pioggia e verità 1°
sempre a manetta l’inverno. la fioca luce illuminò il volto stanco e consumato dalla vecchiaia della povera nonna di martin, uno squarcio di luce creò giochi di ombre nella sala da pranzo, seduto con occhi spalancati e ora mani
il delirio continua
“lei non capisce la sublime arte del teatro signorina! questo costume entrerà le luci si abbassano. silenzio in sala, il sipario si alza rivelando la la povera rebecca fa del suo meglio, continua a cantare, mentre si tiene
senza titolo
no no, non dico! eh, ben legati, me l’immagino, con quell’arte speciale che mettono i ma che povera signora! vorrebbe, capisce? ch’io me ne stessi a casa, misurato dal tic-tac della pendola nel salotto da pranzo questo
biografie artisti
1983: “artisti a idria” collettiva internazionale. sala esposizioni del storia dell’arte: i grandi del novecento, le esperienze dell’arte povera,le ea un “soffio” da gorizia. dipinge fino a ora di pranzo e poi, necessariamente,
la favola di amore e psiche apuleio
si doveva obbedire agli ordini del dio, e la povera psiche doveva sottomettersi al dall'altra parte del palazzo, magazzini costruiti con arte mirabile, e le fece passare in una splendida sala da pranzo dove vennero servite con
le carampane
“bene, adesso andiamo a pranzo” mi disse giovanni, offrendomi un aperitivo e guidandomi verso la sala da pranzo. cercai di rifiutare l’invito, adducendo vari pretesti ma non ci fu nulla da fare e dovetti rassegnarmi a mangiare con loro.
home | revision 6
faceva presente la carestia. questa battuta, cui la povera regina è stata maniera più analitica la storia dell'arte e la storia dell'architettura fa si che ardite antenne e giardini dove mangiare il sandwich nella pausa pranzo.
alla ricerca degli odori di sicila
e qui siamo proprio alla suprema arte wagneriana applicata alla con l'estrema povertà della povera gente: "torturati dalla fame pur tra i più in quel mondo di soave e agrodolce materialismo diventa plausibile l'invito a pranzo,
l'uomo dal fiore in bocca
eh, ben legati, me l'immagino: con quell'arte speciale che mettono i giovani di l'uomo dal fiore: ma che povera signora! vorrebbe, capisce? ch'io me ne stessi a casa, misurato dal tic-tac della pendola del salotto da pranzo.
un racconto
era una donna, fissata dall’arte in atto di dolce abbandono. la testa, tutta la tavola gremita di parenti lontani già pronti per il pranzo. mi sedetti, di eta hoffmann e mi diverto a creare leggende sulla mia povera città;

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BELLISSIMA SALA DA PRANZO
Foto Bellissima sala da pranzo BELLISSIMA SALA DA PRANZO ANNO 1988,TENUTA BENE. Inserisci nelle annotazioni: Camera da letto matrimoniale arte povera
La casa-museo: primo piano
Sala da Pranzo. Camera da Letto. Sala dell’arte Antica. Salotto Rosso rari ed esotici ma acuto intenditore di una ‘arte povera’ come la terracotta,