Workshop Journal
II edizione
 
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Workshop Musica Contemporanea Termoli  21,26 luglio 2008

C'è un compositore che nel Novecento (seconda metà) è stato un rilevante punto di riferimento, per la musica contemporanea: Luciano Berio. Sia per i neofiti del genere, che per qualsiasi studente di composizione alle prese con lo studio della musica dal secondo dopoguerra in poi. Quale sia stato tutto il  contributo di questo grande compositore alla musica e all'ascolto di nuove sonorità e quale l'eredità che ha lasciato ai futuri compositori è cosa veramente impegnativa da affrontare. Ma è ciò che ha impeccabilmente fatto Patrizia Balestra. Certo è facilmente accettabile che in musica come nell'arte in generale, ci sia stata un'evoluzione  dello strumentario e dunque dell'apprezzamento generale dell'opera. Tuttavia non sempre questo progredire, nell'ultimo arco storico, è rimasto concentrico rispetto ad un ideale di ricezione nel quale tutti si riconoscevano. E' il caso della musica d'avanguardia, nella quale tuttavia Berio (ma non solo) trova un luogo eccentrico e singolare. E' stato molto interessante,ad esempio, conoscere le ragioni che lo hanno spinto a trattare in maniera sistematica e tenace, la tecnica degli strumenti, a carpire loro quasi i segreti del suono. La nascita delle sequenze (14) per strumento solista. Dal vivo abbiamo ascoltato quella per clarinetto eseguita da Angelo Di Giorgio.