bullet1 GABRIELE CRAGNOLINI
Alberi e bosco nella tutela del paesaggio

bullet2 I boschi del Friuli Venezia Giulia, la tutela non e' per tutti

Proprio nel momento in cui la nostra regione si attiva per l'ecocertificazione dei suoi prodotti forestali, è sempre più precaria la sopravvivenza di alcuni dei nostri boschi, fra i quali quelli forse più preziosi.
Se è vero infatti che la normativa forestale regionale si conferma una delle più attente in Italia, rimangono sostanzialmente esclusi da questa tutela i boschi "esclusi dal vincolo idrogeologico".

Si tratta di superfici valutabili in decine di migliaia di ettari di pianura di collina e di fondovalle. Fra questi vi sono i Boschi Planiziali, presenti nella Bassa Pianura Friulana, ormai rarissimi esempi dell’originale copertura forestale della Pianura Padana, di cui quelli friulani sono fra gli esempi più rappresentativi.
In sostanza questi boschi possono essere tagliati senza il rispetto di quelle norme tecniche che ne assicurerebbero la massima funzionalità sia paesaggistica che naturalistica. Non solo, ma quei boschi che si trovano nelle zone DOC del Collio, Colli Orientali e Carso possono essere totalmente estirpati senza possibilità di recupero. Questa norma fatta per l'incentivazione della viticoltura in realtà consente l'eliminazione di boschi anche per tutt'altri fini, e la responsabilità rimane tutta nelle mani degli Uffici Tecnici Comunali che però comprensibilmente non sono tenuti a possedere le necessarie competenze scientifiche e normative per la conservazione dei boschi. In questa particolare circostanza è importantissima l’azione dell’esperto ambientale scelto all’interno della terna di nominativi proposta dalle associazioni ambientaliste, che deve analizzare attentamente ogni proposta di intervento sui boschi, individuando immediatamente i possibili scempi irreversibili, come ad esempio la distruzione dei citati rovereti, oppure aceri-frassineti o querco-carpineti, che costituiscono ambiti forestali assolutamente peculiari.

L’esperto ambientale in questa situazione svolge un ruolo fondamentale nel guidare la valutazione dei componenti della Commissione Edilizia Comunale e conseguentemente nell’indirizzare la risposta alla richiesta di autorizzazione paesaggistica, decidendo della vita o della morte di tali boschi.
Inoltre questi boschi a rischio sono proprio fra i più preziosi, ad esempio i rovereti, boschi di querce considerati rari nel vicino Veneto (Roberto Del Favero, 2000) sono presenti nelle zone pedemontane del Friuli e se dovessero venire utilizzati con le attuali disposizioni rischierebbero di trasformarsi nei ben più comuni e banali boschi di robinia, con la perdita di un habitat frutto di secoli di evoluzione.