Sommario. Nel
1860 cominciò la penetrazione britannica in Uganda, prima con
gli esploratori alla ricerca delle fonti nel Nilo e poi con i
missionari e i militari. Verso il 1890 una prima forma di protettorato
fu imposta, tramite la Compagnia dell’Africa orientale, al regno
indigeno principale, il Buganda, poi estesa progressivamente ad altri
territori e regni per formare l’Uganda britannica, colonia dal 1905. Le
prime forme di autonomia furono concesse al paese nel 1921, ma
l’indipendenza, preceduta da alcuni mesi di autogoverno, sarebbe stata
raggiunta soltanto nel 1962. Nel 1963 fu proclamata la repubblica.
Bandiera del
possedimento britannico introdotta nel 1920 e restata in uso fino al
1962, anno dell’indipendenza. Proporzioni 1/2. Sul badge
figurava, al naturale, la gru coronata che sarebbe stata mantenuta
anche sulla bandiera del futuro stato indipendente.
Stato Autonomo dell'Uganda, State of Uganda, 1962
Bandiera prescelta per
lo stato autonomo costituito il 1° marzo 1962 e cancellata al
momento della piena indipendenza, il 9 ottobre dello stesso anno.
Proporzioni 2/3. Il verde ricordava la vegetazione e l’azzurro il corso
del Nilo; le strisce gialle sottili rappresentavano le rive del fiume e
il sole. Al centro, in grande evidenza, l’animale-simbolo del paese, la
gru coronata (Balearica pavonina), che figurava, più al
naturale, anche sull'insegna coloniale. La bandiera fu inaspettatamente
cambiata dopo pochi mesi, ufficialmente per motivi tecnici, in
realtà perché portava i colori del Partito Democratico,
sconfitto alle elezioni poco prima dell’indipendenza.
Stato dell'Uganda, State of Uganda, 1962-1963
Repubblica di Uganda, Republic of Uganda, Jamhuri ya Uganda,
dal 1963
Bandiera di impiego
generale adottata il 9 ottobre 1962, giorno della proclamazione
dell’indipendenza. Proporzioni 2/3. Il nero, il giallo e il rosso
stanno rispettivamente per l’Africa, il sole e la fratellanza. I tre
colori erano gli stessi del Congresso del Popolo, il partito vincitore
delle elezioni tenutesi poco prima dell’indipendenza, il quale aveva
provveduto ad escludere la precedente bandiera che invece conteneva i
colori del Partito Democratico sconfitto. Al centro restò la gru
coronata che diventò il simbolo dell’unità nazionale.
Abitata da popolazioni
nilotiche e bantù, l’Uganda era divisa fin dal XV secolo in vari
regni tribali, dai confini piuttosto incerti, tendenti a combattersi
ovvero ad allearsi con soventi ridimensionamenti dovuti a conquiste,
fusioni o scissioni. Verso la fine del XIX secolo, a cominciare dal
regno del Buganda, il più importante, tutti gli stati indigeni
furono posti sotto protettorato britannico. Nel 1967, alcuni anni dopo
l’indipendenza dell’Uganda e la proclamazione della repubblica furono
aboliti, tuttavia nel 1993 il presidente ugandese Musaveni
deliberò la restaurazione dei quattro antichi regni principali,
probabilmente con l’intenzione di conferire allo stato una struttura
federale. Caso a parte il
Ruwenzururu. La costituzione federale non è però mai
avvenuta, e i regni, pur riconosciuti dal governo centrale, sono da
considerare soggetti tradizionali, con
propria storia e proprie caratteristiche culturali ben consolidate.
Oltre ai quattro principali, altri stati tradizionali sono stati fatti
rivivere dopo il 1993.
Sommario. Il
Bunyoro è il più settentrionale
dei quattro regni, tra i laghi Alberto e Kyoga. Nel 1896 passò
sotto
protettorato
britannico e nel 1967 fu abolito. Noto come “Bunyoro-Kitara” (Kitara
era
l’antico nome del regno). Ripristinato nel 1993.
