BIBLIOTECA COMUNALE

     Gesualdo Pellegrini

      DOMUSNOVAS

      

 

    Chiesa S. M. Assunta

      Le sue chiese

    Nel centro antico si trova la chiesa di S. Barbara, solo di recente restaurata e riportata al suo assetto originario. Si tratta di una chiesa edificata intorno alla fine del secolo XIII all'interno delle mura, quando Domusnovas era un villaggio fortificato e faceva parte del sistema difensivo costituito dai Pisani a protezione di Villa di Chiesa (Iglesias) e del bacino minerario dell'Iglesiente.

    L'antica facciata col portale e il muro Nord dal bel parametro in cantoni di trachite accuratamente tagliati, che poggiano su uno zoccolo alquanto rilevato dal suolo, e brevi tratti delle lesene poligonali che riquadravano il portale di cui resta l'architrave e un tratto della cornice terminale di uno stipite, sono quanto resta della chiesa medioevale. Nel fianco Nord, seppure obliterato, si conserva un bel portale lunettato con gli stipiti ottenuti dai bei conci trachitici e cornici ornate da semplici modanature e da foglie diverse. All'interno si trova una bella acquasantiera in pietra che accoglie nell'ornamentazione del bacile e del sostegno buona parte del repertorio di immagini decorative dell'architettura seicentesca nell'isola. Il pezzo è databile al tardo Seicento. Rimaneggiamenti dell'edificio secondo lo stile gotico-catalano eseguiti tra il '600 e il '700 sono evidenziabili negli archi a diaframma a sostegno della copertura lignea e nelle due piccole nicchie ai lati dell'altare maggiore che fu costruito nel luogo in cui si trova la porta. Di tale altare non rimane alcuna traccia.

    La chiesa Parrocchiale, dedicata a S.M. Assunta, ha un prospetto moderno neoromanico a croce latina. Il suo interno presenta un'aula voltata a botte, con un transetto  e  un presbiterio a pianta poligonale. L'incrocio tra il transetto e la navata è sovrastato da una cupola ombrelliforme strutturata su raccordi a pennacchio. Ugualmente da una semicupola è sovrastato il presbiterio. L'unico ornamento è costituito dall'alta cornice modanata all'imposta delle volte a botte.

    Due cappelle di diversa profondità, anch'esse voltate, si aprono sul lato destro. Come risulta dai documenti  che riportano la nomina di un Vicario Parrocchiale nel 1779, a tale periodo dovrebbe farsi risalire l'epoca di costruzione.

    Lavori di rifacimento e di restauro all'attiguo Monte Granitico (dove presto sorgerà un Museo), hanno riportato alla luce, oltre che numerosi resti ossei, un antico muro di conci in arenaria (dello stesso materiale della chiesa di S. Barbara).

    Viene confermata quindi l'ipotesi che attorno al 1200 sorgeva in quest'area un antico cimitero con adiacente una chiesa cimiteriale, sul quale impianto venne successivamente costruita la chiesa attuale.

    Fino al 1890 la facciata della chiesa presentava il suo aspetto originario, con portale centrale e decorazioni architettoniche dell'epoca; anche il campanile, con ingresso indipendente, appariva più alto di alcuni metri e non terminava con l'attuale cuspide, ma con una cupoletta di vago gusto orientale, riecheggiante i minareti arabi.

    Percorrendo una stradina in forte pendenza che si trova a sinistra dell'imbocco Sud delle grotte di S. Giovanni, si arriva alla chiesetta omonima. Piccola costruzione ottocentesca di poca rilevanza architettonica ma molto suggestiva per la sua posizione: su un dolce pianoro al centro di un secolare uliveto, all'ombra del quale il turista escursionista non può fare a meno di sostare e riposare dopo la fatica dell'erta salita.

    La chiesetta, probabilmente, venne edificata a ricordo della cappella votiva dedicata a S. Giovanni che si trovava presso l'ingresso Nord delle grotte. La distruzione di questa cappella (venne ritenuta opportuna durante i lavori di spianamento della strada interna, attorno al 1830) e dei muraglioni prenuragici che chiudevano i due ingressi, segnò la sua trasposizione nel sito attuale.

    La chiesa  è il luogo di pellegrinaggio dei devoti a S. Giovanni e  fino  agli anni '40-'50, fulcro di un'antica sagra popolare, quella di S. Giovanni, di cui non si conosce l'origine.

    L'attuale frazionamento dell'originaria Parrocchia per esigenze di incremento demografico e di sviluppo del centro urbano ha comportato l'istituzione della parrocchia dedicata a S. Ignazio con la costruzione di una nuova chiesa nella zona Nord del Paese. Ha una struttura prettamente contemporanea senza particolari interessi architettonici.

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