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DOMENICA 04
MAGGIO 2003 GRUPPO TEATRALE
COMPLESSO VOCALE - STRUMENTALE I.S.I. LEONARDO DA VINCI CEREA VR Musiche di Paolo
Conte, Ivano Fossati, Madre Deus, Francesco De Gregori. Riduzione,
adattamento, regia
Cogito, ergo sum. Penso, dunque sono. Tutti ricordiamo questa massimo di Cartesio. Ma se fosse vera quest'altra: Cogito, ergo ... sunt? Penso, dunque, tutti ... tutto ... esiste? "Vuol dire che non c'è nessuna prova che il mondo esterno ... il cosiddetto mondo esterno ... ci sia davvero. Uno crede di vedere e toccare delle cose reali, di parlare con delle persone reali, e invece è tutta una sua immaginazione. Esiste solo lui capisci? Solus ipse! Gli altri non ci sono. O perlomeno la loro esistenza non è dimostrabile (1)". Ecco l'ipotesi di fondo de "La cosa in sé" di Carlo Futtero e Franco Lucentini, opera da noi scelta quest'anno, dopo un lungo lavoro di riduzione e di adattamento. Fenomeni strani accadono. Molti "oggetti" assumono funzionamenti autonomi, inaspettati, spariscono poi ricompaiono. Nei rapporti dei componenti della famiglia che ne è testimone (un padre, una madre, una figlia, un figlio, un nonno, un ... inaspettato bebè) si crea una atmosfera tesa, piena di insofferenza. di sospetto reciproco. Interviene prima un medico, poi una insegnante di filosofia, infine vengono invitati un ecclesiastico, una psicanalista, un astronomo ecc.. Si cerca un chiarimento, una risposta. La soluzione appare evidente. Tutto dipende dalla mente del padre. Un solipsista. Ma stanco. Non è più in grado, non vuole più seguire e, quindi, far esistere miliardi di miliardi di cose! "Cose, cose, cose! Milioni, miliardi, miliardi di miliardi di cose! Belle o brutte o indifferenti, non importa. Il punto è che sono troppe. Il punto è che ... basta! Aria, aria, spazio (2)". Il ... solipsista le sta abbandonando e, quindi, ad una ad una scompaiono. Erano solo proiezioni della sua mente. "Vanità, miserie. Complicazioni e drammi senza fine. Farse, tragedie e catastrofi. E tutto sempre da capo! No. Non c'era più senso. Sempre da capo. E perché? (3)". Tanta pena per cose che ... sono solo nella nostra mente. "Finita la vecchia storia di dover sempre guardare in faccia la realtà ... la cosiddetta realtà. Così, invece, guardi o non guardi, è lo stesso. Pensa la liberazione! Per tutta la vita uno si preoccupa, si affanna, si tormenta, si arrovella ... Ma se tutto ... esiste unicamente nella mia testa, dov'è poi la responsabilità? Un sogno (4)". La vida es sueño. (Calderón de la Barca). L'opera di Fruttero e Lucentini ci è sembrata intrigante, ironica, sorridente nello svolgimento, nei dialoghi, coinvolgente nelle battute, in grado di offrire molteplici, interessanti spunti di riflessione. Giuliano Zanetti (1) C.Fruttero e F.Lucentini, La cosa in sé, Ed. Einaudi TO 1982, Pag. 33. (2) Op. cit. pag. 31. (3) Op. cit. pag. 92. (4) Op. cit. pag. 36. RAPPRESENTAZIONI
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