Regno del Bunyoro
Obukama bwa Bunyoro, Bunyoro-Kitara, c 1934-1967 e dal 1993
Bandiera di stato del
più settentrionale dei regni interlacustri, attestata nel 1934 e
soppressa l’8 settembre 1967. Ripristinata nell'agosto 1993 con il
riconoscimento ufficiale del 28° obukama (re), Rukidi II,
ha
probabilmente la funzione di stendardo reale. Proporzioni circa 2/3. Le
strisce a
zigzag blu e bianche alludono alle acque lacustri. Nel cantone
rosso è raffigurato l’emblema di stato. Sovrapposto a due
zagaglie
incrociate, il tamburo, simbolo della monarchia, comune a molti regni
della regione dei laghi; in alto, il singolare copricapo reale (kondo),
completo di barba. La scritta significa: “il re del
Bunyoro-Kitara”.
In tempi recenti, dopo la ricostituzione del regno, è apparsa
una bandiera diversa, bianca con strisce azzurre in alto e in basso e
l'emblema di stato entro uno scudetto posto al centro. È stata
definita "bandiera nazionale".
Sommario. Il
Buganda è il più importante
e il più antico tra i regni indigeni dell’Uganda essendo sorto
intorno
al 1300. Nel 1880 il sovrano (kabaka) del Buganda cercò
un
accordo su un piano di parità con Regno Unito e Francia, ma nel
1890
fu costretto a riconoscere una forma di protettorato britannico.
Abolito nel
1967, è stato ripristinato nel 1993.
Regno del Buganda, Obwakabaka bwa Buganda, 1861-c. 1877 e
1881-1889
Bandiera di stato e da
guerra adottata agli inizi del 1861 e sostituita alla fine del 1876 (o
inizio 1877); ripresa nel 1881 e durata, salvo una breve interruzione
(1884), fino all’ottobre 1889. Proporzioni allungate, da circa 1/2 a
circa 1/3. Ispirata alla bandiera rossa di Zanzibar, allora molto
conosciuta e rispettata nell’Africa orientale. La turbolenza del
periodo storico si riflette nell’alternarsi di vessilli; il piccolo
regno subì lotte intestine, alimentate dagli interessi europei
(britannici, francesi e tedeschi) e americani e complicate dalla
presenza di missionari di varie fedi.
Regno del Buganda, c. 1877-1881 (1889)
Bandiera di stato e da
guerra adottata nel 1876 (o inizio 1877) e durata fino al 1881, quando
venne ripresa la bandiera precedente; tuttavia non scomparve del tutto:
ricomparve per breve tempo nel 1884 e nel 1889 per essere sostituita
dall’insegna della Compagnia Britannica dell’Africa Orientale.
Proporzioni circa 1/2, e anche più allungate; tagliata, poco
profondamente, a coda di rondine. I colori furono probabilmente scelti
per compiacere le potenze coloniali; la bandiera era considerata
espressione della parte cristiana, così come l’altra rossa e
bianca era simbolo mussulmano.
Regno del Buganda, 1891-1892
Bandiera di stato e da
guerra, adottata il 15 luglio
1891 e sostituita il 30 marzo 1892 dall’insegna della Compagnia
Britannica dell’Africa Orientale, in seguito al trattato che poneva il
regno sotto sovranità britannica. Proporzioni circa 1/2. Erano
mostrate le armi tradizionali; lo scudo (kananyi) e le lance
incrociate; esse figuravano anche sullo stendardo del kabaka
(re), ma erano sovrapposte e in posizione
verticale.
Regno del Buganda, fino al 1967 e dal 1993
fino
al 1967
dal
1993
Bandiera di stato,
adottata in data imprecisata (probabilmente verso il 1939) e abolita
l’8 settembre 1967 quando i regni indigeni furono cancellati come
entità politiche dalla costituzione della repubblica ugandese.
