Libri scritti da Arrigo Muscio |
INIMICA VIS 1) Custodi di
quella fede a cui le nazioni cristiane van debitrici del loro morale e civile
riscatto, Noi mancheremmo ad uno dei Nostri supremi doveri, se non levassimo
spesso e ben alto la voce contro l'empia guerra, onde si tenta, diletti
figli, rapirvi sì prezioso tesoro. Di questa guerra, ammaestrati ormai da
lunga e dolorosa esperienza, voi ben conoscete le terribili prove, e nel
vostro cuore di cattolici e di italiani altamente la deplorate. E veramente
si può essere italiani di nome e di affetto, e non risentirsi delle offese
che si fanno tuttodì a quelle divine credenze, che sono la più bella delle
nostre glorie, che dettero all'Italia il primato sulle altre nazioni ed a
Roma lo scettro spirituale del mondo: che sulle rovine del paganesimo e delle
barbarie fecero sorgere il mirabile edifizio della cristiana civiltà? Si può
essere di mente e di cuore cattolici e mirare con occhio asciutto in quella
terra medesima nel cui grembo l'adorabile nostro Redentore si degnò stabilire
la sede del suo regno, impugnate le sue dottrine, oltraggiato il suo culto,
combattuta la sua chiesa, osteggiato il suo Vicario, perdute tante anime
redente col suo Sangue, la porzione più eletta del suo gregge, un popolo
stato per ben diciannove secoli a lui sempre fedele, esposto ad un continuo e
presentissimo pericolo di apostatar dalla fede, e sospinto in una via di
errori e di vizi, di materiali miserie e di morale abiezione? Diretta ad un
tempo contro la patria celeste e la terrena, contro la religione dei nostri
padri e la civiltà trasmessaci con tanto splendore di scienze, lettere ed
arti da loro, la guerra di cui parliamo, voi la capite, diletti figli, è
doppiamente scellerata, e rea non meno di umanità offesa che di offesa
divinità. Ma d'onde essa muove principalmente se non da quella setta
massonica, della quale discorremmo a lungo nell'Enciclica Humanum genus del
20 aprile 1884 e nella più recente del 15 ottobre 1890 indirizzata ai
Vescovi, al Clero e al popolo d'Italia? Con queste due Lettere strappammo dal
viso della massoneria la maschera onde si velava agli occhi dei popoli, e la
mostrammo nella cruda sua deformità, nella sua tenebrosa e funestissima
azione. 2) Ci
restringiamo questa volta a considerarne i deplorevoli effetti rispetto all'Italia. Insinuatasi
infatti già da gran tempo sotto le speciose sembianze di società filantropica
e redentrice dei popoli[1],
nel nostro bel paese, e per via di congiure, corruttele e di violenze giunta
finalmente a dominare l'Italia e questa medesima Roma, a quanti disordini, a
quante sciagure non ha essa in poco più di sei lustri spalancata la via?[2] Mali grandi in
sì breve giro di tempo ha veduto e patito la patria nostra. La religione dei
nostri padri è stata fatta segno a persecuzioni di ogni sorta, col
satanico intento di sostituire al cristianesimo il naturalismo, al culto
della fede il culto della ragione, la morale così detta indipendente alla
morale cattolica, al progresso dello spirito quello della materia[3].
Alle sante massime e leggi del Vangelo si è osato contrapporre leggi e
massime che possono chiamarsi il codice della rivoluzione, e un insegnamento
ateo ed un verismo abbietto alla scuola, alla scienza, alle arti cristiane.
