La Storia
Chi è l'OT?
La terapia occupazionale, pur se dal
1917 è riconosciuta dal punto di vista tecnico/scientifico/professionale,
nel nostro Paese è ancora considerata una “novità”
ma ha origini ben più profonde e radicate sia In Italia e soprattutto
nel resto del mondo. Nell’antichità cinesi,persiani,aztechi,greci,
si servivano di danza, musica,giardinaggio,esercizi fisici come forme
di occupazione attiva e passiva che davano giovamento e aiutavano il
superamento delle malattie.
Galeno e Ippocrate esortavano a tenere conto della globalità
della persona.
Nel 1800 Pinel, psichiatra e psicoterapeuta,scrive “Il trattamento
morale” nel quale afferma che le malattie psichiatriche sono dovute
allo stress della vita quotidiana e che l’attività fa bene
alla salute perché riporta il paziente ad una partecipazione
attiva e soddisfacente nella società. Uomo = tende spontaneamente
all’attività- Lavoro = modo naturale per ripristinare la
funzione.
Durante la 1° guerra mondiale notevole incremento e utilizzo della
terapia occupazionale per le menomazioni fisiche dovute alla guerra.
In Inghilterra grazie a uno studio sui mutilati perviene che impegnando
il paziente in attività questi guarisce più velocemente
(lavoro=terapia).
Nel 1915 a Chicago nasce la prima scuola per terapisti occupazionali
fondata da un’assistente sociale. Nel 1917 dopo varie nominazioni
come lavoro terapia,trattamento morale, sotto il nome di ERGOTERAPIA
nasce la terapia occupazionale e l’associaziozione americana terapisti
occupazionali.
Nel 1935 l’American Medical Association riconosce ufficialmente
le linee essenziali e gli orientamenti della terapia occupazionale.
Nel 1952 nasce la Federazione Mondiale Terapisti Occupazionali (WFOT)
Nel 1986 nasce in Europa la COTEC, un’associazione che ha il compito
di uniformare i processi di valutazione per costruire un linguaggio
comune fra le varie scuole. Nel 1995 nasce l’ENOTHE che si occupa
della produzione di profili standard di studio per i terapisti occupazionali.
In Italia solo nei primi anni ’70 nascono i primi corsi per terapisti
occupazionali che hanno un percorso di studi comune ai fisioterapisti
e logopedisti.
Nel 1977 nasce l’associazione italiana terapisti occupazionali.
Nei primi anni ’80 nascono le prime scuole private di terapia
occupaizonale. Nel 1997 il riconoscimento della terapia occupazionale
con profilo professionale DM 136/97. Nasce quindi la figura professionale
del terapista occupazionale definito come “un operatore sanitario
che opera nell’ambito della cura,prevenzione e riabilitazione
dei soggetti affetti da malattie e disordini fisici, psichici sia come
disabilità temporanee che permanenti utilizzando attività
espressive, ludiche,manuali, rappresentative della vita quotidiana.
Egli, su prescrizione medica, effettua la valutazione funzionale e psicologica
ed elabora anche in equipe il programma riabilitativo volto al superamento
dei bisogni del disabile e il suo avviamento verso l’autonomia
e il suo reinserimento in società,partecipa alla scelta e all’ideazione
di ausili e ortesi, propone modifiche dell’ambiente di vita del
paziente, per poter raggiungere il massimo livello di autonomia, verifica
risultati raggiunti in relazione al programma riabilitativo,svolge attività
di studio e ricerca,contribuisce alla formazione personale,svolge la
professione in strutture pubbliche o private,in regime indipendente
o libero professionale”.
La legge 251/00 disciplina distintamente le professioni sanitarie dividendole
in: tecniche,infermieristiche,della riabilitazione,della prevenzione
annoverando la terapia occupazionale come professione sanitaria riabilitativa.
Nel 2001 nasce il corso di terapia occupazionale a livello universitario
(DM 2/4/01) quindi la Terapia Occupazionale diventa a tutti gli effetti
un Corso di Laurea Triennale facenti parte della facoltà di Medicina
e Chirurgia.