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Si è costituito ieri, 26/giugno/2001, in vista del prossimo G8 il coordinamento, "Lecce Social Forum", a cui aderiscono: ARCI-Nuova Associazione, Area della "Nuova Sinistra" DS-Lecce, Collettivo "Iqbal Masiq", Circolo "Fausto e Iaio" - Trepuzzi, COBAS-Scuola, Coordinamento SLAI-COBAS, Astragali, Koreja, SNUR-CGIL, CGIL, Giovani Verdi-Lecce, ARCIGAY-Lecce, Comitato per la difesa degli immigrati, CTM, Fondo Verri, Officina Zoè, Teatro Blitz, Partito della Rifondazione Comunista, Associazione S. Maria del Paradiso, Associazione Terre Lontane, UDU, UDS, Sinistra Giovanile-Lecce, Associazione Specimen, Associazione Donne della regione mediterranea, Partito dei Comunisti italiani, Verdi-Lecce, Comitato "No McDonald's", Associazione Socialismo 2000, la rivista L'Immaginazione.
Per adesioni, ulteriori informazioni e suggerimenti è possibile contattare:
Tale Coordinamento intende promuovere, anche in città, un duplice appuntamento di riflessione sui temi della globalizzazione neoliberista ed organizzare la partecipazione al Genoa Social Forum. Durante l'incontro è stato individuato come portavoce di "Lecce Social Forum" Umberto Manni.
Stefania Ventura e-mail: e.stefy@tiscalinet.it tel.: 0832/390753 cell.: 368/7616534 fax.: 0832/252091 - 336366 <lecce_social_forum> [>>]Associazioni aderenti al Lecce Social Forum
programma per il Lecce Social Forum 14/15 luglio 2001
Nella giornata di domenica 15 luglio si terrà il dibattito conclusivo:
Si parte dalla stazione di Lecce e si prevede l'arrivo alla stazione di Quarto. Il costo del biglietto (andata e ritorno) è di 35.000 lire. E' necessario acquistare il biglietto prima di arrivare in stazione. Per l'acquisto del biglietto (e per qualsiasi altra informazione: percorsi, alloggi o altro), rivolgersi a: Rifondazione Comunista: 0832/372072 339/5670015 - Verdi: 338/2398330.
CONTRO L'AUTORITARISMO DEL GOVERNO PER LE LIBERTÀ COSTITUZIONALI Dal 19 al 21 luglio a Genova un grande e variegato movimento ha gridato le ragioni di una umanità avvilita e mortificata da una globalizzazione dei mercati che, guidata da sfrenate politiche neoliberiste: La partecipazione è stata straordinaria superiore ad ogni aspettativa, nonostante i tentativi di alimentare una tensione sia nei giorni precedenti (la vecchia e sperimentata strategia delle bombe, accompagnata dalla blindatura della città), sia nella giornata del 20, in cui hanno fatto la comparsa i teppisti del "blocco nero", che hanno portato violenza e devastazione in diverse zone della città, per poi spostarsi indisturbati nelle piazze della protesta, dando il pretesto per una violentissima reazione delle forze di polizia, che ha visto per lo più, come bersaglio dei manganelli e dei lacrimogeni, inermi e pacifici cittadini e che è culminata nell'uccisione del giovane Carlo GIULIANI. Nonostante tutto ciò il 21 luglio circa trecentomila persone hanno sfilato in corteo a Genova, ed il copione del giorno prima si è ripetuto in forme assai più gravi, fino alla irruzione notturna di carabinieri e polizia nella sede del Genoa social forum, con un gran numero di feriti ed arrestati, la distruzione di arredi e computer e, soprattutto, l'accusa infamante di dare copertura ai violenti. Metodi di dittatura sudamericana che denunciano la netta svolta autoritaria del governo di centro destra e che fanno piazza pulita delle promesse di tutelare la sicurezza dei genovesi e dei manifestanti al pari di quella dei potenti e dei loro seguiti. Metodi che tradiscono la difficoltà di fronteggiare politicamente un gran movimento, maturo e consapevole, che sotto la sigla del Genoa social forum, ha riaggregato quanti (Associazioni ambientaliste