Invaso il tempio del Signore, si è dissipata con la confisca dei beni
ecclesiastici la massima parte del patrimonio necessario ai santi ministeri,
assottigliato con la leva dei chierici oltre i limiti dell'estremo bisogno il
numero dei sacri ministri. Se l'amministrazione dei sacramenti non fu potuta
impedire, si cerca però in tutti i modi d'introdurre e promuovere matrimoni,
e funerali civili. Se ancora non si riuscì a strappare affatto dalle mani
della Chiesa l'educazione della gioventù[4] ed il
governo degli istituti di carità, si mira sempre con sforzi perseveranti a
tutto laicizzare, che val quanto dire a cancellare da tutto l'impronta
cristiana. Se della stampa cattolica non si è potuto soffocare la voce, si
fece di tutto per screditarla ed avvilirla. 3) E pur di
osteggiare la religione cattolica, quali parzialità e contraddizioni! Si
chiusero monasteri e conventi; e si lasciano moltiplicare a lor grado logge
massoniche e covi settari[5].
Si proclamò il diritto di associazione: e la personalità giuridica, di cui
associazioni di ogni colore usano ed abusano, è negata ai religiosi sodalizi.
Si bandì la libertà dei culti e intanto odiose intolleranze e vessazioni si
riserbano proprio a quella che è la religione degli italiani, ed a cui perciò
dovrebbe assicurarsi rispetto e patrocinio sociale[6]. A tutela
della dignità e indipendenza del Papa si fecero proteste e promesse grandi; e
voi vedete a quali vilipendi venga quotidianamente fatta segno la Nostra
persona[7].
Qualsiasi specie di pubbliche manifestazioni trova libero il campo[8];
solamente or l'una or l'altra delle dimostrazioni cattoliche o è vietata o
disturbata[9].
S'incoraggiano nel seno della Chiesa scismi, apostasie, ribellioni ai
legittimi superiori[10];
i voti religiosi e segnatamente la religiosa ubbidienza si riprovano come
cose contrarie alla libertà e dignità umana: e intanto vivono impunite empie
congreghe, che legano con giuramenti nefandi i loro adepti, ed esigono anche
nel delitto ubbidienza cieca ed assoluta[11]. Senza esagerare
la potenza massonica attribuendo all'azione diretta e immediata di lei tutti
i mali che nell'ordine religioso presentemente ci travagliano, nei fatti che
abbiam ricordato e in molti altri che potremmo ricordare, si sente il suo
spirito; quello spirito che, nemico implacabile di Cristo e della Chiesa,
tenta tutte le vie, usa tutte le arti, si prevale di tutti i mezzi per rapire
alla Chiesa la sua figlia primogenita, a Cristo la nazione prediletta, sede
del suo Vicario in terra e centro della cattolica unità. L'influenza malefica
ed efficacissima di questo spirito sulle cose nostre non occorre oggi
congetturarla da pochi e fuggevoli indizi, nè argomentarla dalla serie dei
fatti che da trenta anni si succedono. Inorgoglita dai successi, la setta
stessa ha parlato alto e ci ha detto ciò che fece in passato, ciò che si
propone di fare in avvenire. Le pubbliche potestà, consapevoli o no, essa le
riguarda in sostanza come propri strumenti: il che vuol dire che della
persecuzione religiosa che ha tribolato e tribola l'Italia nostra, l'empia
setta mena vanto come di opera principalmente sua, di opera eseguita
spesso con altre mani, ma per modo immediato o mediato, diretto o indiretto,
di lusinga o di minaccia, di seduzione o di rivoluzione, ispirata, promossa,
incoraggiata, aiutata da lei. 4) Dalle rovine
religiose alle sociali brevissima è la via. Non più sollevato alle speranze e
agli amori celesti il cuore dell'uomo, capace e bisognoso dell'infinito,
gittasi con ardore insaziabile sui beni della terra: ed ecco necessariamente,
inevitabilmente una lotta perpetua di passioni avide di godere, di arricchire,
di salire e quindi una larga ed inesausta sorgente di rancori, di scissure,
di corruttele, di delitti. Nella nostra Italia morali e sociali disordini non
mancavano certo anche prima delle presenti vicende; ma che doloroso
spettacolo non ci porge essa i nostri dì. Nelle famiglie è assai menomato
quell'amoroso rispetto che forma le domestiche armonie; l'autorità paterna è
troppo sovente sconosciuta e dai figli e dai genitori[12]; i dissidi
sono frequenti, i divorzi non rari[13]. Nelle città
crescono ogni dì le discordie civili, le ire astiose tra i vari ordini della
cittadinanza, lo sfrenamento delle generazioni novelle che cresciute all'aura
di malintesa libertà non rispettano più nulla né in alto nè in basso[14],
gl'incitamenti al vizio, i delitti precoci, i pubblici scandali[15].
