Sommario. I
grandi giacimenti d’argento (plata in spagnolo) di cui
favoleggiavano i marinai reduci dalle prime esplorazioni spinsero
Sebastiano Caboto a risalire
nel 1526 il grande fiume, da lui stesso battezzato Rio de la Plata,
sul quale sarebbe sorto il nucleo della futura Argentina. Poco dopo,
nonostante la strenua resistenza degli indios, gli spagnoli occuparono
la regione e sulla foce del fiume fondarono Buenos Aires (1536). Dopo
decenni di stasi, quando nel 1777 Buenos Aires diventò capitale
del nuovo vicereame del Rio de la Plata, ebbe inizio un periodo di
tumultuoso sviluppo. Nel 1810, mentre sul trono di Madrid sedeva il
fratello di
Napoleone, cominciò la lotta per l’indipendenza di cui i
generali
Belgrano e San Martín furono i campioni. L’indipendenza fu
dichiarata
a Tucumán nel 1816 e il nuovo stato si chiamò Province
Unite del Rio della Plata. Gli eventi avevano causato la frammentazione
dell’ex vicereame - Paraguay, Uruguay e Bolivia (Alto Perù)
avevano
già o avrebbero presto seguito la loro via verso l’indipendenza
- e non avevano risolto la grave crisi causata dai contrasti tra i
federalisti
delle province sul fiume Paraná (Entre Rios, Corrientes e Santa
Fe, oltre che Misiones) e i sostenitori del centralismo che governavano
a Buenos Aires. Il bastione centralista cominciò a cedere con il
governo di Juan Manuel de Rosas (1833-1852) e l’assetto federale del
paese
fu confermato de jure dalla nuova costituzione del 1853, che
cambiò
in via definitiva il nome da Rio della Plata in Argentina.
Province Unite del Rio della Plata, Provincias Unidas del Rio de la
Plata, 1816-1853
Federazione Argentina, Federación Argentina, 1853-1861
Repubblica Argentina, República Argentina, dal 1861
1833-1853
Bandera de la Patria,
riconosciuta tale dall’Assemblea Generale nel marzo 1813 e adottata
ufficialmente il 25 luglio 1816, pochi giorni dopo la proclamazione
d’indipendenza (9 luglio); dichiarata bandiera nazionale il 9 luglio
1818. Dal 1861 circa, anche mercantile. È detta menor,
“minore”. Proporzioni 2/3; in passato anche 3/5. I colori, d’origine
controversa, risalgono forse al periodo rivoluzionario (1810) ed erano
portati su coccarde;
nel febbraio 1812, per decisione del generale Manuel Belgrano, furono
trasposti su una bandiera militare. La tonalità dell’azzurro
variò nel corso degli anni: fu decisamente blu scuro fra il 1833
e il 1853, durante il governo di Rosas che aveva in odio il celeste.
Con
la nuova costituzione del 1853 tornò il celeste e il nome Rio
della Plata cambiò stabilmente in Argentina.
Province Unite del Rio della Plata, Provincias
Unidas del Rio de la Plata, 1818-1853
Federazione Argentina, Federación Argentina, 1853-1861
Repubblica Argentina, República Argentina, dal 1861
1833-1853
Bandiera di stato e da
guerra introdotta il 25 febbraio 1818, inalterata con la nuova
costituzione federale (1853) e con l’avvento della repubblica (1861).
Strettamente riservata alle occasioni ufficiali, il 25 aprile 1884 fu
espressamente interdetta all’uso civile sia a terra che in mare; dal 16
agosto 1985, essendo venuto meno tale divieto, i privati cittadini
possono esprimere la loro nazionalità anche con questa bandiera.
È detta mayor, “maggiore”. Proporzioni 2/3; in passato
anche 3/5. Come si è visto per la bandiera menor, dal
1833 al 1853, con Rosas al potere, l’azzurro era decisamente scuro. Il
sole raggiante al centro è il famoso “sole di maggio” che allude
alla serena, storica giornata del 25 maggio 1810, quando fu deposto il
viceré.
dal
2010
Pur confermato il
24 aprile 1944, il celeste della bandiera argentina non era mai stato
codificato; interminabili i conseguenti dibattiti sulla tonalità
più o meno
chiara
o scura. Finalmente un decreto del 16
novembre 2010 fornisce le esatte specifiche della bandiera di stato,
comprese le istruzioni per le corrette tonalità cromatiche. Le
proporzioni sono fissate in 5/8. L'adeguamento deve essere completato
entro la metà del 2016. [Dal disegno sui documenti ufficiali
(cortesia R. Klimeš)].
Federazione
Argentina, Federación Argentina, 1853-1861
Repubblica Argentina, República Argentina, 1861-c.1890
Variante della bandiera
della marina da guerra
in uso dal 1853 a circa il 1890 (ma apparsa sporadicamente anche in
epoca
successiva). Non era propriamente una bandiera distinta da quella di
stato
e da guerra: anzi, il sole era posto verso l'asta proprio
perché,
sventolando il drappo in mare, apparisse al centro.
