Io, mammetta e tu.
	Farfalle.
	Carvan Petrol.
	Tamurriata mare nero.
	Sarracino.
	Tango.
	Medina.
	Donna riccia.
	Tamurriata nera.
	Sangue vivo.
	Tarantella Calabrese.
	Pasqualino Marajà.
	Vai!
	Ombelico del mondo.

Venerdì 19 Luglio 2002 - Stasera a Villa Raimondi di Nogara uno spettacolo di Elena Filippi tra contemporanea e jazz. Ballando sulle onde del Mediterraneo. «Per me è un atto liberatorio, che serve alla qualità della vita come lo yoga».
Villa Raimondi, a Nogara, ospita stasera alle 21.30 lo spettacolo «Sapori mediterranei», ideato e coreografato da Elena Filippi (nella foto a destra) . Danzatrici dai 4 ai 40 anni, seguendo il ritmo incalzante della tarantella e di altre melodie tipicamente mediterranee, irromperanno sul palcoscenico a passo di danza jazz e contemporanea. Realizzato a conclusione dei corsi di danza dell'associazione culturale Il Laboratorio, con la collaborazione dell'assessorato alla Cultura del Comune di Nogara, «Sapori mediterranei» si propone di coinvolgere interpreti e pubblico nella magia dei suoni e dei colori della cultura fiorita attorno al bacino del Mediterraneo. Lo spettacolo vuole, soprattutto, essere una divertente occasione per riscoprire il fascino di un mondo che ha radici molto profonde e che continua a influenzare la produzione di molti artisti contemporanei. «Concepisco la danza come atto liberatorio», esordisce così Elena Filippi, danzatrice, coreografa e personalità significativa nell'ambito dell'insegnamento della danza sul territorio veronese, nel raccontare sé stessa e la passione di tutta una vita. Un amore che inizialmente ha preso la forma aggraziata della danza classica e, dopo un decennio, è confluito nello studio della danza contemporanea e del teatro-danza, seguendo i corsi del Laboratorio d'Arte di Bologna. In seguito, il percorso artistico di Elena Filippi si è sviluppato sempre più concretamente, permettendole di intraprendere la carriera di danzatrice professionista. Dal 1987 fa parte della compagnia Nuovo Laboratorio Danza di Bologna, partecipando all'allestimento di numerose performance e spettacoli, tra cui «Bruciate Giovanna», «Labirinti» e «Il piccolo principe». Parallelamente al ruolo di interprete della danza, Elena Filippi ha portato avanti una seria attività di insegnamento; specializzandosi attraverso la frequentazione costante dei corsi di didattica della danza tenuti dai docenti dell'Accademia di Danza di Roma. Insegna danza creativa, propedeutica, modern jazz e contemporanea dal 1989, tenendo vari corsi nelle scuole pubbliche e presso l'Associazione culturale Il Laboratorio, e ha allieve di ogni età compresa. Al centro dei numerosi e importanti successi di Elena Filippi c'è una grande sensibilità e la disposizione naturale ad aprirsi alla ricerca di nuove forme di espressione, tra cui lo studio delle discipline orientali, che emerge tanto dall'interpretazione e dalla creazione coreografica, quanto dall'insegnamento. «Concepisco la danza come atto liberatorio - afferma, dunque, con sincera convinzione la giovane danzatrice e coreografa -. La danza porta all'armonia, sia fisica che psichica. Io danzo per migliorare la qualità della mia vita, così come quotidianamente pratico lo yoga. Sono convinta che danzare e insegnare la danza sia un lavoro basato soprattutto sulla propria capacità di comunicazione, ed è per me una grande soddisfazione sentirmi dire dalle mie allieve che riesco a comunicare loro quello stesso senso di armonia che io ricerco. Vivere praticando e insegnando la danza, secondo me, è un privilegio e io cerco di trarne il massimo, impegnandomi il più seriamente possibile in ogni progetto che porto avanti». L'ultima fatica di Elena Filippi, da cui traspare chiaramente il suo particolare modo di concepire la danza, è «Sapori mediterranei», lo spettacolo che va in scena stasera a Villa Raimondi di Nogara e che si propone di interpretare, attraverso la danza moderna e la musica tradizionale rivisitata da musicisti contemporanei, l'essenza della cultura mediterranea.