Pagina precedente
                       SOMMARIO


Atrioplanaria morisii
Tana di S. Luigi - foto: E. Lana



La nascita ufficiale della biospeleologia moderna coincide convenzionalmente con la scoperta del primo insetto specializzato, il Leptodirus hohenwarti, nel 1831, da parte del naturalista austriaco Franz von Hohenwart. Ma il termine "Biospeleologia" o "Biospeologia" è stato coniato solo all'inizio del '900 e poi ridefinito da molti studiosi durante tutto il secolo.
Una definizione attuale di Biospeleologia potrebbe essere la seguente: "insieme di studi riguardanti gli organismi viventi negli ambienti sotterranei, sia nelle grotte che nelle intercapedini delle rocce, con definizione della loro ecologia, biologia ed identificazione sistematica.".
Gli organismi che vivono in grotta sono generalmente Insetti ed altri Artropodi, come i Diplopodi, (comunemente conosciuti come "centopiedi", i Chilopodi, chiamati "millepiedi" e gli Aracnidi (scorpioni, pseudoscorpioni, opilioni, ragni, acari); non dobbiamo poi dimenticare i pipistrelli che hanno un ruolo importante nel portare sostanze organiche dall'esterno che vengono poi usate dai veri abitatori dell'ambiente cavernicolo (organismi troglobi).
L'ambiente sotterraneo è molto "estremo" ed i suoi fattori ambientali si possono riassumere con l'assenza di luce,

Niphargus cfr. stygius
Tana di Morbello - foto: E. Lana


Pseudoblothrus ellingseni
Buco di Napoleone - foto: E. Lana



la temperatura costante durante tutto l'anno, l'umidità molto elevata.
Questo, insieme alla scarsità di cibo, ha portato alla specializzazione degli organismi che vi vivono con perdita degli occhi (che non servono al buio, anoftalmia), depigmentazione (molti artropodi cavernicoli sono bianchi o comunque di colori chiari), allungamento delle appendici (le zampe e le antenne lunghe ed assottigliate servono per sondare l'ambiente, così come anche le setole sensoriali molto sviluppate) e particolari adattamenti fisiologici e del ciclo biologico (alcuni organismi specializzati muoiono alla luce o per piccole variazioni di umidità e depongono uova molto grosse da cui nascono larve a sviluppo rapido, mentre gli adulti vivono molto più a lungo di altri animali simili viventi all'esterno).


Speleomantes strinatii
Grotta del Bandito - foto: E. Lana



Primo piano di Speleomantes strinatii
Sotterranei di Vernante - foto: E. Lana




pagina successiva


Sito_Piemonte_Parchi

 

Sito_Associazione_Gruppi_Speleologici_Piemontesi

 

Sito_Biospeleologia_del_Piemonte


Webmaster:  Enrico "Baboia" Lana