Minerbio: BASSA BOLOGNESE
Forza Italia è contraria alla costruzione della centrale della
Seabo e accusa l'amministrazione di scarsa informazione sulla
vicenda. Anche il consigliere regionale forzista dell'Emilia-Romagna
Ubaldo Salomoni sospetta ambiguità
nel comportamento degli amministratori comunali, provinciali e
regionali del centro-sinistra, i quali scaricarebbero le
responsabilità sul Governo, quando in realtà la responsabilità
della sua costruzione è solo loro. Anche a Sala Bolognese si
prospetta una centrale a biomasse. |
da Il
Resto del Carlino del 24/09/2002
La centrale infiamma la rivolta
Sulle centrali termoelettriche la guerra fredda è appena cominciata. E ora c'è chi vede nel dietrofront di Bentivoglio e dei comuni vicini, che hanno chiuso le porte in faccia alla multinazionale Mirant, una mossa studiata a tavolino per tirare la volata a Seabo, che nel frattempo sta progettando la costruzione di un impianto da 800 megawatt a Minerbio. Ma in paese c'è già aria di rivolta e stanno nascendo comitati di protesta. Forza Italia dice no alla centrale e accusa l'amministrazione di scarsa informazione sulla vicenda. «Nella zona prescelta, l'area del Pratogrande — attacca il coordinatore degli azzurri, Gian Luca Dal Monte (foto a destra) —, ci sono già uno zuccherificio, diverse porcilaie e vi transitano i camion diretti alla discarica di Baricella. La costruzione di un simile impianto — continua — necessita di un metanodotto per la sua alimentazione, di elettrodotti per il trasferimento dell'energia e dovrà essere previsto l'approvvigionamento di acqua. Quell'area, inoltre, è a rischio alluvione». La centrale, fortemente inquinante, per Forza Italia avrebbe un impatto devastante. «Occorre massima trasparenza sull'operazione — incalza Dal Monte —, in mancanza di risposte esaurienti, il nostro parere non può che essere negativo e il silenzio dell'amministrazione ci preoccupa. Non vorremmo trovarci davanti al fatto compiuto».
Dal Monte, in particolare, punta l'indice contro alcune recenti affermazioni del sindaco
Simoni: «La presenza di Seabo è una garanzia». E ancora: «Come eventuale contropartita pensiamo a un forte sconto sull'energia elettrica per le aziende della zona». «Ritengo che un sindaco — dice l'esponente forzista — dovrebbe anteporre la sicurezza e la salute dei cittadini alla ricerca di vantaggi economici».
«Con Seabo abbiamo avuto soltanto un incontro, lo scorso giugno — replica il vicesindaco Giovanni Zucchini (foto a sinistra) —, ma non siamo ancora in possesso di tutta la documentazione che il sindaco s'è affrettato a richiedere all'azienda. E senza elementi concreti in mano non è possibile fare informazione. Anche noi, sulla vicenda, vogliamo vederci chiaro. Appena avremo in mano i documenti — aggiunge Zucchini — faremo incontri con la cittadinanza per acquisirne i pareri».
Intanto anche a Sala Bolognese sarebbe in progetto la costruzione di una centrale elettrica. Non alimentata a metano, come nelle ipotesi di Bentivoglio e Minerbio, ma a biomasse: un maxiforno che bruciando legna ricava vapore acqueo da cui derivare l'energia.
di Lorenzo Priviato
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