Biospeleologia
Enrico Lana e Tiziano Pascutto
In tempi preistorici l'uomo trovò rifugio nelle grotte per sfuggire alle avversità del mondo esterno; ci sono giunte testimonianze di questo periodo sotto forma di dipinti ed incisioni, con sagome di animali che erano oggetto di caccia, che ornano le pareti di alcune caverne.
In particolare, ci è giunta una incisione su osso di bisonte, databile a ca. 12.500 anni fa, e ritrovata nei Pirenei in Francia, nella "Grotte des Trois Frères", che rappresenta una cavalletta di grotta, molto simile alle Dolichopoda che popolano le grotte di gran parte dell'arco alpino occidentale del Piemonte.
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Possiamo considerare questo antico artista come il primo biospeleologo della storia, anche se, probabilmente, come anche i bisonti rappresentati in altre pitture, la cavalletta troglofila faceva semplicemente parte della sua dieta.
Polydesmus troglobius Grotta di Bossea foto: E. Lana
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