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MERITI OTTENUTI CON IL LAVORO
Non ho mai tollerato chi, per rispondere ad una provocazione politica, reagisce in malo modo offendendo la dignità della persona che gli sta di fronte, specialmente in ambito politico. Le accuse sul piano personale, le offese gratuite e le manie da vittimismo non mi hanno mai entusiasmato. Evidentemente però, nella nostra ridente cittadina, qualcuno non si fa assolutamente scrupoli e si diverte a insultare e a screditare chiunque gli capiti davanti, dall’alto della loro “immane saccenza” e “inarrivabile saggezza”. Qualcuno che, evidentemente, non avendo mai fatto politica attiva, ritiene che gettando fango sui propri oppositori, riesca ad ottenere elogi ed attenzione da parte dell’opinione pubblica. Alle stupide offese Azione Giovani Crotone risponde
con i fatti. Risponde con la militanza attiva. Risponde con le numerose
iniziative intraprese e portate a termine dalla nostra comunità militante.
Risponde con i numerosi volantinaggi fatti nelle piazze della nostra città
e nelle scuole. Risponde con i numerosi comunicati stampa pubblicati
costantemente dalle testate giornalistiche locali. Risponde con i convegni
organizzati in questi ultimi mesi. Risponde con i manifesti affissi per le
vie della nostra amata città. E soprattutto risponde con la voglia di fare, con la
voglia di cambiare il mondo che ci circonda, con il senso di appartenenza,
con la militanza, con la politica fatta nelle strade, con la goliardia che
ci ha da sempre contraddistinto. Azione Giovani Crotone ha fatto tutto questo grazie
all’impegno costante di tutti i suoi militanti, iniziando dal ragazzino di
12 anni, affacciatosi per la prima volta in un ambiente politico giovanile e
subito entusiasmato nella realizzazione del volantino particolare o di una
manifestazione, e finendo agli iscritti più navigati, che grazie alla loro
esperienza hanno reso possibile la crescita umana e politica di questa
comunità. Ma soprattutto va ricordato l’impegno e la passione
di una persona che prima ancora di essere uno dei nostri dirigenti più
importanti, è un militante attivo ed esemplare: in parole povere è uno di
noi. Soltanto questa particolarità dimostra pienamente
che il posto che Gianfranco occupa egregiamente, non gli è arrivato per
intercessione divina o grazie ad una raccomandazione. Tutto quello che ha,
così come il nostro rispetto e la nostra fedeltà nei suoi confronti, li ha
ottenuti grazie al lavoro costante, alla militanza attiva, alla sua
preparazione culturale, alla dialettica eccellente. Una persona capace e brillante, carismatica e
sincera: praticamente un leader. E definire Gianfranco “figlio di un cognome” mi
sembra alquanto ignobile e sconsiderato, soprattutto considerando che
nell’ambiente di provenienza di quella lettera insulsa, pubblicata qualche
giorno fa sulle pagine di questo giornale, non mi sembra proprio che non ci
sia nessun figlio di qualche “personaggio illustre”….o forse mi
sbaglio? Potrei cadere nella stupida retorica attaccando la
sinistra giovanile su svariati punti, ma non me la sento di abbassarmi al
loro stesso livello. Io, così come l’ambiente che rappresento,
intendiamo la politica come una forza propositiva, come un impegno a
cambiare e a crescere….non passiamo di certo le giornate a farci le seghe
mentali su come riuscire a rispondere nella maniera più volgare possibile
ai nostri sedicenti avversari politici (e poi, che gusto c’è a sparare
sulla croce rossa???). Voglio solo credere che quanto ho letto in quella
lettera sia solo frutto di alcune menti bacate che di politica non hanno
capito veramente nulla, e che gli iscritti alla sg con un minimo di cervello
prendano ufficialmente le distanze da un comunicato così povero di stile e
così drammaticamente volgare. La politica giovanile dovrebbe essere un motivo di
confronto e di dibattito costruttivo, non una discussione da osteria….e
gli attacchi personali e le offese gratuite non centrano assolutamente nulla
con la purezza e la spensieratezza che dovrebbe caratterizzare una ambiente
giovanile, anche se parte integrante di un partito politico. Le nostre forze, le nostre energie, dovrebbero essere
rivolte al miglioramento di tutto ciò che ci sta intorno, non alla velenosa
e inconcludente polemica verso una persona che comunque ha sempre mantenuto
un certo stile nei dibattiti con i suoi interlocutori e con i suoi
avversari. Intendo chiudere, almeno personalmente, questa
polemica inutile e dedicarmi a qualcosa di più costruttivo che non sia il
dover rispondere alle accuse infamanti di qualche ragazzino con i complessi
di inferiorità nei confronti di una comunità sicuramente migliore della
loro e di un leader che non potranno mai avere.
Daniele Caroleo
Il Presidente del Circolo di A.G.
“Sergio Ramelli” di
Crotone
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