Bianca Gandolfo, il mare
Ulisse di Umberto Saba |
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Nella mia giovinezza ho navigatolungo le coste dalmate. Isolottia fior d’onda emergevano, ove raroun uccello sostava intento a prede,coperti d’alghe, scivolosi, al solebelli come smeraldi. Quando l’altamarea e la notte li annullava, velesottovento sbandavano più al largo,per fuggirne l’insidia. Oggi il mio regnoè quella terra di nessuno. Il portoaccende ad altri i suoi lumi; me al largosospinge ancora il non domato spirito,e della vita il doloroso amore. |