Danilo
Zolo
CHI DICE UMANITA’
Guerra, diritto e ordine globale.
Dalla
quarta di copertina:
“Chi
dice umanità cerca di ingannarti”: la massima di Proudhon è proposta
da Danilo Zolo come chiave di lettura della “guerra umanitaria” che
19 paesi della Nato, inclusa l’Italia, hanno condotto contro la
Repubblica Jugoslava nella primavera del 1999. L’autore ricostruisce
con freddezza analitica le motivazioni che hanno spinto le potenze
atlantiche ad usare la forza nei Balcani. E tenta di individuare gli
effetti che la straordinaria dimostrazione di potenza offerta
dall’Occidente ha avuto sugli equilibri politici del pianeta. Da
questi effetti non dipende – sostiene Zolo – soltanto il futuro dei
Balcani: dipendono anche l’assetto del diritto internazionale, il
ruolo delle Nazioni Unite e il destino dell’Europa.
L’ordinamento
giuridico internazionale rischia di regredire a un livello primitivo,
restituendo agli Stati un assoluto ius ad bellum. Le Nazioni
Unite tendono ad essere spogliate della loro funzione più rilevante –
controllare e ridurre l’uso della forza internazionale – per essere
confinate a compiti di pura ratifica di decisioni prese altrove. Il
processo di integrazione politica dell’Europa viene subordinato alle
esigenze dell’egemonismo unilaterale degli Stati Uniti. E sullo sfondo
si delineano le crescenti turbolenze indotte dai processi dai processi
di informatizzazione e globalizzazione.
Un'interpretazione
della "guerra umanitaria" condotta dalla Nato contro la
Repubblica federale jugoslava nella primavera del 1999, nel tentativo di
capirne le ragioni e individuarne le conseguenze. L'autore ricostruisce
le motivazioni che hanno spinto le potenze atlantiche a usare la forza
nei Balcani. E tenta di individuare gli effetti che la straordinaria
dimostrazione di potenza offerta dall'Occidente ha avuto sugli equilibri
politici del pianeta. L'ordinamento politico internazionale rischia di
regredire a un livello primitivo; le Nazioni Unite tendono a essere
spogliate della loro funzione di controllo dell'uso della forza; il
processo di integrazione politica dell'Europa è subordinato
all'egemonismo statunitense.