Angelo Guglielmi su “L’Espresso” n.42 - 22 ottobre 1998 “LA DISPERANTE EQUAZIONE DELLA VITA” Recensione del libro "Breve Guida Per Smarrirsi" Leggo che Paolo Borsoni ha pubblicato (non so quando) saggi di matematica su “Sapere”. Deduco che ha una preparazione scientifica acquisita nello studio di equazioni e logaritmi. Qui è la chiave per comprendere il possibile senso di questa raccolta di racconti e, soprattutto, per giustificare la nostra curiosità e interesse. In ogni racconto (sono esattamente dieci) vi è qualcuno che si sposta (che è in viaggio), chi in treno, chi in pullman, chi, più spesso, a piedi. Qualcuno che abbandona la casa in cui abita ( il paese in cui vive) e decide di andare altrove. Qualche volta ci viene anche detto dove, la meta del viaggio (il luogo dell'arrivo). Ma non è questo che conta. Borsoni propone (patisce) il viaggio come uno smarrirsi, tagliare le corde dell’inutile ormeggio (qualunque esso sia) e spingersi avanti dentro la vita. Che una volta raggiunta mostra un aspetto che a chi sta fermo sfugge (che chi sta fermo può fingere di non vedere) e cioè il suo essere (inevitabilmente e definitivamente) un luogo di colpa e di disperazione. Ma fin qui si tratta di onesta retorica o comunque di “verità” più o meno ripetute. Ciò che invece incuriosisce è l’accanimento con cui l’autore conferisce organicità a questo doloroso sentire, verificandolo attraverso una serie di equazioni che, qualunque sia il calcolo seguito, danno tutte lo stesso risultato. Tenuto fermo il dato di base che è la fragilità dell’uomo il valore della ics (x) che risulta dalla combinazione di quel dato con le varie evenienze della vita è di volta in volta uguale a: perdizione, falsità, aridità, solitudine, spaesamento e violenza. La stessa precisione matematica peraltro investe il linguaggio che ha l’evidenza dei numeri e la definizione e consistenza (pesantezza?) dei volumi geometrici. Angelo Guglielmi
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