PREMIO LETTERARIO   “VINCENZO E FLAMINIA LIBERALI”
per un’opera di narrativa inedita

-- vincitore II edizione 2012 con la raccolta di racconti

“I PESCI GUIZZANO SOPRA L’ORIZZONTE”

-- vincitore III edizione 2013 con la raccolta di racconti

"I VIAGGI VERI SONO QUELLI CHE CONDUCONO NON PIÙ LONTANO MA PIÙ VICINO"

 

 ***

Motivazione - edizione 2012 Castel di Lama – Ascoli Piceno - 12 luglio 2012
L'autore Paolo Borsoni  - 1° classificato - ha presentato una interessante panoramica del genere umano attraverso ambientazioni e situazioni inconsuete con uno sguardo dolce-amaro.
L’opera è composta da dieci racconti tutti molto originali nel contenuto, articolati nella psicologia ma sempre espressi in modo chiaro e scorrevole. Il lettore si sente trasportato direttamente nella trama delle varie storie come preso amichevolmente per mano grazie all'espressione diretta e colloquiale.
L'autore dimostra grande sensibilità e profondo senso poetico, da cui affiora pathos, talvolta più leggero, talvolta più inquietante e mistico.
In modo particolare va segnalato il racconto “Venerdì in Paradiso”, in cui emergono capacità ironiche talvolta surreali.
La capacità descrittiva dei personaggi e dei luoghi è ottima come l'organizzazione e lo sviluppo delle trame. Nel suo insieme l'opera è una rappresentazione graffiante della precarietà dell'uomo contemporaneo.
 

***


Motivazione - edizione 2013 Castel di Lama – Ascoli Piceno- 7 settembre 2013
La raccolta di dodici racconti dello scrittore Paolo Borsoni - 1° classificato -  è un’opera che svolge un percorso sul tema del viaggio: il viaggio che non allontana ma avvicina ai sentimenti, alle proprie tradizioni, alla propria identità.
Alcuni racconti, in particolare, hanno convinto la giuria: “Il viaggio più lungo è il viaggio interiore” , un delicato affresco del recupero di un bambino autistico.
Nell’ “Essere straniero è una vita al concetto di identità” l’autore affronta il tema del viaggio come ricerca della propria identità; i viandanti stranieri la perdono per assecondare e sottostare alle abitudini di chi li ospita e questo li porta verso “il ciglio di un abisso”.
E ancora “Il viaggio nel labirinto” che “dalla reclusione interiore conduce alla liberazione dall’apparenza del tempo”.
Divertente l’ultimo racconto, ambientato in una caserma, espresso spesso in linguaggio
“cameratesco” che offre buoni spunti comici.
Lo stile personale, spesso sincopato e sintetico, rende la lettura efficace, mai noiosa o prolissa.
 

  

next