SOLE

Il Sole è una stella classificata nella classe spettrale G2, corrispondente ad una temperatura superficiale di 5500-6000 gradi.

La sua età stimata è di circa 5 miliardi di anni, ed in proiezione la sua vita durerà per altrettanto tempo, fin quando, a causa dell'esaurimento del combustibile nucleare, si trasformerà dapprima in una gigante rossa quindi in una nana bianca, per raffreddarsi poi definitivamente.

La struttura interna del Sole presenta differenti zone, ognuna caratterizzata da un tipo di diversa attività.
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Nucleo: il nucleo è la zona in cui hanno luogo le reazioni termonucleari ed occupa il 20-25% del raggio solare. Qui l'idrogeno, a causa delle enormi temperature e pressioni, dà luogo a reazioni di fusione nucleare, che generano nuclei di elio. La temperatura in questa zona è di circa 15 milioni di gradi.
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Zona radiattiva: allontanandosi verso l'esterno si trova la cosiddetta zona radiattiva, la più estesa, che si spinge fino a circa 3/4 del raggio solare. Qui l'enorme energia, sprigionata nel nucleo dalle reazioni termonucleari, si trasmette sotto forma di radiazioni elettromagnetiche ad alta energia (raggi gamma, raggi X ed ultravioletti). L'energia non può propagarsi sotto forma di calore in quanto gli atomi, a causa delle temperature ancora superiori ai 2 milioni di gradi, sono fortemente ionizzati e quindi non in grado di trasmettere il calore per convezione. Le radiazioni ad alta energia vengono continuamente assorbite e riemesse da atomi ionizzati, perdendo progressivamente energia e trasformandosi in radiazioni luminose ed infrarosse. Questo processo richiede tempi molto lunghi, spesso superiori al milione di anni.
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Zona convettiva: continuando ad allontanarsi dal centro del Sole si trova poi la cosiddetta zona convettiva. Il progressivo calo della temperatura fa sì che gli atomi riacquistino almeno parzialmente i loro elettroni. A causa di ciò, l'energia emersa dalle zone più profonde del sole inizia a trasmettersi sotto forma di luce visibile e di calore. Nella zona convettiva si ha cioè la trasmissione di calore verso la superficie attraverso enormi colonne di gas che risalgono, mentre altre, che hanno ormai ceduto il loro calore verso l'esterno, ridiscendono in profondità. La dimensione delle cellule di convezione, è più grande nella zona più profonda, mentre in prossimità della superficie solare, la circolazione dei gas avviene in cellule molto più piccole, che danno luogo ad una granulazione superficiale, con piccole zone più luminose, dette grani di riso, che sono in continuo movimento.
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Fotosfera: la superficie solare è detta fotosfera e corrisponde al limite esterno del disco solare osservabile dalla Terra. La sua temperatura è di 5500-6000 °C, quindi estremamente inferiore a quella delle zone più interne del sole. La fotosfera presenta il fenomeno delle macchie solari, osservabili, con opportuna strumentazione, anche da Terra.

Le macchie solari sono zone che appaiono più scure in quanto hanno temperatura inferiore a quella del resto della fotosfera (circa 4000 gradi). Queste sono originate da complesse interazioni tra i gas ionizzati del sole ed il forte campo magnetico presentato dalla nostra stella. Attraverso le macchie è stato possibile notare la rotazione del sole su se stesso, in quanto anche queste formazioni si muovono in modo solidale alla superficie della stella. La vita di una macchia solare può durare da qualche giorno ad alcuni mesi. L'attività di queste ultime segue un andamento ciclico, che raggiunge un massimo ogni circa 11 anni, quando l'attività magnetica del sole in generale è al massimo. Le zone delle macchie sono spesso sede dei brillamenti solari, brevi ed improvvisi innalzamenti della luminosità, legati anch'essi al campo magnetico solare.
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Cromosfera: oltre la superficie del sole, si trova la cromosfera, così detta per il suo colore rosa acceso. Qui la materia è più rarefatta, ma estremamente turbolenta. Dalla cromosfera si sviluppano infatti le protuberanze, costituite da getti di gas incandescente che si innalzano come lingue di fuoco, fino a 300-400 mila Km. dalla superficie, muovendosi ad alta velocità. Ognuno di questi fenomeni può durare per tempi brevi oppure rimanere presente per qualche settimana. Dalla cromosfera si generano anche le spicule, che sono semplicemente fenomeni simili alle protuberanze, ma di portata notevolmente inferiore.
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Corona solare: l'ultima formazione solare, la più periferica è la corona, che presenta gas ionizzati molto rarefatti, ma a temperature (2 milioni di gradi) che superano in modo netto quelle della fotosfera. Ciò, che non è spiegabile attraverso le leggi secondo cui si trasmette il calore, pare dovuto ancora una volta all'effetto del potente campo magnetico solare sui gas presenti in questa zona. La corona presenta una forma frastagliata da cui si dipartono zone più estese che prendono il nome di pennacchi. Essa è visibile dalla Terra soltanto in occasione delle eclissi totali di sole. Da questa zona del sole si espande verso lo spazio esterno il cosiddetto vento solare, quell'insieme di particelle cariche che vengono emesse dalla nostra stella e che raggiungono anche il nostro pianeta, dando luogo tra l'altro al fenomeno delle aurore polari.

Moti del Sole: è possibile distinguerne essenzialmente tre: la rotazione intorno al proprio asse, la traslazione nello spazio e la rivoluzione intorno al centro della Via Lattea. La rotazione intorno al proprio asse viene compiuta in 25 giorni e 8 ore circa per le zone dell'equatore. Non essendo formato da materiale rigido, il sole ruota con velocità differente a seconda della latitudine. Le zone polari sono più lente, impiegando circa 34 giorni per compiere un giro. La traslazione è il moto che il sole, con tutto il suo sistema planetario, effettua verso un punto nella direzione della costellazione di Ercole, alla velocità di 19.4 Km/s.

La rivoluzione intorno al centro della galassia (da cui dista 25.000 anni-luce) è un moto che il sole effettua insieme a tutte le altre stelle. Un giro completo necessita un tempo molto lungo: 240 milioni di anni.

 

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