Proporzioni circa 3/7. L’azzurro stava per il cielo e il giallo chiaro
per la fertilità del suolo; l’emblema centrale, con lo scudo (kananyi)
sovrapposto alle lance incrociate, che figurava anche sullo stendardo
del kabaka, ricordava le vecchie bandiere
del
1891-92. Nel luglio 1993 il regno del Buganda è stato
ripristinato come soggetto culturale tradizionale. Anche la bandiera
è stata ripresa con gli stessi simboli ma con disegno e
proporzioni modificati.
Sommario. Il
regno di Toro, a nord dell’Ankole, fu costituito nel 1580 e per alcuni
periodi (1702-1822 e 1878-91) fu soggetto al Bunyoro. Nel 1900
diventò un protettorato britannico. Come gli altri
regni, fu abolito nel 1967 e ripristinato nel 1993.
Regno di Toro, Obukama Bwa Tooro, fino al 1967
fino
al 1967
1964-1967
Bandiera di stato, e
stendardo del mukama (re), adottata in epoca imprecisata.
Proporzioni circa 2/3. Nell’emblema di stato, il tamburo reale,
sostenuto da due leoni, aveva un grande rilievo; c’erano poi le
consuete zagaglie incrociate e il singolare copricapo reale, simile a
quello che figurava sulla bandiera del Bunyoro. Nel 1964 la bandiera fu
modificata, ma non sostanzialmente. Rispetto alla versione originale,
sulla nuova i colori del campo apparivano invertiti e il disegno
dell’emblema centrale, meno rozzo e con colori in parte diversi. Fu
abolita l’8 settembre 1967, con la nuova costituzione della repubblica
d’Uganda che cancellò le monarchie tradizionali.
Regno di Toro, dopo il 1993
Dopo il luglio 1993,
quando il regno fu rifondato, è stata ripresa anche la vecchia
bandiera azzurra e gialla, questa volta però a strisce
orizzontali, e con lo stemma tutto nelle tonalità del
rosso-bruno contenuto in un disco bianco.
Sommario.
L’Ankole, regno compreso tra il
lago Edoardo e il confine ruandese fu fondato al pari del Bunyoro nel
1450.
Protettorato britannico dal 1896. Abolito dopo l’indipendenza
dell’Uganda nel 1967 e ripristinato nel 1993.
Regno di Ankole, Obugabe bwa Ankole, fino al 1967 e dal 1993
Bandiera di stato del
regno tra il lago Edoardo e il Ruanda adottata in epoca non nota e
ammainata l’8 settembre 1967; ripresa con la restaurazione del regno
nel novembre 1993. Proporzioni circa 2/3. Sul drappo verde sono
rappresentati due tamburi, simboli dell’autorità del mugabe
(re), fra due lance incrociate e un leone, tutte figure ricorrenti
anche sulle bandiere dei regni limitrofi.
Sommario. Nel
1962, nel tentativo di acquisire l’autonomia approfittando
dell’indipendenza dell’Uganda, la regione sud-occidentale del paese si
separò da Toro e costituì un quinto regno, il
Ruwenzururu. Le speranze si spensero quasi subito, perché
l’Uganda non riconobbe il nuovo stato e occupò la regione nel
febbraio del 1963; tuttavia la lotta dei separatisti non cessò
fino al 1982. Nel 2007 il regno è stato rifondato, e il 19
ottobre 2009 è stato finalmente riconosciuto dal governo
centrale.
Regno del Ruwenzururu, Obusinga Rwenzururu, 1962-1963 (1982) e
dal 2007
Bandiera di stato del
regno costituitosi nel 1962 presso i baKongo del sud-ovest dell’Uganda,
ma non riconosciuto dalle autorità centrali. Abolita nel 1963
con l’occupazione della regione da parte delle truppe ugandesi, ma
realmente ammainata solo nel 1982 allorché si esaurì la
protesta separatista. Ripresa il 19 ottobre 2007, in seguito ai
tentativi di ripristinare il regno. La bandiera ha colori
naturalistici, blu,
verde e giallo, e porta in un cerchio bianco la figura di una scimmia
del genere Colobus. Con il riconoscimento ufficiale (2009)
sembra che la bandiera sia stata cambiata (tricolore con disco bianco
pulito al centro).