Sommario.
L’Hyderabad, il grande regno
del Deccan, esteso quanto la Gran Bretagna, fu il più potente e
il
più importante tra gli stati indiani e nemico giurato
dell’Unione.
Fondato all’inizio del ‘700 dal viceré del Gran Mogol, si
estendeva
sui territori degli antichi regni di Golconda e Vijaynagar.
Acquisì
l’indipendenza nel 1724 e, pur avendo dovuto sottostare, dall’inizio
del
XIX secolo, al protettorato dei britannici (che avevano avuto la meglio
sui
francesi dopo una lunga lotta dalle alterne vicende), si mantenne
libero
fino al 1948. Già sul punto di essere ammesso separatamente alle
Nazioni
Unite, fu invaso dalle truppe indiane e, nel 1950, definitivamente
assorbito
e in parte smembrato.
Regno di Hyderabad, Haidarabad, Nizamate of Hyderabad, sec.
XVIII
Bandiera risalente al
XVIII secolo, ai tempi dell'indipendenza del regno (1724). Drappo
triangolare. Il campo arancio, o zafferano (bhagwan),
rappresentava la popolazione maratta di religione indù. Il
crescente verde era in relazione ai sovrani mussulmani; questi
dipendevano in origine dal Gran Mogol con il titolo di "governatori del
regno", nizam-ul-mulk. Resisi indipendenti, mantennero il
titolo, da cui l'appellativo del regno, "nizamato".
Regno di Hyderabad, Haidarabad, Nizamate of Hyderabad, 1724-1948
Bandiera dinastica e
stendardo del nizam, usata anche come bandiera di stato fino a circa il
1900. Proporzioni circa 4/7. Come stendardo durò fino al 1948,
tuttavia continuò ad essere alzata non ufficialmente fino al 15
settembre 1970, allorché fu definitamente interdetta dal governo
indiano. Il
disco bianco (kulcha) è la rappresentazione grafica del chapati,
una focaccia rotonda che un sant'uomo avrebbe
donato al
fondatore della dinastia in segno di buona fortuna. Esso compariva
anche
sullo stemma reale e sull'ultima bandiera di stato (v. più
avanti).
Regno di Hyderabad, Haidarabad, Nizamate of Hyderabad, c. 1900
-c. 1945
Bandiera di stato
adottata verso il 1900 e sostituita non dopo il 1945. Proporzioni 1/2.
Come sulla bandiera più antica, l'arancio rappresentava la
popolazione, in massima parte indù, e il verde alludeva alla
fede mussulmana della dinastia regnante, sottolineata anche dal
crescente e dalla stella.
Regno di Hyderabad, Haidarabad, Nizamate of Hyderabad, c.
1945-1950
Bandiera di stato
adottata non dopo il 1945 e abolita
nel 1950, quando ormai il grande regno era stato invaso (settembre
1948),
in parte smembrato e annesso all'Unione Indiana. Proporzioni 3/5 (da
fotografia), talvolta anche 1/2 e 2/3. Sono
riportate
altre varietà della bandiera -
non si sa quanto fondate - con diverse tonalità di colore, prive
delle scritte sui bordi e con disegno centrale un po' diverso. Una
versione quasi quadrata (prop. 6/7 circa), con una sola scritta sul
bordo inferiore, era alzata soprattutto in mare. Sul disco al centro,
che come si è detto
rappresentava
il chapati, era contenuto uno scudo
sormontato dal turbante reale, con scritto in
urdu il complicato titolo del sovrano, Nizam-ul-Mulk Asaf Jah
cioè "Governatore del Regno, dello stesso rango di Asaf".
Sommario. Il
regno del Mysore, a sud ovest dell’Hyderabad, esteso circa quanto
l'Irlanda, fu indipendente sotto protezione mogol fino al 1755 quando
passò in mano a una dinastia mussulmana il cui principale
esponente, Tipu Sahib, fu sconfitto nel 1799 dagli inglesi. Questi
restituirono il trono ai precedenti sovrani, ma nel 1831 abolirono la
monarchia ponendo il territorio sotto diretta amministrazione. Nel
1881 il regno fu ripristinato e insieme a Kashmir, Baroda, Gwalior e
Hyderabad fu uno dei cinque regni sotto protettorato. Oggi appartiene
al Karnataka.
Regno di Mysore, Maisur, c.1784-1799
Bandiera della marina da
guerra in uso dal 1784 circa al 1799, anno della sconfitta di Tipu
Sahib
ad opera degli inglesi. La debole e primitiva marineria locale si
dissolse al primo serio scontro con le navi europee, e con essa
scomparve la bandiera.
Regno del Mysore, Maisur, c. 1881-1949
Bandiera di stato
adottata forse dal 1881, allorché il regno fu restituito dai
britannici ai legittimi sovrani. Nel 1949 stato e bandiera furono
soppressi. Proporzioni circa 7/10. Al centro del drappo, in piccole
dimensioni, lo stemma, disegnato pro forma da Taylor nel 1877
quando il regno, abolito dai britannici, non esisteva. È ricco
di figure mitologiche. Sullo scudo appare il sacro Gandabherunda, uno
strano uccello con doppia testa d'anatra, diventato nel tempo simbolo
di coraggio e generosità. I supporti sono due satvas o yalis,
leoni con testa d'elefante, distruttori del male. Il cimiero è
un leone azzannante la testa del demone-bufalo, da cui deriva il nome
del regno (mahisa, bufalo e asura, demone). Il motto sul
cartiglio significa "la mia fede prevale". Lo stendardo di palazzo
aveva in più una ghirlanda verde intorno allo stemma e
quello personale anche il Gandabherunda ripetuto nel cantone (v. stendardi reali).