"BREVE GUIDA PER SMARRIRSI" Paolo Borsoni racconti Campanotto editore |
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Nell’isola
di Samoa, in Polinesia, a Vailima c'è una grande casa al centro di un prato,
una casa all'inglese che sembra di un altro pianeta tra le capanne dei
polinesiani che la circondano.
Alla
fine del vasto prato inizia la giungla . Lì prende avvio anche un sentiero,
risale il costone del monte. La salita verso la cima porta a un punto da cui la
vista spazia su Samoa, sull'oceano Pacifico: da lassù un giardino rutilante di
coralli in tutte le gradazioni di azzurro, di verde, di rosso.
Sulla
cima del monte Vaea c'è una costruzione bassa, un parallelepipedo di pietra.
Per portare lassù il corpo di Tusitala, il "Grande narratore
di storie", come i polinesiani chiamavano Robert Louis Stevenson , i
capi dell'isola si caricarono il suo corpo in spalla, tagliarono l’intrico
della giungla con i machete, collocarono il loro ospite nel punto più alto
dell'isola per il suo riposo eterno.
Un
lento ritorno a casa: un viaggio agli antipodi alla ricerca della proprio isola
ultima, verso il riflesso senza più infingimenti del proprio sé.
Ogni
viaggio acquista senso, direzione attraverso la consapevolezza della fragilità,
la propria, di un senso unico irripetibile della vita.
Smarrimento
non è perdita, ma anche scoperta. La logica è sconcertante: la vera, ultima
paura è quella di perdersi, di smarrirsi, per questo si mettono in campo
strategie che portano a perdersi dove si vive ogni giorno.
Perdersi
per salvarsi. Smarrirsi per ritrovarsi. Addentrarsi in un mondo sconosciuto per
accedere al significato profondo, ultimo. Liberarsi da tutti gli orpelli, per
lasciare alle spalle quella fortezza vuota, colma di beni a cui si è aggrappati
e che impedisce di mettersi in viaggio nell'oceano in cui conoscere se stessi.
Nel
parallelepipedo di pietra sul Monte Vaea a Samoa c'è l'iscrizione coniata da
Stevenson per la propria ultima dimora:
Under the
wide and starry sky,
Dig the
grave and let me lie.
Glad I
lived and gladly die,
And I laid
me down with a will.
This be
the verse you grave for me:
Here he
lies where he longed to be;
Home is
the sailor, home from the sea,
And the
hunter home from the hill.