e centri sociali, Rete di Lilliput e Cobas, FIOM e Associazioni cattoliche, Tute bianche ed Associazioni dei Migranti e tanti, tanti altri ancora) si riconoscono nella critica al neoliberismo. Metodi maldestri: quanta credibilità può avere un governo che, nella persona del ministro Ruggiero, pochi giorni fa ricercava spasmodicamente il dialogo con gli esponenti del Genoa social forum ed oggi, per bocca di Scajola e Berlusconi, dichiara che quegli esponenti sono in combutta con i mestatori del "blocco nero". In realtà il governo giocando, pesantemente, la carta dell'autoritarismo, cerca da un lato di screditare un movimento che ha fatto breccia nell'opinione pubblica, acquisendo in misura sempre maggiore, attenzione e consenso e dall'altro di intimidire i soggetti sociali, ed in primo luogo i sindacati "meno accomodanti" facendo capire che le piazze non sono più praticabili per le manifestazioni democratiche. Contro questo disegno autoritario e per la difesa delle libertà costituzionali è indispensabile organizzare una NUOVA RESISTENZA.
con il Patrocinio del Comune di San Cesario di Lecce presenta
incontro - dibattito
Dopo Genova: dalla globalizzazione dei profitti alla globalizzazione dei diritti
mercoledì 25 luglio ore 20:30Palazzo Ducale San Cesario
Interverranno:
Coordina
Il LECCE SOCIAL FORUM esprime profondo cordoglio per l'immane tragedia che ha colpito tantissime vittime innocenti a New York e Washington ed insieme la più netta e ferma condanna per il vile attentato terroristico, la cui totale assurdità è riscontrabile proprio nell'inutile sacrificio di tante vite umane. La condanna del terrorismo è anche la condanna di tutte le guerre che hanno insanguinato e continuano ad insanguinare tante parti del mondo, dall'Irak al Kossovo, alla Palestina, ecc. ed il rifiuto di ogni forma di violenza. Il LSF esprime, altresì, viva preoccupazione per i sentimenti di odio e di vendetta che stanno prendendo corpo dalla tragedia americana. Occorre arrestare la spirale di violenza e rigettare la logica della guerra. Qualsiasi azione di rappresaglia non farebbe altro che provocare altre vittime innocenti ed innescare reazioni a catena che produrrebbero uno scenario mondiale di morte e distruzione. Occorre individuare i colpevoli ed infliggere loro la dura e giusta punizione ma occorre tenere conto anche che le responsabilità, in questi casi, non sono solo dei mandanti e degli autori materiali ma anche di un sistema mondiale che genera disperazione. Occorre respingere le logiche guerrafondaie di chi vorrebbe oggi attraverso la NATO colpire indiscriminatamente popolazioni inermi o di chi punta alla criminalizzazione di quei popoli in lotta per la libertà. E' necessario, invece, avviare una riflessione seria e profonda sulle vere cause di questa situazione e sulle possibili soluzioni. Il LSF ritiene che un altro mondo sia possibile, un mondo dove alla militarizzazione dilagante ed alla xenofobia si contrapponga l'incontro fra le varie culture e civiltà, dove alla globalizzazione liberista si sostituisca l'estensione dei diritti, della libertà e della giustizia sociale, dove alla povertà della maggioranza si contrapponga la ridistribuzione del reddito. Il LSF stigmatizzando la scelta del pacifismo ad intermittenza di coloro che strumentalizzano demagogicamente anche tragedie di questa portata, invita tutti ad una seria riflessione sulla necessità di rilanciare l'irrinunciabile valore della pace e sull'opportunità di adoperarsi per la costruzione di un nuovo ordine mondiale che sia ampiamente gestito e condiviso e che si fondi sullo spirito di cooperazione tra i popoli. LECCE SOCIAL FORUM
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