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Stendardo principesco, introdotto nel 1933. Armeggiato, riproduceva le armi della casa regnante, ridisegnate anch'esse nel 1933. Tre spighe d'oro e quattro stelle d'argento in campo nero nel 1° quarto; crescente e stella d'oro in campo rosso nel 2°; cinque onde azzurre e bianche (per i cinque fiumi del Punjab) in campo giallo nel 3°; un cammello bruno in campo giallo nel 4°.

1935-1955

L'emiro Sadiq Muhammad Khan V (succeduto al padre nel 1907 quando aveva solo due anni e in carica effettiva dal 1924) ebbe anche uno stendardo personale introdotto nel 1935. Drappo nero con crescente montante e stella accompagnato da varie scritte in urdu: la shahada a semicerchio con ai lati due motti, "L'aiuto proviene da Dio" e "Prossima è la vittoria"; alla base il nome e l'appellativo completo dell'emiro e in alto la data 786. Il nero è proprio degli Abbasidi. Ambedue le bandiere erano di proporzioni 4/7 e furono soppresse insieme allo stato il 14 ottobre 1955.

Stendardo principesco, corrispondente alla bandiera di stato senza il crescente e la stella e con l'emblema dell'emiro sulle due strisce centrali. In uso da epoca imprecisata, sopravvisse all'indipendenza pakistana fino al 1955, quando l'emiro fu deposto. Proporzioni 19/25. L'emblema era costituito dallo stemma di stato entro un disco verde bordato d'oro, con il nome dello stato. Lo stemma era inquartato, nel 1° un pesce guizzante verde in palo, nel 2° una imbarcazione araba con due vele azzurre, nel 3° una spiga verde e nel 4° un cammello al naturale; tutti i quarti di campo d'argento; scudo accollato a due bandiere incrociate con crescente e stella in cimiero, con leone e cavallo come supporti.

Stendardo dell'emiro, uguale allo stemma dello stato. Il leone regge con le fauci la bandiera nazionale. Il cartiglio è talora in posizione diversa, accollato all'asta della bandierina sotto l'inferitura. Periodo d'uso non conosciuto.