HIMEJI
HIMEJI
Bandiera di Himeji, storica città della prefettura di Hyogo, a ovest di Osaka nota per il suo antico castello. Fu introdotta in epoca imprecisata. Drappo verde con un emblema adottato il 17 dicembre 1901. Esso corrisponde al carattere katakana per hi rappresentato come un "airone bianco", simbolo di dinamismo, libertà e progresso.
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Bandiera della città di Okayama, capoluogo dell'omonima prefettura, situata a ovest di Himeji, famosa per i meravigliosi giardini. Introdotta in data imprecisata senza un particolare decreto, è blu scuro con l'emblema civico bianco, adottato il 20 febbraio 1900, costituito dal carattere kanji che sta per oka al centro di una stella a otto punte, simbolo di sviluppo senza limiti della città. Proporzioni 2/3.
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Bandiera di Hiroshima, città capoluogo dell'omonima prefettura, affacciata sul mare Interno. Mai regolata per legge, reca in campo verde l'emblema municipale bianco, adottato il 19 maggio 1896, forse ispirato dallo stendardo di un capo del clan dominante sull'antica provincia di Aki. Le strisce ondulate alludono al fiume Ota che con i vari rami del suo delta attraversa la città. Proporzioni 2/3.
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Bandiera dell'antica città di Kurashiki, nella prefettura di Okayama, bianca con l'emblema civico adottato il 1° ottobre 1967. Su quest'ultimo si ravvisa il carattere katakana stilizzato per kura. Il cerchio simboleggia anche la solidarietà tra i cittadini, e le "ali" rappresentano l'armonia tra tradizione e modernità. Proporzioni 2/3.
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Bandiera di Fukuyama, importante centro industriale della prefettura di Hiroshima, introdotta nel 1917 e mai regolata per legge. Drappo giallo con un emblema nero al centro che ricorda un pipistrello, in relazione alla "collina del Pipistrello", sulla cui sommità nel 1619 fu costruita una fortezza attorno alla quale si andò formando la città di Fukuyama. Proporzioni 2/3.
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Bandiera della città di Matsuyama, sull'isola di Shikoku, capoluogo della prefettura di Ehime e celebre stazione termale. Sul drappo bianco figura l'emblema municipale adottato il 7 aprile 1911. Rappresenta in verde il carattere kanji che esprime il nome della città con una stilizzazione che ricorda due alberi di pino. Matsuyama infatti significa "la montagna dei pini". Proporzioni 2/3.
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Bandiera di Fukuoka, principale città dell'isola di Kyushu sullo stretto di Tsushima e capoluogo dell'omonima prefettura. Introdotta in data imprecisata senza alcun decreto, la bandiera reca in campo bianco l'emblema municipale adottato nel 1909; esso rappresenta il termine ku che significa "nove", disegnato combinando nove volte il carattere katakana stilizzato che sta per fu (フ), costituendo così, con una sorta di curioso rebus, la prima parte del nome della città, fuku. Proporzioni 2/3.
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Bandiera di Kitakyushu, città della prefettura di Fukuoka, situata nell'estremità settentrionale dell'isola Kyushu (il suo nome infatti significa "Nord Kyushu"). Il drappo violetto reca al centro l'emblema adottato il 14 marzo 1963 che rappresenta un fiore di azalea, simbolo della città, in cui si ravvisa anche il carattere kanji stilizzato che sta per kita. Proporzioni 2/3.
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Bandiera della città di Kumamoto sulla costa occidentale dell'isola di Kyushu, famosa per il castello e capoluogo dell'omonima prefettura. La bandiera, adottata il 1° agosto 1969, è verde caricata dell'emblema della municipalità in bianco, che consiste nel carattere hiragana per ku. La stilizzazione in forma rotondeggiante vuol rappresentare la città stessa e il suo vigoroso sviluppo da realizzarsi in armonia con la qualità della vita degli abitanti. Proporzioni 2/3 con l'emblema circa 2/5 della lunghezza del drappo.
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Bandiera di Ōita, capoluogo dell'omonima prefettura, nel nord dell'isola di Kyūshū. La bandiera, adottata il 1° febbraio 1966, è azzurra con un emblema bianco al centro corrispondente all'ideogramma kanji di "Ōita" stilizzato la cui forma rotondeggiante intende simboleggiare lo sviluppo pacifico della città. Proporzioni 2/3.
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Bandiera di Kagoshima, all'estremità meridionale dell'isola di Kyushu, capoluogo dell'omonima prefettura. Adottata il 1° settembre 1971 è bianca con l'emblema della città in nero sovrapposto al profilo rosso scuro del vulcano Sakurajima che sorge di fronte alla città e ne è il simbolo. L'emblema consiste nel carattere kanji che sta per shi, che significa "città" e richiama un crest dell'antico clan Shimazu. La forma rotondeggiante rappresenta anche la stessa città e le punte di freccia auspicano progresso in ogni direzione. Proporzioni 2/3.
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