Bianca Gandolfo

Bianca Gandolfo, i gabbiani

Gabbiani

Non so dove i gabbiani abbiano il nido,
ove trovino pace.
Io son come loro
in perpetuo volo.

La vita la sfioro
com’essi l’acqua ad acciuffare il cibo.

E come forse anch’essi amo la quiete,
la gran quiete marina,
ma il mio destino è vivere
balenando in burrasca.

(Vincenzo Cardarelli 1887-1959)

 

Gabbiani, tra mare e cielo

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I GABBIANI sono gli uccelli forse più noti e comuni dei nostri litorali: li si può vedere mentre in picchiata sfiorano l'acqua risalendo con qualcosa nel becco, o mentre seguono le navi sperando in qualche avanzo, o mentre si riposano sull'acqua galleggiando così leggeri da sembrare ochette di plastica.
Sono uccelli onnivori e "di bocca buona": voraci e frugali, i gabbiani hanno saputo conquistarsi una nicchia ecologica di notevole importanza e grandezza. In questo viene loro in aiuto anche un notevole ingegno, che insieme alla curiosità li spinge ad assaggiare qualsiasi cosa sembri commestibile e ad allargare così sempre di più le componenti della loro dieta.
Non temono affatto il contatto con l'uomo, con il quale convivono ormai tranquillamente in molte città costiere o attraversate dai fiumi (che risalgono per centinaia di chilometri senza esitazione: nella pianura Padana si trovano gabbiani lungo il Po fino in Piemonte). Da qui non esitano poi ad allargare il loro areale di caccia ai campi coltivati, arrivando a contendere il cibo agli uccelli dei coltivi e perfino alle temibili cornacchie.
La loro adattabilità è favorita anche dalla particolare forma del becco, che è lungo e robusto, simile a quello dei rapaci, ma provvisto all'estremità di un piccolo uncino. Un becco così, che rispetto al tipo di prede si potrebbe definire "universale", permette ai gabbiani non solo di afferrare e trattenere prede viscide (i pesci piccoli vengono inghiottiti così come sono, sfruttando la lunghezza del becco), ma anche di smembrare a pezzi il cibo.
Le ali snelle e appuntite consentono di sfruttare per ore le correnti d'aria; quando volano i gabbiani hanno un battito d'ala lento e monotono. Sul terreno camminano con facilità e si tuffano nuotando egregiamente.
Il nido è sommario, quasi solo una conchetta tra l'erba o i cespugli; le uova (2-3 per 1-2 covate all'anno) sono molto mimetiche, chiare punteggiate di scuro e dello stesso colore è il piumino dei pulcini, che sono molto abili fin da piccolissimi ad uscire dal nido e a nascondersi tra le piante all'avvicinarsi di qualche elemento di disturbo.
Finita la stagione riproduttiva i giovani e gli adulti si riuniscono in grandi branchi e scorrazzano per le campagne, nelle discariche dei centri urbani lagunari durante il giorno per tornare all'imbrunire ai dormitori delle barene.
Il GABBIANO COMUNE (Larus ridibundus)
Il GABBIANO REALE (Larus argentatus)
Il GABBIANO CORALLINO (Larus melanocephalus)
Il GABBIANO CORSO (Larus audouini)