Hotel Rif & Emilio Franzina

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18 luglio 2002 - ORE 21.30
HOTEL RIF & EMILIO FRANZINA
Conferenza Spettacolo di Storia Cantata ovvero riflessioni in parole e musica sulle migrazioni e sulle metamorfosi del Nord-Est
Parco Villa Raimondi - INGRESSO LIBERO

HOTEL RIF

Hotel Rif nasce nell’Aprile 99 dalla passione che accomuna alcuni musicisti per la ricerca, la riproposta e la divulgazione di quel vastissimo repertorio di musica popolare e tradizionale che è patrimonio comune delle culture dei popoli del mediterraneo e del nord Europa.

Le musiche degli Hotel Rif divengono dal loro approccio “viaggiante” alla musica popolare, e questo ne spiega meglio il nome, in quanto il loro stile è sempre attento alle assonanze culturali dei vari popoli che hanno una tradizione musicale popolare viva, come l’Irlanda, la Spagna, i Balcani, il Medio Oriente e l’Italia ed è inoltre loro abitudine andare proprio nei posti dove la musica popolare è ancora molto viva e vissuta ad imparare a conoscere meglio musicisti e tradizioni culturali di quei paesi.

Il repertorio è un'antologia di musiche popolari mediterranee, spaziando dalle musiche balcaniche rese famose da Goran Bregovic ed Esma Radzepova, alle ballate klezmer, dai canti sefarditi riveduti in chiave moderna, ad alcuni canti popolari veneti riarrangiati fino al repertorio mediorientale ( Rabih Abou-Khalil, Natacha Atlas). Inoltre stiamo allargando l’orizzonte verso la Galizia ed il loro enorme patrimonio di musiche tradizionali, affascinati da loro mix culturale celtico-latino, realizzando brani propri e riarrangiando altri tradizionali. 

Hotel Rif collabora infine con l’Istituto di Cultura Cimbra di Roana (VI) ha realizzato un CD di canzoni popolari cantate in lingua cimbra dall'amico Pierangelo Tamiozzo, rivedute in chiave moderna, che verrà a breve distribuito dalla Comunità Montana dell’Altopiano di Asiago con il patrocinio della Comunità Europea.

Hotel RIF

Se digitate “Hotel Rif” in un qualunque motore di ricerca, di sicuro troverete dei collegamenti a qualche albergo marocchino – sembra che quello di Tangeri fosse l’albergo preferito da W.Churchill quand’era in Marocco - o magari a qualche cronaca di Paul Bowles da quei luoghi, riportata in internet da qualche suo emulo. La decisione di chiamare la “banda” Hotel Rif venne proprio a Paolo e Mirco in viaggio attraverso i monti del Rif marocchino, durante un soggiorno a Chefchaouen in uno dei vari Hotel Rif in cui alloggiarono nella primavera del 1999. 

Dare il nome di un albergo ad un gruppo musicale sta appunto ad indicare la massima “ricettività” possibile in termini di spazio culturale, di interscambio possibile tra culture apparentemente diverse ma che sicuramente hanno diversi elementi comuni. E cercare di riportarne all’attualità i caratteri comuni risulta particolarmente significativo in tempi come quelli che stiamo vivendo dove ognuno ha sempre più diffidenza del “diverso”, più per ignoranza, insicurezza e mancanza di curiosità che altro.

Hotel RIF

Il nome Hotel Rif, rimandandoci ad atmosfere maghrebine, non vuole attirare l’attenzione solo sul versante arabo/marocchino: l’esserci chiamati con il nome di un Hotel sta innanzitutto ad indicare l’apertura, la ricettività per tutti i generi musicali cosiddetti “popolari”; inoltre il gruppo ama recarsi direttamente nei luoghi dove queste musiche sono ancora attuali e praticate, proprio per imparare direttamente dai musicisti locali le loro tradizioni.

Hotel Rif per noi sta quindi ad indicare un viaggiare musicale attraverso le musiche dei vari popoli dove più radicata è la tradizione musicale popolare, siano essi mediterranei o atlantici, con un orecchio attento alla storia ed alla tradizione, senza fossilizzarci nell’etnomusicologia accademica, attualizzando e riarrangiando questi elementi in un ottica di multiculturalità, dove la curiosità per le differenze e le comunanze culturali esalta l’approccio alla musica. 

Una nostra “fan” - se così la possiamo definire - ci ha scritto un email dopo un nostro concerto dicendo che la nostra è una “… musica che unisce i popoli senza omologarli! ” Non poteva farci un complimento migliore.

