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Egr. Direttore leggo
con raccapriccio il comunicato di solidarietà all’on. Gaetani scritto
dal senatore Iovene, che, dimentico del proprio ruolo istituzionale, si
erge a investigatore e giudice implacabile, come se di toghe rosse questa
nazione non fosse già piena. Il Senatore Novene ha già scoperto i vili
codardi che hanno commesso lo spregevole attentato nei confronti della
Federazione dei DS a Crotone. Chi
sono stati? Ma elementare Watson: i Fascisti. Ed
il mandante? Ancora più elementare Watson: il Sindaco di Crotone, che con
l’inaugurazione del Gladio ha risvegliato i sopiti ribelli della
Repubblica di Salò. Il
tutto meriterebbe una sana risata, se non fosse che, proprio questi
atteggiamenti irresponsabili non fanno altro che aumentare la tensione che
è già, a causa dell’ignobile gesto ai danni dei DS, molto elevata. La
classica benzina sul fuoco. Vorrei
ricordare al senatore Iovene, che quei ragazzi, che hanno salutato
l’inaugurazione del monumento alla pacificazione cantando l’Inno
d’Italia, sono stati tra i primi ad esprimere solidarietà nei confronti
dei Democratici di sinistra a della sinistra Giovanile, e a condannare la
miseria morale di chi si abbassa ad un gesto così ripugnante. Le
chiedo, caro Senatore, con quali criteri, ma, soprattutto, con quali prove
lei riesca ad attribuire l’accaduto alla Destra. Chiedo, inoltre, alla
polizia di convocare in Questura, immediatamente, il Senatore Iovene per
ascoltarlo come persona informata dei fatti. Se
invece, come penso, le sue sono solo congetture, allora la invitiamo a
chiudersi in un dignitoso silenzio, sicuramente meno nocivo delle sue
parole. Vede,
caro Senatore, la Destra e soprattutto la giovane Destra, è una cosa
seria. La nostra storia è segnata dai tanti ragazzi che negli anni ’70
hanno perso la vita caduti sotto il piombo del suo antifascismo. Abbiamo
pagato in prima persona gli insegnamenti dei maestri di antifascismo, che,
come lei oggi, con troppa facilità additavano il nemico da sconfiggere. Ci
aiuti a riportare il dibattito politico sui programmi e progetti, che lo
scontro sia di idee e non di piazza. Queste sono le parole che mi sarei
aspettato da un Senatore della Repubblica. Ma non sempre le attese vengono
poi soddisfatte. Apprendo,
inoltre, della sua disponibilità per iniziative parlamentari. Bene, non
so se l’on. Gaetani le ha gia rivolto delle richieste, ma potrebbe farne
una per tutti noi: si dimetta. Il
Coordinatore Regionale
Gianfranco Turino
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