Lo Stato invece di star pago all'alto e nobilissimo ufficio di riconoscere,
tutelare, aiutare nella loro armoniosa universalità i divini e gli umani
diritti, si crede quasi arbitro di essi, e li disconosce o li restringe a
capriccio[16].
L'ordine sociale infine è generalmente scalzato nelle sue fondamenta. Libri e
giornali, scuole e cattedre, circoli e teatri, monumenti e discorsi politici,
fotografie e arti belle, tutto cospira a pervertire le menti e corrompere i
cuori. Intanto i popoli oppressi e ammiseriti fremono; le sette anarchiche si
agitano; le classi operaie levano il capo e vanno ad ingrossar le file del
socialismo, dell'anarchia; i caratteri si fiaccano, e tante anime non sapendo
più nè degnamente patire, nè virilmente redimersi dai patimenti, abbandonano
da se stesse, col suicidio, codardamente la vita. 5) Ecco i frutti
che a noi italiani ha recato la setta massonica. E dopo ciò essa ardisce di
venire innanzi magnificando le sue benemerenze verso l'Italia, e di dare a
Noi e a tutti coloro che, ascoltando la Nostra parola, rimangono fedeli a
Gesù Cristo, il calunnioso titolo di nemici della patria. Quali siano verso
la nostra penisola i meriti della rea setta, ormai, giova ripeterlo, lo
dicono i fatti. I fatti dicono che il patriottismo massonico non è che un
egoismo settario, bramoso di tutto dominare, signoreggiando gli Stati moderni
che nelle mani loro raccolgono ed accentrano tutto. I fatti dicono che, negl'intendimenti
della massoneria, i nomi d'indipendenza politica, di uguaglianza, di civiltà,
di progresso miravano ad agevolare nella patria nostra l'indipendenza
dell'uomo da Dio, la licenza dell'errore e del vizio, la lega di una fazione
a danno degli altri cittadini, l'arte dei fortunati del secolo di godersi più
agiatamente e deliziosamente la vita, il ritorno di un popolo redento col
divin sangue alle divisioni, alle corruttele, alle vergogne del paganesimo. 6) E non accade
meravigliarsi di ciò. Una setta che dopo diciannove secoli di cristiana
civiltà si sforza di abbattere la Chiesa cattolica, e di reciderne le divine
sorgenti; che, negatrice assoluta del soprannaturale, ripudia ogni
rivelazione, e tutti i mezzi di salute che la rivelazione ci addita; che pei
disegni e le opere sue fondasi unicamente e interamente sopra una natura
inferma e corrotta come è la nostra; tale setta non può essere altro che il
sommo dell'orgoglio, della cupidigia spoglia, la sensualità corrompe; e
quando queste tre concupiscenze giungono al grado estremo, le oppressioni,
gli spogliamenti, le corruttele seduttrici, via via allargandosi, prendono
dimensioni smisurate, diventano oppressione, spogliamento, fomite corruttore
di tutto un popolo. 7) Lasciate
dunque che, rivolgendo a voi la Nostra parola, vi additiamo la massoneria
come nemica ad un tempo di Dio, della Chiesa e della nostra patria.
Riconoscetela come tale praticamente una volta; e con tutte le armi, che
ragione, coscienza e fede vi pongono in mano, schermitevi da sì fiero nemico.