La formula della "conferenza spettacolo" è stata applicata in passato e in varie occasioni dal prof. Emilio Franzina, ad ambiti del tutto speciali (appendici a convegni scientifici, trasmissioni radiofoniche e televisive "culturali" ecc.). Qui, invece, essa in un certo senso si rovescia dando la preminenza alla parte spettacolare e musicale, ma non rinuncia all'intenzione di far riflettere il pubblico sulle realtà in cui e di cui esso stesso vive: nella nostra fattispecie il "mitico" Nordest, le mille eredità del mondo "di prima" e la grande trasformazione che ne ha investito pressoché tutte le strutture, come si è cominciato a capire e a vedere meglio dopo l'avvento della moderna immigrazione straniera. Alle voci e ai suoni - inni, ritmi, canzoni ecc. - degli antichi emigranti veneti (trentini, friulani ecc.) si alternano così i suoni e le voci dei nuovi immigranti africani, mediorientali e slavi in una mescola di grande suggestività cui conferiscono fascino particolare le impeccabili esecuzioni, strumentali e vocali, degli Hotel Rif e di Patrizia Laquidara.

HOTEL RIF

Emilio Franzina è professore di storia presso l'Università di Verona ed è uno dei massimi esperti di storia dell'emigrazione italiana, con decine di pubblicazioni sul tema, ultima delle quali "La Storia dell'Emigrazione Italiana", recentemente presentata al Presidente della Repubblica Ciampi. Vanta inoltre collaborazioni artistiche prima con il Canzoniere Vicentino e Pino Costalunga ed ultimamente anche con David Riondino e Antonio Catania, nel loro spettacolo musicato da Enrico Rava e Stefano Bollani sulle avventure del trombettiere Giovanni Martini, emigrante italiano in USA, unico scampato al massacro del 7° Cavalleggeri del Generale Custer nella battaglia di Little Big Horn. 

Tra i suoi studi figurano: "La grande emigrazione. L'esodo dei rurali dal Veneto durante il secolo XIX", "Merica! Merica! emigrazione e colonizzazione nelle lettere dei contadini veneti in America Latina", "La transizione dolce, storie del Veneto tra '800 e '900" "Stroria dell'emigrazione veneta dall'unita' al fascismo".

Per contatti: Enrico Bognolo - Via Bgt. Monte Spluga, 30 - 36100 Vicenza. Tel: 0444/282766 - Cell: 347/7059001. Email: chicco@hotelrif.com 

* http://www.hotelrif.com *
* http://www.nordest-transformer.com *

Hotel RIF & Emilio Franzina

* DATE CONCERTI *

GIUGNO 2002
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Sab 15 Sommacampagna VR - Villa Venier - All'interno della rassegna "Cibo Per la Mente " ad opera dell'associazione "Lucignolo" - programma in via di definizione - Conferenza Spettacolo : Veneto Transformer con il Prof Emilio Franzina.

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Sab 22 Recoaro in Piazza e in caso pioggia al CineTeatro Comunale.

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Gio 27 Marostica in Piazza degli Scacchi per Panic Jazz Club.

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Sab 29 Schio - Dietro al duomo di Schio.

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Dom 30 Concordia sulla Secchia (MO) Conferenza Spettacolo : Veneto Transformer con il Prof Emilio Franzina.

LUGLIO 2002
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Sab 6 Campagna Lupia (VE) Museo Archeologico.

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Ven 12 Bassano del Grappa (VI) - Shindy estate.

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Dom 14 Cavazzale / Monticello C.Otto (VI) - all'aperto.

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Ven 19 Rovereto (TN) - Parco Bossi Fedrigotti Borgo Sacco.

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Sab 20 Caldogno (VI) Musiche e Canti Cimbri con Pierangelo Tamiozzo.

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Mer 31 Loreto (AN) 5° Meeting dell'Integrazione dei Popoli.

AGOSTO 2002
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Sab 24 Valstagna - Oliero - Festa Celtica Musiche e Canti Cimbri con Pierangelo Tamiozzo e Hotel Rif 

