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Egr.
Direttore, è
con molta amarezza che, oggi, scrivo questa lettera. Appena
una settimana fa, la città di Crotone ha assistito, festeggiante,
all’inaugurazione del nuovo lungomare. Un salto di qualità per la
nostra cittadina, finalmente un luogo di socialità e aggregazione
realizzato da chi, in questi anni di governo, ha, quotidianamente,
dimostrato il suo amore verso Crotone ed i crotonesi. Quel
lungomare che doveva essere il nostro fiore all’occhiello, il nostro
orgoglio, è stato trasformato in pochi giorni nel solito scempio
crotonese, non uno scempio materiale ma culturale ed ideale. Provate la
mattina a fare una passeggiata sul lungomare, magari fermandovi
ad uno dei numerosi locali a bere qualcosa, seduto sotto un
ombrellone, provate la mattina ad accarezzare solo per un attimo un
momento di pace, al fresco, sorseggiando una bibita, magari anche in
compagnia di una bella ragazza. Provate a sognare tutto ciò, ma purtroppo
sarete bruscamente svegliati da uno scooter che vi sfreccia affianco o da
una macchina che attraversa tranquillamente “la
passeggiata crotonese”, perché deve andare a scaricare la spesa e
deve parcheggiare sotto casa. Oppure
troverete le macchine parcheggiate di fronte un ristorante, tra i giovani
alberelli, perché dopo mangiato uno è troppo appesantito per fare cento
metri a piedi. Morale
della favola, uno va sul lungomare per distendersi, rilassarsi e respirare
aria buona ed invece è costretto ad assistere allo stesso panorama e
respirare gli stessi odori che trova tranquillamente sul corso o sotto
casa propria. Probabilmente
il nostro Sindaco ha sbagliato tutto, perché abbellire il lungomare se
poi ai crotonesi serve solo come strada? Bastava lasciarlo come prima,
magari adeguare qualcosina, senza spendere tutti questi soldi. Perché
creare un luogo di socializzazione se poi quando si passeggia si rischia
di essere investiti da motorini che corrono tranquillamente come se il
lungomare fosse loro, oppure si corre il pericolo di essere preso a male
parole da qualche abitante a cui la nostra presenza da fastidio perché
l’unica ragione della propria vita è riuscire a parcheggiare sotto il
proprio balcone? Quando
ho cominciato a fare politica, uno dei primi insegnamenti è stato quello
di non prendere mai posizioni molto forti, perché ci si crea dei nemici,
onestamente un insegnamento che non ho mai seguito, soprattutto questa
volta. Troppa
l’amarezza nel sentirsi defraudato del meraviglioso regalo che Pasquale
Senatore ha voluto donare alla città, troppa l’amarezza nel constatare
che per cambiare la mentalità dei crotonesi non potremo usufruire ne di
un progetto Urban, ne di un contratto di quartiere. Forse era meglio fare
come la nostra giunta provinciale, una sola opera in tutti questi anni,
l’illuminazione della strada per Capo Colonna, fuori dalla città in
modo tale da non disturbare nessuno, forse solo le coppiette che ora non
possono più usufruire dei meravigliosi belvedere, al buoi e sotto le
stelle, presenti su quella strada. Caro
Sindaco abbiamo cambiato il volto di questa nostra meravigliosa città,
ora però abbiamo davanti la sfida più difficile, cambiare la mentalità
dei suoi abitanti. Il
Coordinatore Regionale Gianfranco Turino
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