BIBLIOTECA COMUNALE

     Gesualdo Pellegrini

      DOMUSNOVAS

Gesualdo Pellegrini

 

    Il 10 gennaio del 1921 nasce a Domusnovas  Gesualdo Pellegrini. Questi, figlio di Enrico, cresce a fianco del padre dal quale ne apprende l'arte e lo aiuta nell'allora faticoso lavoro di calzolaio.

    Con molto sforzo di volontà, Gesualdo si dedica allo studio scolastico ed anche alla musica, nonostante  il momento economico non lo consentisse. Tuttavia, proprio per la sua passione per la musica, inculcatagli da alcuni predecessori, tali Egidio De Marchi, il suo stesso padre Enrico Pellegrini, Vincenzo Cadoni, Carlino Manunza, Gildo Maxia, Lino Pirisi, Attilio Pilloni e Francesco Cabriolu, prosegue con grande interesse lo studio al conservatorio.

    Fu tra i primi e pochi cittadini di Domusnovas ad insegnare nella Scuola Elementare di via Cagliari, inaugurata verso il 1950. Per le sue doti, sempre intorno al '50, richiamò l'attenzione della RAI, la quale organizzò nel nostro paese un concorso canoro e musicale, al quale parteciparono diversi nostri concittadini (Sig. Nazario Pinna noto Lello e Sig. Giuseppe Meloni noto Peppi), i quali con un distintivo, Il Microfono D'Argento, vennero insigniti di riconoscimento RAI.

    Il  Pellegrini prosegue gli studi al conservatorio e si laurea maestro di flauto. Dedica l'intera vita alla musica ed il premio che ottiene è la convocazione all'Arena di Verona. Suona in posizioni di spicco in molte città italiane e straniere; suona per Carlo Maria Giulini e per Maria Callas. Per il suo talento diviene oggetto di dibattito ottenendo riconoscimenti in molte città: Mosca, Berlino, Atene, Dusseldorf, Innsbruck, Vienna, Parigi, etc. Un riconoscimento unico ed immortale gli viene dal maestro Herbert von Karajan.

    Ma la sua patria è dove è il suo cuore, nel suo paese natale. Per questo non accetta diversi incarichi, offertigli in teatri di città estere. Ad ogni buon passaggio a Domusnovas il Pellegrini era solito avviarsi a piedi in direzioni diverse delle nostre campagne: Macciurru, le Grotte, il Nuraghe. In ciascuno di quei posti si fermava e scriveva  una  poesia  dedicata  al paesaggio che lo circondava, dal quale, sicuramente nella tranquillità del momento, traeva ispirazione musicale, migliorando sempre più il suo talento.  Improvvisamente il 7 marzo del 1985 muore. 

    Dal 31.01.94  il nostro Centro Culturale di  Piazza Leccis ha il nome di Gesualdo Pellegrini. 

 

 

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