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L'ARENA - Sabato 20 Luglio 2002. Musica delle radici. Avvio di rassegna a Nogara con qualche perplessità. L’idea è bella, il risultato meno. Un villaggio «disordinato».
Il quintetto di Hotel Rif, assieme a Emilio Franzina, «costruisce» uno spettacolo che ha guizzi mozzafiato ma anche cadute di tono. Di Giampaolo Rizzetto.
Tutti stretti dentro quel piccolo gioiello che è il Teatro Comunale di Nogara, perché fuori Giove pluvio è decisamente arrabbiato e il palco allestito a Villa Raimondi per il debutto della rassegna «Musica delle radici» sembra decisamente una zattera in balia degli elementi. Tutto sommato si sta bene nel tepore raccolto di questa «bomboniera» e già ti pregusti in questa «conferenza spettacolo», come è stata definita nel libricino illustrativo e che vede in azione il bravissimo quintetto Hotel Rif con il professore Emilio Franzina una magica notte di spezie etniche. In una parola pensi alle rotte del Mediterraneo, solcate da Cristiani, Ebrei e Arabi; sogni avventure musicali tra le alcoliche «brass band» dei Balcani e gli «sciamani» del Maghreb, tra squallidi bordelli di Daires e fetidi ghetti di New York, tra calcinati villaggi ebraici dell’Europa centrale e... magre zanzare del Delta del Po, tra «lupi» cimbri e friulani e pirati levantini; desideri, infine, in questo omaggio al «Veneto transformer» (storie di emigranti prima e di immigrati poi), un grande affresco dove la storia, l’aneddoto, la lettera di questo o quel popolo siano raccontati sul pentagramma dentro i loro confini genetici, dove (e non è poco tecnicamente e dal punto di vista di una regia) ci sia un perfetto «balance» tra quanto si narra e si canta. Tutto questo pensi, prima del concerto, guardando le personalità che stanno sul palco, ma il miracolo che hai coltivato nel cuore non si avvera. Certo, ci sono lampi geniali, guizzi mozzafiato come il «topos» del Veneto ricco e bestemmiatore, religioso e «puttanesco», le dolenti note di immigrati neri che pensano a un Eden ma che non lo trovano, però sono piccole isole in un’occasione troppo sconfinato, bersagli che vogliono andare dappertutto senza colpire niente, bivacchi dove la carne è troppo abbondante, le chiacchiere sono giuste ma... enciclopediche, i suoni ridotti al lumicino. L’idea è geniale, ma l’universo non si conquista in due ore. Meglio sarebbe giocare su confini più piccoli, meglio sarebbe coniugare la specificità di un’«enclave» con il proprio ristretto patrimonio musicale, meglio sarebbe contaminare «on the border» che andare a riproporre in modo ambizioso pianeti lontani (da Goran Bregovic alla medley klezmer, da «Tin tan nona» a «Merica Merica», da «Ausencia» ai fumi di Astor Piazzola) o trovare salmastre cantine veneziane («Nina» di Gualtiero Bertelli). Hote Rif è un gruppo meraviglioso (e a Nogara è ancora più bello perché ha i colori e le accelerazioni di Francesco Sbibu Sguazzabia alla batteria, al darbuka), ha una voce capace di spezzare i cristalli (Patrizia Laquidara) e gente pronta a battersi nel fiume. Ma, ahimè, sta nell’ombra. Si limita a commentare le divagazioni di Franzina, si fa più audace quando il professore gli dà la libertà di parola, diventa timido quando i libri dell’università aumentano. La conclusione? Meglio uno spettacolo, che una conferenza! 

Voce/Voice: Patrizia Laquidara

Voce/Voice: Patrizia Laquidara cantante diplomata al C.E.T. di Mogol, ha collaborato con vari artisti italiani tra i quali Califano e Dalla. Innamorata del Brasile dove ha anche partecipato a varie registrazioni televisive, Patrizia crea un’atmosfera particolare con la sua voce affascinante.

Fisarmonica/Accordion: Mirco Maistro

Fisarmonica/Accordion: Mirco Maistro fisarmonicista inizia giovanissimo vincendo il VII concorso internazionale Citta’ di Stradella. Ha suonato e inciso con vari artisti, ama viaggiare e scoprire nuovi universi musicali popolari.

Contrabbasso/Acoustic Bass: Lorenzo Pignattari (Lorenzino)

Contrabbasso/Acoustic Bass: Lorenzo Pignattari (Lorenzino) contrabbassista, dopo gli studi classici comincia a collaborare con vari artisti. Da alcuni anni accompagna l’attore Marco Paolini nei suoi spettacoli in Italia e all’estero. Musicista versatile che sa inserirsi in qualsiasi situazione musicale.

Oboe+Low Whistle+Flute+Gaita (Galician Bagpipe): Paolo Bressan

Oboe+Low Whistle+Flute+Gaita (Galician Bagpipe): Paolo Bressan diplomato in oboe abbandona gli studi classici per dedicarsi a varie esperienze. Collabora con Veneto Teatro a due progetti teatrali, realizza due cd con il gruppo Folk Studio A. Nel ’97 suona con De André nel tour “Anime Salve”.Da sempre Paolo approfondisce l’uso di strumenti a fiato diversi quali il low whistle, shanai, launeddas, gaita, bombarda. Ha recentemente avviato una scuola di Cornamuse con relativo laboratorio tecnico www.lecornamuse.org 

Batteria e percussioni/Drums & Percussions: Massimo Tuzza

Batteria e percussioni/Drums & Percussions: Massimo Tuzza percussionista con esperienza ultraventennale. Musicista completo ha suonato con vari artisti (Lara Saint Paul, Fiordaliso, Marcella, Aranza, M. Gutierrez, Shajazz, D. Memoli, E. Martin, Bern-H band, E. Armstrong, Umberto Smaila); è fondatore di una band di soli tamburi chiamata Tum Tum Tuz con la quale da alcuni anni ha ricevuto consensi meritati; lavora con U.Smaila ormai da sette anni, e, suonando nei più grossi locali della penisola, ha avuto l'opportunità di collaborare coi più importanti nomi della musica italiana. Svolge inoltre un'attività di ricerca che lo ha portato ad esibirsi in perfomance solistiche con ottimi riscontri di pubblico e critica.

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