Niuno si lasci illudere dalle sue belle apparenze, niuno allettare dalle sue
promesse, sedurre dalle sue lusinghe, atterrire dalle sue minacce. Ricordatevi
che essenzialmente inconciliabili tra loro sono cristianesimo e massoneria;
sì che aggregarsi a questa è un far divorzio da quello. Tale
incompatibilità tra le due professioni di cattolico e di massone ormai,
diletti figli, non potete ignorarla: ve ne avvertirono apertamente i Nostri
Predecessori, e Noi per ugual modo ve ne ripetemmo altamente l'avviso. Coloro pertanto
che per somma disgrazia han dato il nome ad alcuna di queste società di
perdizione, sappiano che sono strettamente tenuti a separarsene, se non
vogliono restar divisi dalla comunione cristiana, e perdere l'anima loro nel
tempo e nell'eternità. Sappiano altresì i genitori[17],
gli educatori, i padroni e quanti han cura di altri, che obbligo rigoroso li
stringe d'impedire al possibile che entrino nella rea setta i loro soggetti,
o che, entrati, vi rimangano. 8) Preme poi, in
cosa di tanta importanza e dove la seduzione ai dì nostri è cosa facile, che
il cristiano si guardi dai primi passi, tema i più leggeri pericoli, eviti
ogni occasione, prenda le più sollecite precauzioni, usi insomma, secondo il
consiglio evangelico, pur serbando in cuore la semplicità della colomba,
tutta la prudenza del serpente. I padri e le madri di famiglia si
guardino dall'accogliere in casa e di ammettere all'intimità delle confidenze
domestiche persone ignote, o almeno quanto a religione non conosciute
abbastanza; procurino invece di accertarsi prima che sotto il manto
dell'amico, del maestro, del medico, o di altro benevolo non si celi un
astuto arruolatore della setta. Oh in quante famiglie il lupo penetrò in
veste d'agnello![18] (NDA: Ai
nostri giorni tale pericolo si presenta, diabolicamente, soprattutto con la
televisione. Questo moderno strumento, che proviene dalla scienza di
Dio, viene, per i nostri peccati, utilizzato sempre più frequentemente
dal demonio per insinuare all'interno delle famiglie, mediante programmi
spazzatura, ogni tipo di eresia e di inosservanza biblica. Mons. John Foley,
responsabile del ministero delle Comunicazioni sociali del Vaticano, ha
precisato: "La famiglia ha diritto a non essere aggredita in casa da
trasmissioni che potrebbero sconvolgere la vita della famiglia stessa o
minarne i valori. I punti di accusa sono sempre gli stessi: troppa violenza a
cui i bambini assistono senza difese, troppa pornografia, troppi messaggi che
distruggono il concetto di sesso come incontro sacro ed amorevole nell'ambito
vincolante del matrimonio". Un altro esponente del Vaticano ha detto:
"L'immoralità di questi racconti televisivi (es. telenovele) è
devastante perchè fa diventare morale, scontato, tutto ciò che fino ad
ieri era ritenuto immorale ed eccezionale. Al punto che chi conduce una vita
normale, con una famiglia normale ed una moglie sola, senza tendenze
particolari, finisce per sentirsi strano". "In pratica", ha
detto Vera Slepos, presidente della federazione degli psicologi italiani,
"Le telenovele sono diventate una specie di cultura di massa.
