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                       SOMMARIO


Appartengono ai sistemi morfogenetici periglaciali, la neve infatti ricopre per oltre 6 mesi il suolo, ed in alcune zone si conserva per quasi tutto l'anno. La vegetazione, molto scarsa, appartenente alla serie alpina su calcare e a raggruppamenti specializzati del piano alpino (vallette nivali, depressioni fresche o conche un po' acquitrinose, laghetti), e limitata per lo più alle forme tipiche dei pascoli d'alta montagna, delle rupi, dei detriti di falda, delle morene. La morfologia superficiale è caratterizzata da conche glacio-carsiche, vasti bacini chiusi, situati soprattutto nei circhi glaciali legati sia all'erosione glaciale che al carsismo. Sono pure presenti altopiani assorbenti, talora disposti in serie, valloni chiusi generalmente allungati, con direzione parallela alle discontinuità tettoniche, del tutto privi di idrologia superficiale. Le macroforme più tipiche sono rappresentate da doline di ogni dimensione (in genere prevalgono quelle di dissoluzione), da pozzi a neve ed inghiottitoi. Le serie calcaree sono caratterizzate da numerosi litotipi quali calcari, calcari dolomitici, calcari arenacei-marnosi, dolomie, e presentano forme varie secondo le litologie presenti. Nei calcari più puri, massicci, sono abbondanti le microforme di dissoluzione superficiale quali lapiaz, solchi, meandri, vaschette, mentre i litotipi maggiormente fratturati sono soggetti a rapida modificazione dovute alla sensibilità delle rocce nei confronti del gelo, ed a una conseguente mancanza delle forme di corrosione. I calcari arenacei e marnosi, impuri, danno luogo, con il loro residuo


insolubile, alla formazione di suoli maturi e umiferi che si inerbiscono, con piccoli solchi idrici solitamente asciutti. Come schema morfologico generale si distinguono delle vaste zone di assorbimento a ripiani e modellamento carsico-glaciale, seguite da scoscese pareti a ripidi pendii, alla base delle quali sono localizzate le risorgenze principali. L'assorbimento delle acque è molto rapido, disperso, il drenaggio in profondità segue generalmente percorsi verticali, fino a raggiungere il livello di base locale posto generalmente centinaia di metri più in basso. La situazione geologico-strutturale condiziona l'intera circolazione delle acque, organizzata in genere in importanti sistemi che drenano vasti settori. Le risorgenze sono quindi caratterizzate da portate elevate con regimi però molto variabili, a causa dell'alto indice di incarsimento. Le aree più rappresentative ed importanti sono localizzate nei settori sud occidentali del Piemonte. Lungo gli spartiacque Varaita-Maira, Stura-Maira-Grana, il paesaggio carsico a caratterizzato da vasti bacini chiusi, assenza di microforme di corrosione ed inghiottitoi, piu frequenti sono le doline di dissoluzione. Nelle Alpi Liguri, massiccio del Marguareis-Mongioie, i fenomeni carsici assumono una intensità eccezionale. La morfologia superficiale presenta vaste aree di rocce nude a forme miste carsico-glaciali. Numerose cavità decapitate dall'esarazione glaciale o con accumuli morenici testimoniano la presenza di un carsismo assai sviluppato già in epoca perlomeno prewürmiana. Le forme attuali sono costituite da campi solcati e



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