzlar fu città imperiale; il significato della croce d'argento
che accompagna l'aquila è incerto. Dal 1689 al 1806 Wetzlar fu
la sede della Camera della Corte Imperiale (Reichskammergerichtes),
il potente tribunale dell'impero atto a dirimere le controversie tra i
numerosi principati feudali.
Bandiera di Ratisbona,
in Baviera, rosso-bianca con lo stemma al centro. Quest'ultimo,
rintracciabile su
sigilli del XIII secolo e, come arma locale, intorno al 1400,
rappresenta in campo rosso le chiavi d'argento di San Pietro, patrono
della città. Proporzioni 2/3. Dal 1663 al 1806, essendo la
sede permanente della Dieta Imperiale (Reichstag), Ratisbona fu
in
pratica la capitale amministrativa del Sacro Romano Impero (che in
realtà non ebbe mai una vera e propria capitale). Nello stesso
periodo
l'imperatore risiedeva a Vienna mentre la Camera della Corte Imperiale
aveva sede a Wetzlar (dal 1689).