L'assorbimento capillare e quotidiano di una ideologia fatta solo di
conflitti, denaro, amori travagliati, suicidi, intrecci parentali
"malati", colpisce inevitabilmente l'immaginario culturale del
giovane che deve costruirsi una famiglia".) Bella cosa sono
le svariatissime società, che oggi in ogni ordine di sociale attinenza con
fecondità prodigiosa sorgono da per tutto[19]: società
operaie, di mutuo soccorso, di previdenza, di scienze, di lettere, di arti, e
simiglianti; e quando siano informate da buono spirito morale e religioso,
tornano certamente proficue e opportune. Ma poichè qui pure, anzi qui
specialmente è penetrato e penetra il veleno massonico, si abbiano per
generalmente sospette, e si evitino le società che, sottraendosi ad ogni
influsso religioso, possono facilmente essere dirette e dominate più o meno
da massoni, come quelle che, oltre a porgere aiuto alla setta, ne sono, può
dirsi, il semenzaio e il tirocinio. A società
filantropiche, di cui non ben conoscano la natura e lo scopo, non si
ascrivano facilmente le donne senza essersi prima consigliate con persone
sagge e sperimentate, giacchè passaporto alla merce massonica è spesso quella
ciarliera filantropia, contrapposta con tanta pompa alla carità cristiana. Con gente
sospetta di appartenere alla massoneria o a sodalizi ad essa aggregati
procuri ognuno di non aver amicizia o dimestichezza: dai loro frutti li
conosca e li fugga[20].
E non solo di coloro che, palesemente empi e libertini, portano in fronte il
carattere della setta, ma di quelli si eviti il tratto familiare, che si
occultano sotto la maschera di universale tolleranza, di rispetto a tutte le
religioni, di smania di voler conciliare le massime del Vangelo e le massime
della rivoluzione, Cristo e Belial, la Chiesa di Dio e lo Stato senza Dio[21]. Libri e giornali
che stillano il tossico dell'empietà e che attizzano negli umani petti il
fuoco delle cupidigie sfrenate e delle sensuali passioni[22]; circoli e
gabinetti di lettura, ove lo spirito massonico si aggira cercando chi
divorare, siano al cristiano, e ad ogni cristiano, luoghi e stampa che fanno
orrore. 9) Se non che,
trattandosi di una setta che ha tutto invaso[23], non basta
tenersi contro di lei in sulle difese, ma bisogna coraggiosamente uscire in
campo ed affrontarla. Il che voi, diletti figli, farete, opponendo stampa a
stampa, scuola a scuola[24],
associazione ad associazione, congresso a congresso, azione ad azione. La massoneria si
è impadronita delle scuole pubbliche; e voi con le scuole private, con quelle
di zelanti ecclesiastici e di religiosi dell'uno e dell'altro sesso
contendetele l'istruzione e l'educazione della puerizia e gioventù cristiana,
e soprattutto i genitori cristiani non affidino l'educazione dei loro figli a
scuole non sicure. Essa ha confiscato il patrimonio della pubblica
beneficenza; e voi supplite col tesoro della privata carità. Nelle mani dei
suoi adepti ha ella messo le Opere pie: e voi quelle che da voi dipendono
affidatele a cattolici istituti. Ella apre e mantiene case di vizio; e voi
fate il possibile per aprire e mantenere ricoveri all'onestà pericolante. A'
suoi stipendi milita una stampa religiosamente e civilmente anticristiana; e
voi con l'opera e col danaro aiutate, promuovete, propagate la stampa
cattolica. Società di mutuo soccorso ed istituti di credito sono fondati da
lei a pro dei suoi partigiani; e voi fate altrettanto non solo pei vostri
fratelli, ma per tutti gl'indigenti, mostrando che la vera e schietta carità
è figlia di colui che fa sorgere il sole e cadere la pioggia sui giusti e sui
peccatori. 10) Questa lotta
del bene col male[25]
si estenda a tutto, e cerchi, in quanto è possibile, di riparare tutto. La
massoneria tiene frequenti congressi per concertar nuovi modi di combattere
la Chiesa; e voi teneteli frequentemente per meglio intendervi intorno ai
mezzi e all'ordine della difesa. Ella moltiplica le sue logge; e voi
