GIORDANIA
© Roberto Breschi
Sommario. Nel 1921, dopo secoli di dominazione bizantina, mussulmana e ottomana, Abdullah, uno dei figli di Hussein, sovrano hashemita dell’Hegiaz, fondò l’emirato della Transgiordania. Questo avvenne con il beneplacito delle potenze occidentali, prima fra tutte la Gran Bretagna che ottenne il mandato su quella regione e sulla Palestina e riconobbe l’emirato nel 1923. Scaduto il mandato nel 1946 l’emirato diventò un regno che nel 1949, in seguito all’incorporazione della Cisgiordania palestinese (poi riperduta nel 1967) assunse il nome di Giordania.


Emirato di Transgiordania, Sharki al-Urdan, 1921-1946
Regno Hascemita di Giordania, Al-Mamlaka al Urdaniya al-Hashimiya, dal 1946


Bandiera nazionale, di stato e mercantile introdotta nel 1921, anno di nascita dello stato come emirato di Transgiordania e confermata dalla costituzione del 1928. Immutata con l'indipendenza conseguita come regno di Giordania nel 1946. Proporzioni 1/2; il triangolo è esteso fino a metà del drappo. La Giordania è l'unica monarchia hascemita superstite e di tipo hascemita è la sua bandiera, con i quattro colori panarabi. La stella - qui di dimensioni molto ridotte, pari a 1/7 dell'altezza del drappo - fu ereditata dalla bandiera siriana del 1920; le sue sette punte simboleggiano i sette versetti del corano, pilastri della fede islamica.


Regno Hascemita di Giordania, Al-Mamlaka al Urdaniya al-Hashimiya, da c.1970



Bandiera della marina da guerra adottata intorno al 1970, di impiego assai limitato, essendo assai modesta la consistenza della marina militare giordana e disponendo il regno di un solo accesso al mare (Aqaba).


Regno Hascemita di Giordania, Al-Mamlaka al Urdaniya al-Hashimiya, dal 1946 (c.1939)



Bandiera dell'esercito, attestata nel 1939 come bandiera della Legione Araba (Al-Giaish al-Arabi). Questo famoso corpo militare fu creato nel 1921 dall'ufficiale britannico F.G. Peake; nel 1939 John B. Glubb (Glubb Pascià) ne fece l'armata araba meglio addestrata, che di lì a poco si sarebbe distinta combattendo a fianco dei soldati britannici nella seconda guerra mondiale. Dopo il conflitto la Legione si identificò con l'esercito giordano e mantenne il proprio vessillo, usato ancor oggi anche come bandiera nazionale militare a terra.



ALTRE BANDIERE

Bandiere reali
Bandiera della capitale

Bibliografia

Flag Bull., 123, 1987 e 141, 1991 - Opere a carattere generale


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LIBANO
© Roberto Breschi
Sommario. La popolazione del Libano, in gran parte cristiani che avevano trovato rifugio e protezione tra le alte montagne del paese, ha aspirato per secoli all’autonomia. Sottoposto ai turchi e, per un breve periodo, all’Egitto, il Libano fu motivo di attrito tra la Porta e l’occidente. Dal 1590 la regione fu amministrata, per conto dell'impero Ottomano, da emiri drusi della famiglia Ma'an, ai quali nel 1697 subentrarono gli Shehab sunniti che governarono sino al 1842, quando il sultano riprese il controllo diretto del Libano con Omar Pascià. Dal 1861 fino alla vigilia della prima guerra mondiale, un arbitrato internazionale ne stabilì l’autonomia, sotto un governatore cristiano. Dopo la guerra, il Libano fu assegnato in amministrazione alla Francia e unito al mandato siriano. L’indipendenza, deliberata nel 1941, diventò effettiva nel 1943. La nuova nazione conobbe la prosperità ma anche guerre civili; coinvolta nella crisi palestinese, ne subisce tuttora conseguenze molto gravi. Il simbolo nazionale, il cedro, è presenza costante sulle bandiere libanesi.


Emirato del Monte Libano, Imarah Jabal Lubnan, 1697-1840



Bandiera dell'emirato del Monte Libano, dipendenza decentrata dell'Impero Ottomano dai confini non ben definiti, nel periodo del governo degli emiri della dinastia sunnita Shehab, subentrata ai drusi Ma'an nel 1590. Nel 1842, con Bashir III, finì ufficialmente l'amministrazione Shehab sul Libano, ma la loro bandiera azzurra col crescente era già stata ammainata nel 1840, con l'esilio dell'emiro e il ritorno della regione sutto l'amministrazione diretta della Turchia.


Lubnan, Liban, 1861-1915



Bandiera di stato e del governatore del distretto autonomo costituito nel 1861 da un arbitrato internazionale. In uso fino al 1915. Il Libano diviso tra cristiani e mussulmani, era diventato motivo di contrasti tra l'impero Ottomano e l'Europa. Con la mediazione delle grandi potenze fu garantita l'autonomia del paese sotto un governatore cristiano. Il cedro, grande albero nazionale libanese, era antico simbolo biblico di giustizia e santità. Vessilli bianchi con il cedro erano gia usati nel XVIII secolo dai cristiani maroniti.


Stato del Grande Libano, État du Grand Liban, c. 1920-1926
Repubblica Libanese, République Libanaise, Al-Jamhuriya al-Lubnaniya, 1926-1943



Bandiera nazionale dello stato del Grande Libano, staccato dalla Siria con la caduta di Feisal (25 luglio 1920) e posto sotto mandato francese. Non fu cambiata il 23 maggio 1926 con la trasformazione dello stato in repubblica. Durata fino all'indipendenza conseguita il 7 dicembre 1943. Il cedro sul tricolore francese era una chiara rappresentazione della situazione politica di quel periodo.


Repubblica Libanese, Lubnan, Al-Jamhuriya al-Lubnaniya, dal 1943






Bandiera nazionale, di stato e mercantile adottata il 7 dicembre 1943. Nel 1995 è stato precisato che il cedro deve essere tutto verde, compresi il tronco e i rami che fino ad allora erano rappresentati al naturale. I colori del drappo sono associati ai due clan rivali, gli yemeniti (bianco) e i kaissiti (rosso) che per oltre mille anni fino all'inizio del XVII secolo si contesero il paese.



ALTRE BANDIERE

Bandiera della capitale

Bibliografia

Flaggenbuch OKM. 1939 - Vexillinfo, 52, 1984 - NAVA News, XXVIII, 5, 1995


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