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Si punta a redigere un documento unitario. Intervento di Azione giovani
La protesta dei praticanti avvocati va avanti Indetta per oggi un'assemblea regionale

Non si fermano i praticanti avvocati nella protesta contro il decreto legge Castelli, che ha riformato radicalmente l'accesso alla professione forense, «calpestando ­ sostengono i praticanti ­ la dignità della classe forense».
Per il pomeriggio di oggi, a partire dalle 16,30, è stata organizzata un'assemblea di praticanti provenienti da tutta la regione. L'iniziativa si svolgerà nel palazzo di giustizia.
«L'obiettivo che si intende perseguire, attraverso i suggerimenti e le proposte dei partecipanti all'incontro, è quello ­ affermano i praticanti in un comunicato con il quale hanno annunciato l'assemblea di oggi ­ di creare un documento ufficiale comune e di organizzare una manifestazione che abbia carattere interregionale. L'importanza dell'incontro ­ aggiungono ­ scaturisce dalla necessità di tenere unita la categoria su argomenti che apparentemente riguardano solo i praticanti del Sud, ma che sostanzialmente incidono sugli interessi dell'intera avvocatura, precisando, però, che spetta a noi giovani praticanti essere i propulsori di iniziative volte a far decadere il suddetto decreto ed a proporre una riforma organica e ponderata dell'esame di avvocato». Riforma sì, insomma, ma non certamente le modifiche introdotte dal decreto Castelli. I praticanti avvocati crotonesi, dunque, spingono perché la presa di posizione contro il provvedimento voluto dal ministro sia corale, omogenea, con un documento che ne sancisca il carattere di unitarietà.
Intanto, anche Azione giovani si sta mobilitando per organizzare una manifestazione di protesta di fronte a tutti i tribunale d'Italia. In un comunicato diffuso ieri si sottolinea come Azione giovani «si sta adoperando a livello nazionale per evitare che il decreto Castelli venga convertito in legge con la consegna in commissione Giustizia dell'unico atto ufficiale in opposizione».

(Mercoledì 4 Giugno 2003)