moltiplicate circoli cattolici e comitati parrocchiali[26], promuovete associazioni di carità e di
preghiera, concorrete a mantenere ed accrescere lo splendore del tempio di
Dio. La setta, non avendo più nulla a temere, mostra oggi il viso alla luce
del giorno; e voi, cattolici italiani, fate anche voi aperta professione
della vostra fede, ad esempio dei gloriosi vostri antenati, che innanzi ai
tiranni, ai supplizi, alla morte la confessavano intrepidi e l'autenticavano
con la testimonianza del sangue. Che più? Si sforza la setta di asservire la
Chiesa, e di metterla, umile ancella, ai piedi dello Stato? E voi non cessate
di chiederne e, dentro le vie legali, di rivendicarne la dovuta libertà e
indipendenza. Cerca essa di lacerare l'unità cattolica, seminando nel clero
stesso zizzania, suscitando contese, fomentando discordie, aizzando gli animi
all'insubordinazione, alla rivolta, allo scisma? E voi, stringendo sempre più
il sacro nodo della carità e dell'obbedienza, sventate i suoi disegni,
mandate a vuoto i suoi tentativi, deludete le sue speranze. Come i primitivi
fedeli, siate tutti un cuore ed un'anima; e raccolti intorno alla cattedra
della Chiesa e dei vostri Pastori, tutelate gl'interessi supremi della Chiesa
e del Papato, che sono altresì i supremi interessi dell'Italia e di tutto il
mondo cristiano. Ispiratrice e gelosa custode delle italiche grandezze fu
sempre l'Apostolica Sede. Siate dunque italiani e cattolici, liberi e non
settari, fedeli alla patria e insieme a Cristo ed al Vicario suo, persuasi
che un'Italia anticristiana e antipapale sarebbe opposta all'ordinamento
divino, e quindi condannata a perire[27]. 11) Diletti
figli, la religione e la patria vi parlano in questo momento per bocca
Nostra. E voi ascoltate il loro grido pietoso, sorgete unanimi e combattete
virilmente le battaglie del Signore[28]. Il
numero, la baldanza, la forza dei nemici non vi atterriscano; chè Dio è più
forte di loro, e se Dio è con voi, che potranno essi contro di Voi? Affinchè poi con
maggior copia di grazie Iddio sia con voi, con voi combatta, con voi trionfi[29],
raddoppiate le vostre preghiere, accompagnatele con l'esercizio delle
cristiane virtù e specialmente coll'esercizio della carità verso i bisognosi,
e rinnovando ogni dì le promesse del Battesimo, implorate umilmente,
instantemente, perseverantemente le divine misericordie. Come auspicio di
queste, e come pegno altresì della Nostra paterna dilezione, v'impartiamo,
diletti figli, la benedizione Apostolica. Dato a Roma,
presso S. Pietro, il giorno 8 dicembre 1892[30], anno
decimoquinto del Nostro Pontificato. |
[1]"...Il Gran maestro della
Massoneria di palazzo Giustiniani si è rifatto alla storia della
"fratellanza", allo spirito dei liberi "muratori" che, con
il loro operare quotidiano, sono presenti nella collettività, come
"alfieri della libertà". La massoneria - ha aggiunto Gaito - respinge
ogni dittatura, è per le libertà e per l'impegno civile". E poi un elenco
di nomi illustri: da Giuseppe Garibaldi (anche lui era massone - ha aggiunto
Gaito) a Mameli, del quale ascoltiamo sempre l'inno; e ancora alle
organizzazioni ed associazioni di ispirazione storico-massonica, come la CRI, i
Boy-scout, alle organizzazioni di assistenza agli anziani, ai malati terminali,
a tutti coloro che hanno bisogno degli altri..." - Giornale di Brescia -
4/1/1994 - pag. 23
[2]E' impossibile non riflettere, a tali
parole, su quanto ad esempio dichiarato da Bettino Craxi nell'aula bunker di
Rebibbia: "...Ricostruendo i fatti mi è sembrato di capire che il
consolidamento di questa loggia (P2) irregolare avviene nel periodo dell'unità
nazionale....Con quell'organizzazione, insomma, c'era un clima di
collaborazione da parte di DC e PCI, ed in parte anche PSI....Il venerabile mi
assicurò di avere relazioni con il mondo politico, di poter controllare la metà
della stampa" - Avvenire - 18/1/1994 - pag. 9 - art. Pino Ciociola.