Province Unite del Rio della Plata, Provincias Unidas del Rio de la
Plata, 1817-1853
Federazione Argentina, Federación Argentina, 1853-c.
1861
1817-c. 1861
c. 1838-1852
Bandiera mercantile
attestata nel 1817 e sostituita verso il 1861. Le strisce celesti erano
larghe la metà di quella bianca. Una variante, in uso durante il
governo di Rosas,
da circa il 1838 e il 1852, era disegnata sul modello dell’insegna
mercantile spagnola dell’epoca. Le strisce bianche laterali erano di
altezza dimezzata rispetto alle altre.
Province Unite del Rio della Plata, Provincias Unidas del Rio de la
Plata, 1818-c. 1850
La bandiera con le
strisce diseguali, con il "sole
di maggio" verso l'asta, costituì dal 14 marzo 1818 fino a circa
il
1850 una variante dell'insegna della marina da guerra.
Province Unite del Rio della Plata, Provincias Unidas del Rio de la
Plata, 1833-1852
Bandiera in uso durante
l'amministrazione Rosas dal 1833 al 1852. Tuttora poco studiata, non se
ne conosce a fondo l'impiego, ma era riconosciuta all'estero come
insegna della marina militare. Non esistono prove che sia stata
realmente alzata come bandiera di stato, tuttavia il suo uso legale
è documentato sulle carte di alcuni trattati con paesi stranieri.
Bibliografia
Flag
Bull., III:4, 1964 e 118, 1986 - G. Tracchia, in Atti XV ICV, Zurigo,
1983 - G. Tracchia, Flags in Argentina, 2000 - C.A. Ferro, Historia de
la Bandera Argentina, 1991 - Archivio CISV, schedario generale
Sommario. Nel
1815 Francisco Ramirez, caudillo di Entre Ríos, strinse
una forte
alleanza su base federalista con Gervasio Artigas, il condottiero della
Banda Oriental
(Uruguay), a cui aderirono l'altra provincia della "mesopotamia
argentina",
Corrientes, oltre a Santa Fe, il territorio di Misiones, Cordoba
e, per breve tempo, anche Santiago del Estero. Si costituì la
Federazione dei Popoli Liberi, a capo della quale fu eletto Ramirez.
Nel 1820 tutta la federazione
tornò
a dipendere da Buenos Aires anche a causa della rottura per
rivalità
personali tra Ramirez e Artigas, divenuti acerrimi nemici.
Repubblica Federale di Entre Ríos
Liga de los Pueblos Libres de Entre Ríos, Federación
Entrerriana,
1815-1821
La Bandera de la
Libertad, il tricolore federalista di Artigas, campione
dell'indipendenza dell'Uruguay, fu adottata
nel marzo 1815 dal "capo supremo" Francisco Ramirez, come bandiera
della federazione. Durata sino al marzo 1821, quando fu ripristinata la
bandiera platense. Si noti
che, con la dichiarazione di indipendenza e l’adozione di una bandiera
differente da quella nazionale, le lega delle province artighiste non
esprimeva
una volontà di secessione bensì un marcato dissenso
sull’organizzazione del nuovo stato indipendente. In fin dei conti i
colori nazionali non erano ripudiati, erano solo "macchiati" di rosso,
colore considerato simbolo del federalismo. Le province di Entre Rios, Corrientes e Cordoba alzarono localmente i
colori della federazione, arrangiati in differenti disegni, mentre a Santa Fe si preferì il
vessillo di Artigas.
Bibliografia
Flag
Bull., III:4, 1964 - G. Tracchia, Flags in Argentina, 2000 - C.A.
Ferro, Historia de la Bandera Argentina, 1991 (cap. IV) - Archivio
CISV, schedario generale
Sommario. Nel
marzo 1820, il generale Barnabé Aráoz, federalista ma
nemico di Artigas, proclamò in San Miguel de Tucumán una
repubblica federale "indipendente" che comprendeva la provincia del
Tucumán e i territori di Cartamarca e di Santiago del Estero.
L'anno seguente la repubblica scomparve in seguito a una guerra con
Salta e all'abbandono di Catamarca e Santiago favorito dalle
oscure manovre del governo della Plata.
Repubblica Federale del Tucumán, República Federal
del Tucumán, 1820-1821
Bandiera della
repubblica introdotta nel marzo 1820, nota grazie a un sigillo posto su
un documento datato 25 maggio 1820. Durata fino alla definitiva
sconfitta e alla fuga del presidente Aráoz, il 29 agosto 1821.
Così come per la
federazione dei Popoli Liberi, l'indipendenza della repubblica tucumana
e l'adozione di una bandiera
particolare, non sono da riguardare come
atteggiamento separatista, bensì come affermazione di un
intendimento dell'autonomia locale differente da quello del governo di
Buenos Aires.