Jorge Amado
I SOTTERRANEI DELLA LIBERTA’
TEMPI DIFFICILI

Dalla sovracoperta:

Dopo aver raccontato il mondo dei lavoratori delle piantagioni e della gente più umile, in questo romanzo Amado decide di affrontare direttamente il problema della storia politica del proprio Paese descrivendo il periodo della dittatura instaurata in Brasile nel 1937 da Getùlio Vargas, il cosiddetto Estado Novo. E per fare ciò utilizza al meglio le sue capacità di narratore e di “cantastorie”, mescolando vicende e personaggi di tutti gli strati sociali, intrecciando storie vere e inventare, sapidi fondali tropicali e squallidi panorami metropolitani. Creando un raro ritratto del Brasile nei drammatici momenti che precedono la seconda guerra mondiale, Amado dà forza alla propria passione politica, alla denuncia critica della repressione e della violenza, al desiderio di giustizia e alla speranza in un’utopia che pareva a portata di mano.

Oggi, a più di quarant’anni dalla stesura di questo grande romanzo inedito, molte cose sono evidentemente cambiate ma, come ha recentemente sottolineato Jorge Amado, “I sotterranei della libertà propongono la visione di un mondo che è stata anche la mia e per la quale le cose o sono nere o sono bianche. Oggi credo che quella visione manichea non esista più, tutto è pieno di sfumature. Allora c’era un pragmatismo e uno spirito dogmatico che adesso sono scomparsi. Non l’ho fatta io questa revisione, l’hanno fatta gli avvenimenti. Per questo non rinnego nulla. E’ stata una tappa storica in cui ho creduto e che I sotterranei della libertà ritraggono in tutta la verità di quei “tempi difficili”.