[3]Per meglio comprendere:
"L'altra faccia di Carlo Marx" - Wurbrand - Ed.
EUN - Marchirolo (Varese);
"I mostri della ragione" - Rino Cammilleri - Ed.
Ares - Milano
[4]Oggi tale scopo è stato pienamente
raggiunto con l'utilizzo di certi "programmi spazzatura televisivi"
ed i giovani, lasciati molte ore davanti al televisore dai genitori impegnati
nel lavoro e quindi non in grado di selezionare tali programmi, assorbono
"catechesi sataniche". Lo stesso demonio si è vantato di ciò in
alcune risposte esorcistiche.
[5]Clubs e massoneria - Sorrenti - Ed.
Segno - Udine
[6]Il vero volto dell'immigrazione -
Giuli Valli - Ed. Civiltà - Brescia
[7]Abbandonata anche da quelle
associazioni cattoliche che dovrebbero difenderla. Purtroppo il "fumo di
satana è entrato anche nel tempio di Dio".
[8]Ci si lamenta del suono delle
campane, ma non dei rumorosi e assordanti concerti di musica leggera o delle
partite agli stadi.
[9]Si multano, com'è successo a Brescia,
le automobili posteggiate nelle
immediate vicinanze della Stazione ferroviaria in attesa dei malati provenienti
da Lourdes e si lascia "indisturbato" chi posteggia "selvaggiamente" davanti ai cancelli delle
abitazioni in occasione delle partite di calcio.
[10]La faccia nascosta della storia -
Piero Mantero - Ed. Segno - Udine
[11]L'eletta del Dragone - Clotilde
Bersone - Ed. Segno - Udine
[12]Luce e tenebre - Arrigo Muscio - Ed.
CECC Carroccio - Vigodarzere (Padova)
[13]Il risultato di tali divorzi può
essere sintetizzato dal seguente articolo: "..C'è però qualcosa che non si
può dividere: la prole. E proprio di questa, e del suo rapporto con il genitore
maschio, si è occupato uno studio della Società italiana di statistica condotto
da Marzio Barbagli e Chiara Saraceno sentendo 956 coppie di separati con figli
minorenni. Si è scoperto così che in 21 casi su cento i padri non sentono mai o
quasi mai i figli. In 55 casi su cento i figli non dormono mai a casa del
padre. I dati peggiorano con l'abbassamento del livello di istruzione e delle
condizioni economiche. La metà dei padri senza titolo di studio non chiama mai
il figlio neppure per telefono.
Ieri Luigi Monconi sulla "Stampa" definiva questi
dati "sgradevoli": "Assestano un ulteriore colpo alla cultura
laico-progressista e alla sua concezione della famiglia e delle relazioni tra
gli individui". Quella cultura afferma che la separazione non mette in
pericolo la relazione tra genitori e figli...Concludeva Manconi: "La crisi
coniugale, quando non si ricompone, è, appunto, crisi. E produce crisi: ovvero
fatica, dolore, vuoto affettivo. Maturità (anche laico-progressista) è
saperlo". - Avvenire 10/12/1993 - art. Umberto Folena.
[14]Quel che succede nelle scuole, dove
"alunni delinquenti" e/o asociali fanno ciò che vogliono, ne è un
chiaro esempio!
[15]Pensiamo a tangentopoli!
[16]La faccia nascosta della storia -
Piero Mantero - Ed. Segno - Udine
[17]I genitori devono quindi indicare ai
figli, sulla base dell'insegnamento del magistero della Chiesa, i pericoli
nascosti nella massoneria.
