Oltre ai regni del Buganda, del Bunyoro-Kitara, di Toro e di Ankole (Ruwenzururu è un caso particolare), altri stati tradizionali sono attualmente riconosciuti dal governo centrale dell'Uganda. Non si tratta di divisioni amministrative ma di veri e propri "regni" indigeni a carattere culturale, alcuni dei quali vantano nobili dinastie secolari. Tra i più importanti il BUSOGA, che in realtà è una confederazione di vari principati tribali e ACHOLI, esteso su gran parte dell'Uganda settentrionale. Otre ad essi, PADHOLA, LANGO, ITESO, KOOKI e BWAMBA, rifondati e riconosciuti dopo il 1999.
Bibliografia generale - Gaceta de Banderas 108 e 109, 2006 - Internet (info di J.D. McMeekin a "Flags of the World") - Archivio personale
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ACHOLI
Regno di Acholi, Ker Kwaro Acholi, dal 2004
Bandiera del regno indigeno che si estende sui distretti settentrionali di Gulu, Kitkum e Pader, alzata il 18 ottobre 2004. La bandiera ricalca il modello nazionale con le strisce nere, gialle e rosse sostituite con altrettante strisce marrone, verdi e azzurre, colori che alludono rispettivamente alla fertilità del suolo, alla ricchezza della vegetazione, e alle acque dei fiumi e dei laghi. Nel disco centrale, la gru coronata della bandiera nazionale ugandese è rimpiazzata dalla sagoma di un elefante. Si conosce una seconda bandiera (forse stendardo reale), bianca, con il solo elefante rivolto, in questo caso, verso il battente.
Bandiera del regno situato nell'Uganda centrale, ricostituitosi nel dicembre del 2005. Al centro del drappo azzurro-bianco-azzurro, la sagoma nera di un rinoceronte posta entro un disco bianco.
Bandiera dello stato tribale di Iteso che si estende nell'Uganda centro-orientale, sul Lago Kyoga, adottata verso il 1996, anno della rifondazione del regno. Non si conosce la simbologia dei colori. La tribù dei Teso è la seconda più numerosa dell'Uganda e è diffusa anche nelle regioni occidentali del Kenya.
Il regno del Busoga, che si estende nell'Uganda orientale tra i laghi Victoria e Kyoga, è in realtà una confederazione di undici principati tribali, fondata nel 1906, disciolta nel 1967 e ripristinata nel 1995. La bandiera - moderna, adottata dopo la ricostituzione del regno - è un tricolore azzurro, giallo e rosso-bruno, colori che simboleggiano rispettivamente i fiumi e i laghi, il clima assolato, e la fertilità della terra. Con o senza lo stemma reale al centro. Quest'ultimo è ricco di simboli: lo scudo di forma locale reca al centro undici "pilastri" che corrispondono agli stati confederati; i cinque lunghi pilastri verticali sono i cinque stati elettivi del Kyabazinga Isebantu (sovrano) rappresentato dalla figura centrale. Le lance e lo scudo stesso simboleggiano la difesa del paese; la testa di cobo in cimiero è la figura totemica della dinastia regnante. I tamburi ai lati dello scudo richiamano le tradizioni tribali; la linea scura in basso rappresenta il Nilo che trae origine nel Busoga. Il motto Okwisania Busoga n'amaani, in lingua lusoga significa "L'unione fa la forza".
Il piccolo reame di Kooki, che si estende nell'Uganda meridionale di fronte alla riva occidentale del lago Vittoria, fu fondato alla metà del XVIII secolo. Già parte integrante del Buganda, è stato ufficialmente riconosciuto come regno tradizionale nel dicembre 2010. Precedentemente, nel maggio 2010, era stata adottata la bandiera, giallo-bianca con uno scudo tra due lance entro un disco bianco posto al centro del drappo.
Bandiera del piccolo regno tradizionale di Bwamba, nell'Uganda occidentale a nord di Toro, ove da secoli convivono tre gruppi etnici (Bamba, Vanoma e Babwiisi). La bandiera fu adottata nel 2010, prima del riconoscimento ufficiale di comunità culturale (ottobre 2012). I colori delle strisce sono presi dallo stemma del regno. Nel disco bianco centrale è raffigurata una capanna tradizionale.
Bandiera di un piccolo stato situato nell'Uganda orientale presso il confine con il Kenya, costituitosi nel 1999. Adottata in data imprecisata dopo tale anno, attestata nel 2007. Strisce azzurre e gialle con un riquadro bianco posto verso il battente, recante le armi del sovrano (adhola). Lo stemma ripropone un modello risalente al 1937; è costituito da uno scudo con due zanne di elefante, una lancia e un tamburo rituale; accollati un monte e due zagaglie incrociate. Lo scudo è affiancato da due indigeni che in alto uniscono le mani. In basso, due fiori rossi con gambo giallo e un cartiglio con il motto Unity Peace and Development, "Unità, Pace e Sviluppo".
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Stendardo del 36° kabaka (re) del Buganda Sir Edward Frederick Mutesa II, sul trono dal 23 novembre 1939. Il 9 ottobre 1963 Mutesa fu eletto presidente della Repubblica dell'Uganda, ma mantenne il titolo di re del Buganda sino al 24 maggio 1966. Sul drappo marrone figura lo stemma del Buganda affiancato dalle cifre M II, per Mutesa II, in giallo-oro. Il marrone è il colore del costume nazionale.
Bibliografia
Flagmaster, 74, 1993
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