[18]Com'è diversa la prudente accoglienza
evangelica interpretata dal magistero della Chiesa da quanto ci propinano
"i falsi maestri". La Madonna c'insegna ad accogliere Gesù e Lei
stessa in famiglia e di crescere alla luce della Santa Scrittura e dei
Sacramenti (La Regina dei profeti -Arrigo Muscio - Ed. Segno). Certi movimenti,
invece, inseriscono nelle famiglie dei "maestrini" con il compito di
aiutarle a crescere. "Non passate di casa in casa" (Luca 10,7) dice
Gesù ai suoi discepoli; ma probabilmente tali movimenti, come i Testimoni di
Geova, ignorano queste parole eterne.
[19]Leggere: "Clubs e
massoneria" - Sorrenti - Ed. Segno - Udine
[20]Certi sacerdoti, purtroppo,
permettono a persone in odor di massoneria di agire con incarichi di rilievo
all'interno dei loro gruppi di preghiera.
[21]Quanto mai attuali queste parole!
Anche dall'interno della Chiesa si tende a conciliare Cristo e Belial!
"Molti anticristi sono apparsi...Sono usciti in mezzo a noi, ma non erano
dei nostri.." - Giovanni Paolo II
- Avvenire 2/1/1994 - pag. 3
[22]La catechesi di satana, che dilaga
tra i giovani spesso trascurati da
entrambi i genitori per ragioni di lavoro o di altro.
[23]Comprese certe scuole
cattoliche! Leggere: "Luce e
tenebre" - Arrigo Muscio - Ed. CECC Carroccio - Padova
[24]Quanto siano attuali tali parole
possiamo dedurlo dal seguente articolo: "...Domani si prevedono oltre 200
mila persone alla manifestazione indetta a Parigi dal partito socialista e da
varie organizzazioni che innalzano la bandiera della laicità, pellegrini
perduti nel passato e nostalgici di Jules Ferry, con una mobilitazione senza
precedenti delle logge massoniche del Grande Oriente di Francia...Tutti insieme
per festeggiare la bocciatura che il Consiglio Costituzionale ha inflitto alla
revisione della legge Falloux sull'insegnamento adottata dal governo Balladur a
dicembre. Si trattava di elevare la possibilità di finanziamento alla scuola
privata oltre il 10% del bilancio del Comune interessato, una decisione tecnica
a fronte della situazione disagiata di molte scuole private che però ha
innescato immediatamente un'aspra battaglia politica..." - Luigi Geninazzi
- Avvenire 15/1/1994 - pag. 1
[25]Luce e tenebre - Arrigo Muscio - Ed.
CECC Carroccio - Vigodarzere (Padova)
[26]Ovviamente s'intendono i comitati o
le associazioni cattoliche che diffondono la parola di Dio
"integralmente" (Matteo 28,19 seg. - Galati 1,8 seg.) in piena sintonia
con i messaggi mariani; e non quelli,
di nome, che ascoltano e diffondono,
purtroppo, le eresie dei falsi fratelli in Cristo (1 Giovanni 2,18 seg.).
[27]Non è quanto sta avvenendo oggi sotto
i nostri occhi?
[28]Luce e tenebre - Arrigo Muscio - Ed.
CECC Carroccio - Vigodarzere (Padova);
La Regina dei profeti - Arrigo Muscio - Ed. Segno - Udine
[29]Luce e tenebre - Arrigo Muscio - Ed.
CECC Carroccio - Vigodarzere (Padova);
La Regina dei profeti - Arrigo Muscio - Ed. Segno - Udine
[30]Festa dell'Immacolata. Ed è proprio
la Madonna che c'insegna come combattere efficacemente il demonio e le
"sue armate": con la preghiera del Rosario individuale e familiare,
con i Sacramenti, con il digiuno e con la lettura in famiglia della Bibbia. -
"Luce e tenebre" - "La Regina dei profeti" - Arrigo Muscio,
opere citate